Nemici e vicini |
Ian Black
IL LIBRO – Una nuova storia del conflitto piú tragico e irrisolto dell'età contemporanea. Attingendo a una gran quantità di fonti, dai documenti d'archivio alle testimonianze orali e a decenni di relazioni personali, Ian Black firma un saggio equilibrato di riferimenti sociali, economici e politici sui cent'anni di guerra tra arabi ed ebrei in Terra Santa. DAL TESTO – "La conoscenza del passato cambia sempre con il passare del tempo. Per anni dopo il 1948 dominò - benché mai del tutto - la narrazione israeliana, cioè la versione dei vincitori. Negli anni successivi i palestinesi apparvero traumatizzati, privi di leader, dispersi nella regione e, spesso, perfino senza più un nome. In gran parte essi scomparvero dalla scena pubblica occidentale e israeliana, dove, quando venivano menzionati, erano chiamati «profughi arabi», «arabi israeliani», giordani o semplicemente «terroristi». Una più ampia solidarietà araba con la causa palestinese era del resto accompagnata da discriminazione e intolleranza. Fu solo dopo il 1967 che i palestinesi iniziarono a «riapparire», anche se è risaputo che Golda Meir, allora primo ministro israeliano, insistette ancora due anni dopo che non esisteva niente che si potesse definire come popolo palestinese. Nel 1974, tuttavia, Yasser Arafat, leader dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, si rivolgeva ormai al mondo intero in nome dei palestinesi dalla tribuna delle Nazioni Unite - chi è un terrorista per qualcuno, per altri è un combattente per la libertà. Nel 1988, Arafat dichiarò l'indipendenza palestinese, riconoscendo implicitamente Israele. Solo cinque anni più tardi, in occasione degli accordi di Oslo, l'Olp e Israele si riconobbero reciprocamente, formalmente ed esplicitamente, anche se quella pietra miliare improntata di pragmatismo nulla lasciava intendere circa i diritti o l'indipendenza palestinese né condusse a un accordo di pace definitivo. In realtà, Oslo non segnò nessuna autentica riconciliazione, al punto che gli stessi accordi, col tempo, cominciarono a essere considerati da molti osservatori di ambo le parti come un vergognoso fallimento. Il suecessivo collasso dei negoziati e una violenza senza precedenti non fecero che rendere più profondo l'abisso tra i due contendenti e il loro senso di reciproco risentimento e alienazione." L'AUTORE – Ian Black è stato per piú di 35 anni corrispondente da Gerusalemme per il «Guardian», in cui fino al 2016 è stato responsabile delle sezioni dedicate al Medio Oriente, testimone dei principali eventi: dalla guerra Iran-Iraq all'intifada palestinese e alle Primavere arabe. Oggi insegna alla London School of Economics. Ha scritto "Zionism and the Arabs, 1936-1939" e il fortunato "Mossad. Le guerre segrete di Israele" (con Benny Morris; Rizzoli, 2006), ed è spesso ospite di BBC, Sky News e Al-Jazeera. Per Einaudi ha pubblicato "Nemici e vicini. Arabi ed ebrei in Palestina e Israele, 1917-2017" (2018). INDICE DELL'OPERA - Elenca delle illustrazioni - Elenco delle cartine - Questioni linguistiche – Prefazione - Nemici e vicini – Introduzione - I. 1917 - II. 1882-1917 - III. 1917-1929 - IV. 1929-1936 - V. 1936-1939 - VI. 1939-1945 - VII. 1945-1949 - VIII. 1949-1953 - IX. 1953-1958 - X. 1958-1967 - XI. 1967 - XII. 1968-1972 - XIII. 1973-1977 - XIV. 1977-1981 - XV. 1982-1987 - XVI. 1987 - XVII. 1988-1990 - XVIII. 1990-1991 - XIX. 1992-1994 - XX. 1995-1999 - XXI. I999-2000 - XXII. 2000-2002 - XXIII. 2003-2006 - XXIV. 2006-2009 - XXV. 2009-2014 - XXVI. 2015-2017 – Epilogo – Ringraziamenti – Note – Bibliografia - Indice dei nomi e dei concetti |