Il tempo della postlibertà Stampa E-mail

Giancarlo Ricci

Il tempo della postlibertà
Destino e responsabilità in psicoanalisi


Sugarco Edizioni, pagg.192, € 16,50

 

ricci postlibertà  IL LIBRO – Giancarlo Ricci ha in corso, dal 2016, un Procedimento Disciplinare avviato dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia per le sue affermazioni pronunciate in una trasmissione televisiva. L'aver detto, tra l'altro, che «la funzione di padre e madre è essenziale e costitutiva alla funzione di crescita» è stato ritenuto discriminatorio verso le famiglie arcobaleno.
  La prima parte del libro ripercorre la cronistoria della vicenda con l'Ordine degli Psicologi nelle sue varie implicazioni. Questo caso, in cui la censura della libertà di parola avviene in nome di un pensiero unico, diventa paradigmatico di un'aggressione ideologica che cerca di imporre una mutazione antropologica relativa all'identità, alla sessualità, alla famiglia. In nome del modernismo, tutto è permesso e ogni diritto è ritenuto legittimo.
  Nel secondo capitolo, quasi un diario di bordo poi riorganizzato, l'Autore annota considerazioni sull'attuale stato dell'arte della libertà: il suo funzionamento nella socialità, nei media, nelle istituzioni, nelle ideologie, ambiti in cui agisce il pensiero unico, il politicamente corretto, il principio dell'egualitarismo, il criterio ortopedico di una parola che pretende di correggere il pensiero altrui. L'uomo novecentesco si accorgeva di perdere la libertà e combatteva contro questa perdita. Era una guerra totale e totalitaria: la libertà equivaleva alla sopravvivenza, alla possibilità di poter continuare a vivere. Oggi invece, uomini postmoderni e globalizzati, viviamo nel carnevale della libertà: tempo in cui il foro esterno (il pubblico) e il foro interno (il privato) si rovesciano e si confondono tempo in cui il virtuale e il reale si compattano diventando uno la finzione dell'altro, tempo in cui svanisce l'idea di destino e di responsabilità.
  Il terzo (e ultimo) capitolo situa il tema della libertà al centro dell'esperienza analitica. Il lavoro clinico può essere in teso come un lavoro di libertà, come il percorso in cui un soggetto prova a ritessere il proprio destino. Fino a ritrovare, attraverso una «rettifica soggettiva» che gli assegna una responsabilità altra, il desiderio di progettare una libertà che ha il sapore di una conquista perenne.

  DAL TESTO – "Il pensiero unico viene usato come una falsa moneta che pretende di trasmettere e scambiare idee in un libero mercato dove la libertà di pensiero è formalmente auspicata e dichiarata. Solo formalmente. La libertà di pensiero a cui tutti si appellano, principio indiscutibile, è come una sorta di teorema: tutti sono liberi di pensare ciò che vogliono, ogni libertà ha diritto di cittadinanza e dunque ogni libertà ha diritto di equivalere all'altra. Tale principio di equivalenza funziona come una bacchetta magica: tutte le libertà sono uguali, indifferenziate e uniformate. Anche, paradossalmente, la libertà di limitare la libertà o di liberare la libertà.
  "Quando tutte le libertà sono uguali e indifferenziate, quando cioè l'egualitarismo pare realizzarsi, la libertà una certa sua accezione - si spegne, collassa, svanisce nell'indifferenza, in una specie di verità che può essere vera o falsa al tempo stesso e quindi ha la stessa legittimità di qualsiasi altra verità. È il principio dell'indifferenza a trionfare, omologo al principio secondo cui tutto è possibile."

  L'AUTORE – Giancarlo Ricci, psicoanalista e saggista, vive e lavora a Milano. Membro analista di ALIPSI (Associazione Lacaniana Italiana di Psicoanalisi), ha fatto parte della redazione della rivista «Lettera». È stato Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minori di Milano. Studioso di Sigmund Freud, ha pubblicato diversi libri. Tra i più significativi: "Sessualità e politica. Viaggio nell'arcipelago gender" (Sugarco, 2016); "Il padre dov'era. Le omosessualità nella psicoanalisi" (Sugarco, 2013); "L'atto e la storia. Benedetto XVI, papa Francesco e la fine del Novecento" (2013); "Sigmund Freud. La vita, le opere e il destino della psicoanalisi" (1998); "Le città di Freud. Itinerari, emblemi, orizzonti di un viaggiatore" (prefazione di Carlo Sini, 1995).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Cosa fame della libertà – I. La mia vicenda (Prologo – Premesse – Antecedenti - Le accuse - Il contesto storico - Scientificamente corretto - L'Incolpato e la sua pratica - Nuove libertà e nuovi diritti - Verba manent - Il lavoro dell'indignazione) – II. Sulla postlibertà (Nuda libertà di parola - La falsa moneta - Il pensiero unico - Il trucco del politicamente corretto - La parola ortopedica - Il carnevale delle libertà - Riuscire a discriminare) – III. Psicoanalisi come lavoro di libertà (Il destino, le Moire e la tessitura - I liberi e la filiazione - Sull'autodeterminazione - La mortifera libertà assoluta - Funzione del limite - Impossibile gabbare la libertà - Libertà bene detta) - Bibliografia