Non superare la soglia |
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Giorgio Nebbia con Valter Giuliano
DAL TESTO – "Ma anche il concetto di sostenibilità è fallace e ingannevole perché [...] ogni bene materiale - e il mondo, le persone vanno avanti usando e trasformando beni materiali, si tratti di alimenti o di benzina, di metalli o di cemento, di poltrone o di carta - viene tratto dalla natura o, dopo l'uso, non scompare, ma ritorna nella natura in forma e in qualità modificate e "peggiori" di prima. Ciò significa che ciascun ciclo merceologico lascia la natura impoverita e genera scorie solo in parte riutilizzabili. L'obiettivo di consegnare alle generazioni future - come vorrebbe la definizione di «sostenibilità» - risorse che consentano loro di avere gli stessi beni che abbiamo avuto noi è dunque illusorio, è una strada impercorribile. L'esclusione senza appello di tale possibilità è imposta dalla «legge» dell'entropia i cui principi spiegano le ragioni per cui, ogni uso della merce-energia, ne peggiora la qualità e l'utilità economica." GLI AUTORI – Giorgio Nebbia è nato a Bologna nel 1926. Tra i primi e principali promotori della cultura ambientalista in Italia, è stato professore di Merceologia all'Università di Bari dal 1959 al 1995 e parlamentare della Sinistra indipendente alla Camera (1983-1987) e al Senato (1987-1992). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. L'ecologia tra scienza e suggestioni - II. Gli anni Settanta e la primavera dell'ecologia - III. Merci sbagliate e processi sbagliati (o dei limiti dell'economia) - IV. Ecologia e politiche pubbliche - V. «Il passato è prologo»: per una storia dell'ambientalismo - VI. L'ecologia e la Chiesa |