1918 Monte Grappa Stampa E-mail

Giuseppe Perrozzi

1918 Monte Grappa
Diario di guerra di un «ragazzo del '99»


Edizioni DBS, pagg.304, € 17,00

 

perrozzi montegrappa  IL LIBRO – È una delle testimonianze dirette più vive della grande guerra sul Grappa: il diario del ragazzo del '99 Giuseppe Perrozzi torna in libreria nel volume "1918 Monte Grappa", a cura di Piero Tessaro.
  In 304 pagine è presentata la trascrizione integrale del manoscritto originale, cui si affiancano le immagini tratte dall'album fotografico realizzato dallo stesso Perrozzi, la cui esistenza era nota solo a pochissimi e che permettono di ripercorrere anche visivamente fatti e luoghi narrati dall'autore. Alle immagini di cento anni fa il curatore ha affiancato scatti a colori realizzati oggi negli stessi luoghi di allora, offrendo al lettore la possibilità di uno straordinario viaggio nel tempo.
  È un elemento in più per apprezzare la straordinarietà della narrazione di Perrozzi. Nato a Vasto (Chieti) nel 1899, a diciotto anni abbandona gli studi liceali per arruolarsi volontario nel Regio Esercito. Viene inviato sul Massiccio, inquadrato nella 887a Batteria 70 Cannoni da Montagna postata sul Caposaldo 11 di Cima Grappa.
  Per la sua preparazione culturale viene impiegato in compiti informativi e di collegamento che lo portano a toccare diverse postazioni del fronte dalla Valle dell'Archesòn fino alle prime linee sotto i Solaròli. Questo gli permette di vedere e descrivere l'intero fronte e di attingere a notizie di prima mano direttamente dai comandi e dai soldati. Tutto confluisce nel suo diario, dove con una scrittura limpida e precisa narra lo scorrere delle giornate, tra scontri a fuoco e vita di trincea. È la piccola storia che si intreccia ai grandi fatti come la Battaglia del Solstizio nel giugno 1917 o quella di Vittorio Veneto, cui assiste da una posizione sotto il Valderòa. Come tutti gli eventi cui assiste, anche questi sono descritti con vivida immediatezza, senza lasciare che l'emozione – pur presente – tradisca la lucidità. "Fa' che giammai sia vano il nostro sacrificio" scrive a conclusione del suo diario, il 6 novembre 1918. Da allora, finché la salute glielo permetterà, Perrozzi tornerà ogni anno sul Grappa a rendere omaggio alle migliaia di compagni caduti. A loro dedicherà la poesia "Una notte sul Grappa" che Piero Tessaro ha voluto porre a conclusione del volume.

  DAL TESTO – "Dopo essere stato per tutta la notte accovacciato a fianco al mio pezzo, alle 8 di questa mattina mi sono addormentato sotto la tenda. A mezzogiorno vengo di nuovo svegliato per sparare: faccio fuoco per quasi un'ora. Poi ripiombiamo nella più perfetta calma.
  "Ho deciso, dopo le prove fatte a mie spese sulle mie povere ossa, di costruirmi un baracchino per potermi riposare più comodamente. Mi sono messo infatti all'opera e, dopo aver lavorato fino a tarda sera con l'aiuto di altri compagni, sono riuscito a stendermi su una branda fatta con tavole rubate in un deposito di fanteria."

  L'AUTORE – Giuseppe Perrozzi è nato l'11 novembre 1899 a Vasto, Chieti, dove ha concluso i suoi giorni l'8 maggio 1973. Nell'aprile del 1918 abbandonò temporaneamente gli studi liceali a Lanciano, Chieti, per arruolarsi volontario, come "ragazzo del '99", nella Grande Guerra. Fu inviato al fronte sul Monte Grappa, dove rimase fino alla vittoria finale, annotando scrupolosamente fatti e pensieri nel suo "Diario di guerra" che appare nelle pagine di questo libro. Dopo la Guerra, venne assunto dal Comune di Vasto quale "Applicato di Segreteria" e quindi "Archivista". In seguito aprì una piccola agenzia di viaggi. La sua grande passione, che coltivò durante tutta la vita, fu comunque la poesia, soprattutto dialettale. Già nel 1913, infatti, dedicò una delle sue prime composizioni poetiche all'aviatore Carlo Landini, che a Vasto, in occasione delle feste patronali, si era esibito in alcune ardite evoluzioni a bordo di un piccolo aereo "Bleriot"! Oltre a comporre un grandissimo numero di poesie in lingua italiana e in dialetto vastese, abruzzese e perfino romanesco, giunse addirittura a tradurre in dialetto abruzzese i primi cinque canti dell'"Inferno" della "Divina Commedia"! Ma un pezzo del suo cuore rimase per tutta la vita legato a quei terribili sette mesi di guerra sul Monte Grappa, dove si era comportato da valoroso combattente, dove aveva visto morire tanti camerati e amici, dove aveva scritto il suo "Diario di Guerra" sotto i bombardamenti dell'artiglieria nemica "mentre la morte gli alitava dintorno". Quasi ogni anno, infatti, Giuseppe Perrozzi tornava a visitare le vette del "Sacro Monte", che egli aveva visto insanguinate, per rendere omaggio ai commilitoni che lassù avevano dato la loro vita per la difesa della Patria. Il suo profondo amore per la Patria e la sua grande passione per la poesia, infine, si fonderanno e insieme daranno vita alla bellissima poesia "Una notte sul Grappa", che appare nelle pagine di questo libro.

  IL CURATORE - Piero Tessaro è nato a Colmirano di Alano di Piave, Belluno, il 17 Marzo 1944. Terminati gli studi, ha prestato servizio come sottufficiale pilota di elicottero nel Servizio Aereo dell'Arma dei Carabinieri a Pratica di Mare, Roma, e Bolzano. Da anni si dedica con passione al recupero della cultura materiale, delle tradizioni e della memoria storica nei territori del Feltrino e del Trevigiano, attraverso l'approfondita ricerca di testimonianze orali, documentali, storiche e iconografiche. È direttore della rivista mensile "La Voce del Piave", che ha fondato nel 1991, edita dall'"Associazione Amicizia", di cui è Presidente.

  INDICE DELL'OPERA - Sette mesi di Guerra sul Monte Grappa! - Praefatio - "Timpe luntane..." - "Tempi lontani..." - Il "Ragazzo del '99" - Al "Caposaldo 11" sul Grappa! - All'Osservatorio "Milano" - L'artigliere... guardafili! - Roccolo, Ca' Tassón, Valle dei Péz - "Puntatore al 3° pezzo" - La Battaglia del Solstizio - Viva il Monte Grappa! - Recupero mortai al Roccolo - "Fuoco amico" su Croce dei Lebi - Ritorno a Cima Grappa - Fuoco sull'"Ovulo" Gelso - "Guerra di mine" per la "riservetta" - Il riflettore e gli "shrapnels" - Passeggiata a "Caposaldo 7" - Scorta a Torri di Quartesòlo - A Monte Meatte - All'Osservatorio "Egidio" - I guardafili dell'Archesón – L'artigliere "Pellegrino del Grappa" - Alla "Pattuglia E"! – Sul Monte Medàta – Il "cecchino" del Solaròlo – "Birra Pedavena" a Monte Medàta – In licenza a Crespano – Il cugino Vittorio Giovine – Il fegato... del mulo! - Ancora "Pattuglia E" sul Medàta! - Sotto il fuoco alla "Busa del Morto"! – Scherzi... da guardafili! - Fuochi d'artificio sul Còl dell'Orso - L'ultima battaglia sul Grappa - Assalto al Valderóa! – In prima linea sul Solaròlo! – I "nostri" sui Solaròli e sul Valderóa! - Addio, Val Calcino! – Il profumo della Vittoria – Il riposo del guerriero – "Gloria a Voi Caduti!" – "Una notte sul Grappa" "Fogli d'Album" - Sulle tracce dell'Artigliere