L'Aquila e la Fiamma Stampa E-mail

Nazzareno Mollicone

L'Aquila e la Fiamma
Storia dell'anima nazional-popolare del MSI


Casa Editrice Pagine / I libri del Borghese, pagg.272, € 19,00

 

mollicone aquila  IL LIBRO – Con questo libro Nazzareno Mollicone ha ricostruito le vicende storiche del Movimento sociale italiano dal 1951 al 1991, viste nell'ambito della situazione interna del partito e delle vicende nazionali e internazionali dell'epoca. Da questa ricostruzione storica emergono temi tuttora di estrema attualità: l'indipendenza europea, la globalizzazione, la crisi demografica, l'immigrazione, la politica sociale, la tutela dell'ambiente, la decadenza e l'edonismo individualista della società contemporanea, la nuova Russia, il risveglio dell'islamismo, il fallimento del comunismo, considerate anche alla luce della Tradizione e dell'esperienza storica del Fascismo.
  L'Autore ricostruisce e analizza non solo la storia di una corrente o di una componente ma quella di una comunità di persone (e molti si troveranno citati) e lo fa sulla scorta - e chi lo conosce lo sa - di un importante archivio documentale e ragionato al quale aggiunge la sua testimonianza personale.
  Mollicone, infatti, racconta eventi e situazioni ai quali ha partecipato, che ha vissuto da protagonista e che ha contribuito a determinare. Ed è per questo che dalle pagine del volume emerge l'affresco di oltre quarant'anni di storia della destra italiana (1950-1990), che resta ancora poco indagata se non misconosciuta.
  L'architettura che Mollicone ha dato al suo libro prevede, in ogni Parte, uno spazio dedicato agli scenari internazionali e non poteva essere diversamente da chi, come lui, dentro e fuori il Movimento, si è sempre occupato di politica estera e di analisi geopolitica, in qualità di attento osservatore o per assolvere a incarichi di Partito. E il volume offre quindi, intrecciata alla trama della storia missina, ampi spaccati di scenari mondiali, frutto di analisi che spaziano dalla Russia all'Ungheria, dalla questione algerina alla rivoluzione cubana, dal Congo belga e la Rhodesia fino alla Palestina, alla Grecia, al Vietnam ed agli Stati Uniti; insieme alle critiche allo sfruttamento colonialista ed alla dominazione capitalista.
  "La pubblicazione di queste memorie storiche – scrive il Sen. Giulio Maceratini - è molto opportuna in questi mesi in cui si celebra l'anniversario della fondazione del Movimento Sociale Italiano, la "casa del padre" in cui tutti noi della generazione post-bellica siamo cresciuti e siamo stati educati, anche perché illustra le vicende di una sua componente molto ben identificata che meritava di essere ricordata. Infatti, il Msi aveva al suo interno molte di quelle che si chiamano "anime" (ma che poi, pur avendo punti di vista ed ispirazioni culturali diverse, nella realtà lottavano insieme per difendere la memoria torica, il popolo italiano ed il ruolo dell'Italia nel mondo) e tra esse fu assai influente proprio quella che ai suoi inizi si definì "corrente giovanile" perché i suoi componenti provenivano dal Raggruppamento Giovanile e dalla Giovane Italia (organizzazione studentesca di cui mi onoro di essere stato dirigente) e che in seguito si trasformò in un movimento politico e culturale che svolse anche per alcuni anni un'azione indipendente con il Centro Studi "Ordine Nuovo"."

  DAL TESTO – "Nel Msi, contrariamente a quello che si potesse pensare, erano pochi i vecchi gerarchi od esponenti del Partito Nazionale Fascista. I motivi erano diversi: molti avevano cambiato opinione e si erano adeguati ai tempi, altri erano stanchi di svolgere attività politica e di subire persecuzioni, alcuni erano emigrati, diversi si erano dedicati alle loro attività professionali. In tal modo, quel partito - definito in modo polemico dagli avversari "neofascista" - era in effetti proprio "neo", ossia nuovo, nel senso che il richiamo al Fascismo era svolto più su temi storici ed ideali che sulla riedizione di una specifica esperienza politica, peraltro vietata dalla Costituzione, che la maggioranza dei giovani non aveva vissuto e che comunque non poteva essere, per le mutate condizioni interne ed internazionali, riproposta."

  L'AUTORE – Nazzareno Mollicone, classe 1939, sindacalista, giornalista e Maestro del Lavoro, è stato iscritto, militante e dirigente del Movimento Sociale Italiano fin dall'età di quindici anni. Ha collaborato attivamente a tutte le attività del movimento politico e culturale guidate da Pino Rauti - ispirato dal pensiero di Julius Evola - nel partito e nel Centro Studi Ordine Nuovo.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. La storia di una comunità, di Isabella Rauti - L'indicazione di nuovi orizzonti, di Alessandra Rauti - Parte prima: Le origini – Capitolo. Il Msi, fenomeno giovanile e culturale - Capitolo 2. Dalla rivista "Imperium" al Congesso di Viareggio - Capitolo 3. La nascita della rivista "Ordine Nuovo" - Capitolo 4. Kruscev, Ungheria, Suez - Capitolo 5. Il congresso di Milano del 1956 - Parte seconda: Il Centro studi Ordine Nuovo - Capitolo 6. La fondazione del "Centro Studi" - Capitolo 7. Dalle elezioni del 1958 al Governo Tambroni ed i fatti di Genova - Capitolo 8. Gli eventi internazionali: Algeria, Congo, Rhodesia - Capitolo 9. Il Concilio Ecumenico "Vaticano II" - Capitolo 10. I congressi del Msi e le iniziative politico-culturali - Capitolo 11. Gli eventi internazionali: Grecia, Palestina, Vietnam - Capitolo 12. Il "Manifesto per l'Ordine Nuovo" - Capitolo 13. L'inizio della "contestazione" giovanile - Capitolo 14. Dalla "scheda bianca" alla "primavera di Praga" - Capitolo 15. La scomparsa di Michelini e l'elezione di Almirante alla segreteria del Msi - Parte terza: Il rientro nel M.S.I. - Capitolo 16. Il rientro nel Msi e l'"autunno caldo" - Capitolo 17. Il "Movimento Politico Ordine Nuovo" - Capitolo 18. La rivista "Presenza" e la "Libreria Europa" - Capitolo 19. Le Regioni, la rivolta di Reggio Calabria e la violenza politica - Capitolo 20. Dai successi elettorali alle persecuzioni giudiziarie ed agli "anni di piombo" - Capitolo 21. Il MSI diventa "Destra Nazionale" - Parte quarta: Da "Linea futura" alla segreteria nazionale - Capitolo 22. Le elezi onidel 1976, la scissione di "Democrazia Nazionale", il congresso del Midas - Capitolo 23. Dalle "iniziative popolari" al "Campo Hobbit" - Capitolo 24. 1978, "annus horribilis" - Capitolo 25. La pubblicazione di "Linea" - Capitolo 26. La mozione "Spazio Nuovo" al congresso di Napoli - Capitolo 27. Il cruciale anno 1980 - Capitolo 28. Il "caso Tarchi" e la "Nuova Destra" - Capitolo 29. "Spazio Nuovo" al 13° Congresso - Capitolo 30. Le elezioni del 1983 ed il governo Craxi - Capitolo 31. La scelta di Fini al Congresso di Sorrento - Capitolo 32. Il congresso di Rimini e la segreteria di Rauti - Capitolo 33. I risultati elettorali e le dimissioni - Capitolo 34. La permanenza di un'idea oltre la fine di un'esperienza politica - Un libro necessario, del Sen. Giulio Maceratini – Bibliografia - Indice dei nomi