Il delitto tentato |
Sergio Seminara
IL LIBRO – Il diritto penale può essere compreso pienamente solo attraverso la sua storia: fra il presente e il passato, specie rispetto agli istituti di parte generale, esiste un ponte di collegamento, che vivifica e spiega le concezioni attuali attraverso quelle che le hanno precedute e ne costituiscono il fondamento culturale, così che tutto si presenta come un filo continuo, ove non v'è spazio né per una tradizione cristallizzata, né per un presente capace di trovare solo al proprio interno la spiegazione del suo essere. DAL TESTO – "Quanto al reato putativo [...], la previsione della sua non punibilità in conseguenza della «supposizione erronea che esso costituisca reato» costituisce un'assoluta ovvietà nell'ipotesi dell'errore di diritto - ovvietà riconosciuta in tutti gli altri ordinamenti penali, che infatti non hanno avvertito l'esigenza di una sua esplicitazione normativa -, mentre è fonte di inesauribili problemi nel caso di errore di fatto, a causa della sua confluenza nella tematica del reato impossibile. Invero, il legislatore del 1930 venne influenzato dalle conclusioni cui era approdata la dottrina del suo tempo e comunque il suo originario intendimento consisteva nel sottoporre il reato putativo per errore di fatto alla stessa misura di sicurezza applicabile per il reato impossibile: la diversa disciplina infine adottata nei primi due commi dell'art. 49 c.p. costituisce un'eredità che ancora oggi ci trasciniamo, priva di qualsiasi riscontro a livello internazionale." L'AUTORE – Sergio Seminara è professore ordinario di Diritto penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pavia INDICE DELL'OPERA – Abbreviazioni - Premessa - Prima Parte. Il tentativo nella penalistica europea del XIX secolo - Capitolo I. Il sistema italiano (1. La nozione di tentativo da Beccaria a Carmignani: l'emersione dei criteri di univocità e idoneità - 2. Il quadro normativo: dal progetto di codice penale per la Lombardia austriaca del 1791 all'estensione in Italia del codice penale francese - 3. (segue) dal codice penale per il Regno delle Due Sicilie all'unità nazionale - 4. L'elaborazione del tentativo nelle dottrine napoletana e toscana - 5. La concezione di Francesco Carrara - 6. I successivi svolgimenti della dottrina - 7. Gli orientamenti giurisprudenziali) - Capitolo II. Un'indagine comparata - Sezione I. Il sistema francese (1. Introduzione - 2. L'evoluzione normativa - 3. L'interpretazione dell'art. 2 c.p. e il Traité de droit pénal di Pellegrino Rossi – 4. La successiva elaborazione dottrinale – 5. Gli orientamenti giurisprudenziali) - Sezione II. Il sistema spagnolo (1. Introduzione - 2. Il codice del 1848 e la disciplina del tentativo - 3. La successiva evoluzione dottrinale e giurisprudenziale sotto il codice del 1870) - Sezione III. Il sistema austriaco (1. Introduzione - 2. L'evoluzione normativa della disciplina sul tentativo - 3. La concezione del tentativo in Jenull - 4. La concezione oggettiva del tentativo nella successiva elaborazione dottrinale - 5. Gli orientamenti giurisprudenziali) - Sezione IV. Il sistema tedesco (1. Introduzione - 2. L'evoluzione normativa dal codice bavarese del 1813 a quello tedesco del 1871 - 3. La concezione oggettiva del tentativo da Feuerbach a Mittermaier - 4. La concezione soggettiva del tentativo e le posizioni della c.d. scuola hegeliana - 5. L'inizio di esecuzione del tentativo - 6. Gli ulteriori svolgimenti del dibattito dottrinale - 7. L'evoluzione giurisprudenziale sul tentativo fino alle prime pronunce del Reichsgericht) - Capitolo III. Un epilogo e un prologo (1. La differente evoluzione della scienza penalistica nell'Europa continentale del XIX secolo - 2.1. I modelli normativi nella disciplina del delitto tentato - 2.2. La contrapposizione fra teorie oggettive e soggettive del tentativo - 3.1. L'inizio di esecuzione del tentativo - 3.2. Il concetto di esecuzione - 3.3. I rapporti fra esecuzione e idoneità nel tentativo - 4.1. La punibilità del tentativo inidoneo - 4.2. La distinzione tra inidoneità assoluta e relativa - 4.3. Tentativo e pericolosità - 4.4. Interesse tutelato e oggetto dell'azione - 5. La nozione di reato putativo - 6. I mutamenti della scienza penale europea e l'avvento del positivismo criminologico - 7.1. Diritto penale e politica - 7.2. Diritto penale e politica criminale - 8. I nuovi scenari del delitto tentato) - Seconda parte. L'evoluzione della teoria del tentativo fino alla metà del XX secolo - Capitolo IV. Il sistema italiano (1. Premessa – 2. La teorica del tentativo nella dottrina successiva all'unità d'Italia – 3. I lavori preparatori e la disciplina del tentativo nel codice del 1889 – 4. Il dibattito dottrinale: la scuola c.d. classica – 5. (segue) il dibattito dottrinale: la scuola positiva – 6. (segue) il dibattito dottrinale: l'indirizzo tecnico-giuridico – 7. La formalizzazione giuridica della scuola positiva e gli sviluppi dell'indirizzo tecnico-giuridico in tema di tentativo – 8. Il progetto Ferri del 1921 – 9. Gli orientamenti giurisprudenziali nella vigenza del codice del 1889 – 10. I lavori preparatori e la disciplina del tentativo nel codice del 1930 – 11. L'elaborazione dottrinale degli artt. 49 e 56 c.p. - 12. Gli orientamenti giurisprudenziali sotto il codice del 1930 – 13. L'evoluzione del dibattito dottrinale e i progetti riformistici del codice penale nell'Italia repubblicana) – Capitolo V. Un'indagine comparata - Sezione I. Il sistema francese (1. Introduzione – 2. L'inizio di esecuzione del tentativo nell elaborazione dottrinale e giurisprudenziale - 3. La punibilità del tentativo inidoneo – L'evoluzione giurisprudenziale sul tentativo inidoneo – 4. La nozione di reato putativo) - Sezione II. Il sistema spagnolo (1. L'evoluzione dottrinale tra correzionalismo e positivismo. - 2. Il quadro normativo - 3. Gli orientamenti dottrinali - 4. Gli orientamenti giurisprudenziali) - Sezione III. Il sistema tedesco (1. Premessa - 2. L'evoluzione dottrinale e giurisprudenziale fino al Nazionalsocialismo: la punibilità del tentativo inidoneo - 3. (segue) la distinzione tra atti preparatori ed esecutivi - 4. I progetti di un nuovo codice penale tedesco - 5. La teoria e la prassi del tentativo nel vortice dell'ideologia nazista - 6. Il nuovo corso dell'elaborazione dottrinale e i lavori per la riforma del codice penale) - Sezione IV. Una sintesi (1. Da un soggettivismo a più soggettivismi - 2. Da un oggettivismo a più oggettivismi - 3. La distinzione tra atti preparatori ed esecutivi - 4. L'idoneità del tentativo - 5. Il reato putativo - 6. Le correlazioni tra l'istituto del tentativo e le teorie sulla funzione della pena - 7. I nessi fra l'istituto del tentativo e le teorie sul bene giuridico) - Terza Parte. Il delitto tentato nell'attuale esperienza giuridica - Capitolo VI. L'inizio dell'esecuzione e il tentativo inidoneo nei sistemi giuridici contemporanei (1. Premessa - 2.1. L'inizio di esecuzione nel sistema francese - 2.2. (segue) il tentativo inidoneo - 3.1. L'inizio di esecuzione nel sistema spagnolo - 3.2. (segue) il tentativo inidoneo - 4.1. L'inizio di esecuzione nel sistema austriaco - 4.2. (segue) il tentativo inidoneo - 5.1. L'inizio di esecuzione nel sistema tedesco - 5.2. (segue) il tentativo inidoneo - 6.1. Inizio di esecuzione e tentativo inidoneo nel sistema italiano: l'elaborazione dottrinale - 6.2. (segue) l'elaborazione giurisprudenziale - 7. L'istituto del tentativo sul piano internazionale e comunitario) - Capitolo VII. Tecniche normative e delitto tentato (1. Premessa - 2. La caratterizzazione degli atti esecutivi - 3. Il principio del diritto penale del fatto - 4.1. I rapporti fra tentativo e consumazione e la concezione soggettiva - 4.2. Il tentativo da parte di soggetto inidoneo - 5.1. Il tentativo come condotta pericolosa - 5.2. L'accertamento del pericolo su base totale - 5.3. Il criterio della prognosi postuma e il pericolo nel tentativo - 6. Una proposta di formulazione normativa - 7. Linee conclusive dell'indagine) - Bibliografia |