Amici addio Stampa E-mail

Ferruccio Parazzoli

Amici addio

Società editrice milanese, pagg.201, € 15,00

 

parazzoli addio  IL LIBRO – La guerra ha lasciato la piccola città sulla collina, il frastuono è passato e anche se le notizie dal fronte ormai lontano ne portano ancora l'eco, l'insopprimibile soffio della vita riemerge dalla terra, torna a percorrere con le sue antiche superstizioni e leggende i borghi, le chiese, le grandi stanze in penombra delle vecchie ville. Nascono nuovi amori, tornano rancori mai dimenticati. Con la stessa voce ferma e pacata di Amici per paura, Ferruccio Parazzoli ne riporta sulla scena il piccolo protagonista, Francesco. Ma il tempo è passato, anche pochi anni cambiano la vita di un bambino. Ora il suo sguardo è quello di chi, fatto l'ingresso nella iniziatica età dell'adolescenza, scopre e giudica fatti e sentimenti suoi e degli altri, anche di quegli amici che non faranno più parte della sua vita futura. Il racconto è, infatti, una sillabazione di addii immersi in una quotidianità apparentemente normale in quel momento di smarrito risveglio dal sogno-incubo della guerra, e che oggi torna, nel ricordo, come sorprendente e fantastica.

  DAL TESTO – "Giorni smarriti nell'infanzia quando nel sogno vedevo la zia Maria in fondo al pozzo della fata e la fata del pozzo ritta in cima alla scala, nella camicia bianca di zia Maria che le scendeva fino ai piedi.
  "Quando tornammo, conoscevo la città, ma era un'altra città quella che conoscevo, la città dove la Guerra non avrebbe mai potuto comparire e dove invece comparve, come in ogni altra città o campagna, e se ne vedevano ancora i segni dopo un anno che l'avevamo lasciata, ma è lì che mio padre volle farei tornare in attesa di abbandonare i Ministeri agli improvvisati antifascisti e le strade della Città Eterna alle jeep dei negri.
  "La Guerra non era finita, era lontana ma ancora sulle nostre teste, se così si può dire; i mitici fanti della mia patriottica infanzia, che avevano combattuto negli assolati deserti africani e nelle gelide steppe russe, erano tornati a casa, chi sì e chi no. Avevo undici anni, non ero più un bambino perché avevo imparato che, dopo i dieci anni, si prende parte al bene e al male come tutti gli adulti. Se prima avevo creduto di essere immortale, adesso non lo credevo più. Questo mi era ormai chiaro e, se non lo era abbastanza, aveva provveduto Tonio a chiarirmelo quando gli avevo raccontato questa mia illusione e lui si era messo a ridere ficcandomi la punta delle dita tra le costole."

  L'AUTORE – Ferruccio Parazzoli (Roma, 1935) è uno dei più importanti scrittori italiani di oggi. Autore di numerosi romanzi, tra cui vanno ricordati almeno "Il giro del mondo" (1977, Premio Campiello), "Il tempo in villa" (1994), "Nessuno muore" (2001), "Per queste strade familiari e feroci" (2004) e "L'evacuazione" (2005), ha scritto anche saggi e racconti.

  INDICE DELL'OPERA – Parte prima – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 - 11 – Parte seconda – 12 13 – 14 – 14 – 15 – 16 – Parte terza – 17 – 18 – 19 - 20 – Parte quarta – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 - 27 – Parte quinta – 28 – Parte sesta – 29 – Parte settima – 30 31 – 32 – 33 - 34 – Parte ottava