La filosofia di Leopardi |
Adriano Tilgher
IL LIBRO – Tra i primi studi monografici incentrati sullo Zibaldone, il più acuto e profondo rimane senza dubbio La filosofia di Leopardi di Adriano Tilgher, uscito per la prima volta nel 1940. Questo saggio, però, non è soltanto un classico, ingiustamente trascurato, degli studi leopardiani, ma è anche, sotto molti aspetti, il testamento filosofico di Tilgher (che sarebbe morto un anno dopo averlo dato alle stampe) e, per alcuni, il suo libro migliore. La filosofia di Leopardi colpisce ancora oggi il lettore per la limpidezza stilistica e le feconde intuizioni ermeneutiche, che la critica successiva avrebbe ampiamente ripreso, non sempre riconoscendo i debiti nei riguardi di Tilgher. In questa edizione il saggio è accompagnato da un apparato ricco di dettagli storici e filologici, e da un'appendice di articoli leopardiani mai riuniti finora in volume. DAL TESTO – "La filosofia - Leopardi insiste con assoluta chiarezza e con estrema energia su questo punto – non è analisi minuta, non è astrazione paziente, non è conclusione penosamente elaborata da premesse poste da altri: è intuizione rapida, è colpo d'occhio, è sguardo sintetico, originale, nativo. Perciò si filosofa come si canta, nell'entusiasmo, nel calore, nel fuoco, nel bollore dello spirito. La facoltà che crea le grandi visioni filosofiche è l'immaginazione. L'AUTORE – Adriano Tilgher (Resina, 1887 – Roma, 1941), filosofo, saggista, traduttore dal tedesco e dal francese, critico teatrale di grande prestigio (fu tra i primi a valorizzare l'opera di Pirandello), collaborò a svariati quotidiani e riviste, tra cui «Il Popolo di Roma», «La Ronda», «Il Mondo» e «La Rivoluzione Liberale». Formatosi nell'ambito dell'idealismo, assunse poi una posizione critica rispetto a Croce e Gentile, al quale dedicò un discusso pamphlet polemico (Lo spaccio del bestione trionfante, 1925). La sua vasta produzione saggistica comprende anche, tra molti altri titoli, "Relativisti contemporanei" (1921), "Filosofi antichi" (1921), "Homo faber" (1929), "Studi di Poetica" (1934), "Critica dello storicismo" (1935), "Estetica" (1935), "Filosofia delle morali" (1937), "Il casualismo critico" (1941). IL CURATORE - Raoul Bruni insegna lingua e letteratura italiana all'Università Cardinale Stefan Wyszyński (Varsavia). Oltre che a numerose riviste accademiche, ha collaborato con quotidiani, periodici e blog culturali. Ha pubblicato, tra l'altro, i volumi "Il divino entusiasmo dei poeti" (Aragno, 2010) e "Da un luogo alto. Su Leopardi e il leopardismo" (Le Lettere, 2014). INDICE DELL'OPERA - Il Leopardi di Adriano Tilgher, di Raoul Bruni - La filosofia di Leopardi - I. Il Piacere - II. L'Arte della felicità - III. Le Illusioni - IV. L'Amore – V. Amor proprio ed Egoismo - VI. La Compassione - VII. L'Amor di patria - VIII. La Ragione contro la Natura - IX. La Filosofia - X. Il Vigore - XI. L'Ebbrezza - XII. Il Dovere - XIII. La Distrazione – XIV. La Noia – XV. La Teolosia Negativa - XVI. Lo «Scetticismo ragionato» - XVII. Arimane - XVIII. Il Cristianesimo - XIX. Il Materialismo - XX. La «conformabilità» dell'uomo - XXI. L'Assuefazione - XXII. La Civiltà Mezzana - XXIII. La Civiltà a caso – XXIV. L'Individualità creatrice – XXV. Storia della civiltà - XVI. Antiprogressismo - XXVII. Antistoricismo - Appendice. Studi leopardiani (I. Telesilla - II. Il paragone del letto in Leopardi e Manzoni - III. Esperienze numinose) - Scritti leopardiani dispersi (Leopardi filosofo - Leopardi e Pirandello - Leopardi e Nietzsche – Pascal e Leopardi - Sulla politica di Leopardi) - Nota sui testi - Indice dei nomi |