Jack Caravelli - Jordan Foresi
La minaccia nucleare La crisi coreana, i problemi di controllo degli arsenali, il rischio terrorismo
Nutrimenti, pagg.185, € 16,00
IL LIBRO – La crisi nel Pacifico con la sfida nucleare della Corea del Nord di Kim Jong-un apre nuovi inquietanti scenari nel panorama politico mondiale. Oggi, per la prima volta dopo la guerra fredda, si torna a parlare esplicitamente di incubo nucleare. Ma in realtà la consapevolezza di una 'minaccia nucleare' non è mai scomparsa dal nostro inconscio fin dal 6 agosto 1945, quando fu usata la prima bomba atomica come arma su Hiroshima. Scritto da uno dei massimi esperti internazionali di geopolitica, insieme a un giornalista di Sky Tg24 a lungo inviato a New York, questo libro fornisce un'analisi globale del passato e dell'attuale stato delle cose: dagli Stati Uniti, che rimangono la prima superpotenza atomica, alla Cina, che ha costruito nel tempo un complesso arsenale moderno, preciso e intercontinentale; dall'Iran, non ancora potenza nucleare ma frontiera della non proliferazione, alla Russia di Putin, che punta al rafforzamento atomico con un nuovo piano missilistico di dissuasione strategica. Gli equilibri basati sulla deterrenza sembrano vacillare. E a peggiorare la situazione internazionale c'è il rischio che il terrorismo possa approfittare delle falle nella sicurezza di molti dei siti nucleari sparsi per il globo. Il libro si basa su due dossier di fondamentale importanza. In primo luogo i test nucleari e missilistici della Corea del Nord nel 2017, che hanno determinato uno stato di altissima tensione in tutto il mondo e in particolare fra alcuni importanti attori: da una parte la stessa Corea del Nord, apparentemente isolata, dall'altra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone; nel mezzo, con proprie autonome posizioni, Russia e Cina. Ognuno di questi paesi difende specifici interessi. La capacità nucleare di Stati Uniti, Russia e Cina è una realtà consolidata, quella della Corea del Nord è una pericolosa incognita. L'altro dossier è quello iraniano. La scelte dell'amministrazione Trump sulla questione nucleare legata a Teheran e la decisione americana di fare dietrofront e di non certificare l'agreement raggiunto nel 2015, noto come '5+1', aprono inevitabilmente scenari geopolitici per molti aspetti imprevedibili. La nostra consapevolezza del 'pericolo nucleare' non poteva che essere risvegliata. Nel libro si parla anche del lavoro svolto da Caravelli e di alcune delle sue missioni più significative, volte allo smantellamento nucleare. Molti degli episodi che vengono citati non compaiono su internet o nei ritagli di giornali. Sono racconti di prima mano, di chi ha dovuto prendere decisioni strategiche importantissime, lavorando a volte proprio in quei siti dove erano riposti ordigni nucleari capaci di cancellare la vita di ogni essere vivente per un raggio di decine di chilometri. Jack Caravelli ha deciso di condividere le sue esperienze e le sue analisi per permettere ai lettori di capire meglio la complessità della questione nucleare. Non vi è dubbio che, in considerazione del suo apporto, molte situazioni siano analizzate partendo da un punto di vista americano. Nelle intenzioni degli Autori, il testo dovrebbe assolvere il ruolo di un vero e proprio manuale, che possa da una parte interessare il lettore già esperto sull'argomento per meglio ricordare e magari completare il quadro delle proprie conoscenze, e dall'altra aiutare chi ha poche nozioni in materia, ma desidera iniziare a informarsi.
DAL TESTO – "[...] l'Italia, come membro della Nato e in considerazione della posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, ospita molte testate nucleari anche se non le gestisce direttamente. Secondo uno studio del 2014 di Hans M. Kristensen, direttore del Nuclear Information Project of the Federation of American Scientists ed esperto di armamenti, l'Italia è il paese Nato che custodisce il numero più alto di ordigni nucleari americani in Europa. Le bombe, si legge nel report, sono divise tra Italia, Germania, Turchia, Belgio e Olanda, ma è l'Italia che ha più ordigni nascosti: ben settanta, di cui venti dislocati nella base italiana di Ghedi e cinquanta in quella americana di Aviano. Fra le testate collocate sul suolo italiano vi sarebbero anche bombe termonucleari della potenza di cinquanta chilotoni e la loro presenza costituirebbe, in caso di un conflitto nucleare, motivo di un ipotetico attacco preventivo."
GLI AUTORI – Jack Caravelli, esperto di geopolitica, intelligence e terrorismo nucleare, ha alle spalle trent'anni di esperienza nel mondo della politica internazionale. Ha iniziato la sua carriera di analista alla Cia, dove è rimasto per quindici anni prima di diventare Senior Advisor del presidente Bill Clinton sulle questioni di non proliferazione per il Medio Oriente e la Russia. Successivamente è stato direttore dei programmi per la riduzione della minaccia nucleare del Dipartimento dell'Energia statunitense. Autore di numerosi saggi, ha insegnato a Oxford ed è commentatore e analista per molte radio e televisioni americane. Jordan Foresi, giornalista di Sky Tg24 dal 2003, è stato corrispondente da New York dal 2006 al 2009, e ha seguito come inviato l'arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca e la crisi finanziaria di Wall Street. Attualmente è caposervizio alla cronaca politico-parlamentare in Italia.
INDICE DELL'OPERA – Prologo - Introduzione. La questione nucleare - Capitolo uno. Usa vs Urss - Capitolo due. La sfida di Pyongyang - Capitolo tre. La pazienza del Dragone - Capitolo quattro. Il dossier nucleare di Teheran - Capitolo cinque. L'incubo del terrorismo - Capitolo sei. La diplomazia dell'atomo - Capitolo sette. Conclusioni |