I partiti in Italia dal 1945 al 2018 |
Piero Ignazi
IL LIBRO – Dall'inizio della repubblica i partiti sono al centro della vita politica italiana. Alcuni sono tramontati, altri si sono trasformati, altri sono appena sorti. Come orientarsi? Solo un'analisi dettagliata dei programmi, delle alleanze, del dibattito interno, dell'elettorato, degli iscritti e dirigenti di ciascuna formazione consente di avere una visione documentata delle vicende della politica italiana. Nel libro viene ricostruito il percorso di tutti i partiti italiani dagli anni quaranta a oggi, dai partiti storici, grandi come la Democrazia cristiana o minuscoli come il Partito repubblicano, ai partiti nuovi come Forza Italia e Lega, o nuovissimi come il Movimento 5 stelle. Di ciascuno viene presentato un ritratto che ne mette in luce le dinamiche interne, le prospettive ideologiche, le evoluzioni organizzative, gli andamenti elettorali, le scelte strategiche e i rapporti con le altre forze politiche. Non è una storia, perché gli attrezzi del mestiere dello scienziato sociale sono diversi - per questo molta attenzione è riservata ai dati empirici a disposizione -, ma la trattazione segue un profilo tendenzialmente cronologico proprio per interpretare il percorso compiuto da questi attori fondamentali della politica italiana fino a oggi. DAL TESTO – "Le organizzazioni di partito si sono adattate al mutato contesto economico e tecnologico: anch'esse hanno incominciato a ridurre il ruolo e l'importanza delle persone a favore dei nuovi strumenti di comunicazione, prima la televisione, ora la rete. E se prima la comunicazione attraverso i media drenava enormi risorse, ora internet e i social media hanno consentito di abbattere i costi e di ridurre l'impiego, e l'impegno, di personale. I partiti stanno dimagrendo, forse deperendo, sia perché gli iscritti latitano, sia perché gli imprenditori politici - si veda il caso dei partiti più nuovi Forza Italia e M5s – non li ricercano; non saprebbero cosa farsene, e magari darebbero anche fastidio, vista la tendenza all'esasperata personalizzazione della politica. Ma il risultato è che i partiti rischiano di essere scatole vuote e di non svolgere più la loro funzione, fondamentale per ogni democrazia: trasmettere e rappresentare le domande dei cittadini." L'AUTORE – Piero Ignazi è professore ordinario di Politica comparata nell'Università di Bologna. È editorialista di «Repubblica». Fra i suoi libri per il Mulino segnaliamo: «Vent'anni dopo. La parabola del berlusconismo» (2014), «I muscoli del partito. Il ruolo dei quadri intermedi nella politica atrofizzata» (con P. Bordandini, 2018) e «Partito e democrazia. Dalla legittimazione dei partiti al loro rifiuto» (in corso di pubblicazione). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. I partiti storici estinti - I. Pli. Il grande assente della politica italiana - II. Pri. Il grillo parlante della modernizzazione - III. Psdi. Il sole che non riuscì a splendere - IV. Psi. Il riformismo (schiacciato) tra sudditanza e arroganza - Parte seconda. I partiti storici resilienti - V. Dc e postdemocristiani. Il potere che logora - VI. Msi-An. La nostalgia al binario morto - VII. Pci-Pds-Ds. Prima e dopo il Muro - VIII. Pr. Carisma e diritti civili - Parte terza. I partiti nuovi - IX. LN. Dalla Padania alla nazione - X. FI. Il partito personale-patrimoniale - XI. Pd. La grande illusione - XII. Pdl. L'equivoco della destra moderata - XIII. Prc-Sel. L'araba fenice del comunismo libertario - Parte quarta. L'ultimo arrivato: il nuovo per eccellenza - XIV. M5s. Ecologia, internet, rabbia - Conclusioni. Dall'oro, al ferro, all'argilla. Le tre età dei partiti italiani – Bibliografia - Indice dei partiti |