La libertà religiosa nei Paesi islamici Stampa E-mail

Fabio Fede - Stefano Testa Bappenheim

La libertà religiosa nei Paesi islamici
Profili comparati


Editoriale Scientifica, pagg.296, € 19,00

 

bappanheim religiosa  IL LIBRO – Come opera e quale grado di attenzione riveste, nello specifico, l'autonomo esercizio dell'opzione fideistica nei Paesi islamici e, tra questi, quali forme assume in ragione del sistema normativo operante nel territorio?
  A queste domande risponde, in ottica rigorosamente giuridica, il libro, che procede ad una disamina comparatista dei diversi fenotipi nei Paesi che gli Autori hanno voluto prendere in considerazione, affrontando il non semplice e nient'affatto scontato binomio libertà religiosa/diritto, che viene sviluppato sotto molteplici profili, da quello strettamente 'costituzionale' a quello propriamente internazionale, non dimenticando quello di natura privatistica slegato da ogni scelta coscienziale.
  Il filo conduttore è la posizione del soggetto che manifesta la propria libertà religiosa avendo cura, però, di non violare i principi che sottendono il diritto islamico o, più in generale, le regole del luogo.
  In questa monografia – scrive, nella Prefazione, il Prof. Mario Patrono – "viene sviluppata un'analisi comparata del diritto islamico pubblico e di quello statale in 4 Paesi-paradigma, con particolare attenzione al diritto di libertà religiosa, ed alle peculiari situazioni ch'esso incontra nel quadro normativo preso in esame: si tratta d'un'opera che, per l'acribia delle ricerche e la ricchezza della documentazione, è senz'altro meritevole di plauso".

  DAL TESTO – "Nel diritto islamico si trovano al contempo varie norme che regolano la vita degli uomini, contenenti obblighi e divieti nel rapporto con gli altri uomini che vengono viste come diritti umani dalla dottrina giuridica islamica, noi desideriamo qui approfondire in particolare il diritto alla libertà religiosa, che, secondo il diritto islamico, si basa soprattutto su due passi del Corano: in primis, "Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla Terra crederebbero. Sta a te costringerli ad essere credenti"?, in secundis "Non c'è costrizione nella religione".
  "La libertà religiosa sembra quindi godere d'un particolare status, e tuttavia bisogna distinguere fra la libertà religiosa per i Musulmani, e quella per gli appartenenti ad altre religioni.
  "Il diritto islamico, infatti, prevede disposizioni differenti per i Musulmani, che occupano la maggior parte del diritto islamico, e per i non Musulmani che vivessero sotto il dominio islamico: a partire dal VII secolo, infatti, il mondo islamico conobbe una grande espansione territoriale, trovandosi a governare anche su popolazioni di differenti religiosi: in questo contesto si pose il problema del diritto applicabile a queste minoranze."

  GLI AUTORI – Fabio Fede è docente di Diritto Pubblico Comparato dell'Università degli Studi di Camerino.
  Stefano Testa Bappenheim è docente di Diritto ecclesiastico e di Diritto musulmano e dei Paesi islamici alla Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Camerino.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, del Prof. Mario Patrono - Teoria generale, di Fabio Fede (1. Il diritto islamico - 2. Lo Stato islamico - 3. I diritti fondamentali - 4. Il diritto di libertà religiosa nel pensiero islamico - 5. Le Costituzioni dei Paesi aderenti all'OIC) - La tutela della libertà religiosa nelle norme costituzionali ed in quelle ordinarie: fenotipi concreti, di Stefano Testa Bappenheim (1. Il Marocco - 1.2. La normativa del Marocco sull'organizzazione dei culti - 2. L'Iran - 2.1. Esempio di normativa: la legge iraniana sul diritto di famiglia degli Zoroastriani - 3. Il Pakistan - 3.1. Esempio di normativa: la legge pakistana sull'introduzione della Sharia - 4. L'Egitto) - Indice dei nomi