«La Stampa» 150 anni (1867-2017) Stampa E-mail

Valerio Castronovo

«La Stampa»
150 anni
(1867-2017)
Un giornale, la sua epoca, il suo futuro


Nino Aragno Editore, pagg.XII-720, € 14,90

 

castronovo lastampa  IL LIBRO – In questo libro, c'è il racconto di centocinquant'anni di vita de «La Stampa» che attraversano la storia d'Italia e del mondo adoperando come lente d'ingrandimento quanto avvenuto dentro la redazione del quotidiano torinese. Il percorso che iniziò in piazza Solferino il 9 febbraio del 1867 ed è poi continuato in via Roma, via Marenco e via Lugaro consente al lettore di vivere in prima persona scelte ed emozioni dei reporter di un giornale che ha sempre sommato il proprio radicamento nel territorio del Nord-ovest con una forte identità europea e proiezione internazionale. Direttori come Vittorio Bersezio, Alfredo Frassati e Filippo Burzio hanno accompagnato con le rispettive redazioni nascita, crescita e formazione dello Stato unitario così come la generazione di Giulio De Benedetti, Alberto Ronchey e Arrigo Levi è stata al centro della ricostruzione e della Guerra Fredda, passando poi il timone ai protagonisti degli ultimi trent'anni di fatti contemporanei: Giorgio Fattori, Gaetano Scardocchia, Paolo Mieli, Ezio Mauro, Carlo Rossella, Marcello Sorgi, Giulio Anselmi, Mario Calabresi e Maurizio Molinari.

  DAL TESTO – "Fin dalle sue origini nel febbraio 1867, a sei anni dall'Unità nazionale, un tratto distintivo ha caratterizzato quella che allora si chiamava «Gazzetta Piemontese», divenuta poi dal 1895 «La Stampa». Ed era la sua vocazione liberale, con una esplicita impronta laica e riformista, insieme al suo proposito di contribuire, in quanto consapevole dei ponderosi problemi dell'Italia appena risorta a nuova vita, ad amalgamare le sue diverse componenti. Che era quanto i fondatori del giornale ritenevano possibile purché si fosse affrancato al più presto il Paese dai retaggi di una secolare arretratezza ed emarginazione internazionale.
  "Si trattava di un compito estremamente impegnativo per i successori di Cavour. Ma Torino era la città che aveva dato i natali al Risorgimento e che, dopo essere stata sino al 1864 la capitale del nuovo Stato unitario, non celava la sua ambizione di agire da guida della comunità nazionale e da cerniera fra la Penisola e l'Europa. Di questa sorta di «pedagogia politica» il quotidiano subalpino, sorto con la firma di uno scrittore e commediografo di successo come Vittorio Bersezio e col patrocinio di alcuni parlamentari reduci dalle battaglie risorgimentali, si rese alfiere e interprete da quando esordì, all'indomani della terza guerra d indipendenza, nel corso dell'ultimo decennio di governo della Destra storica."

  L'AUTORE – Valerio Castronovo già ordinario di Storia contemporanea all'Università di Torino, è direttore della rivista di scienze e storia «Prometeo». Fra i suoi studi: "Un passato che ritorna. L'Europa e la sfida dell'Asia" (2006); "Piazze e caserme. I dilemmi dell'America latina dal Novecento a oggi" (2007); "Le ombre lunghe del '900. Perché la Storia non è finita" (2010); "Il capitalismo ibrido. Saggio sul mondo multipolare" (2011); "Storia economica d'Italia dall'Ottocento ai giorni nostri" (2013); "La sindrome tedesca. Europa 1989-2014" (2014); "L'Europa e la rinascita dei nazionalismi" (2016). Dal 2000 collabora al «Sole 24 Ore» e attualmente insegna alla Luiss.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di John Elkann – Prefazione, di Maurizio Molinari - «La Stampa» 150 anni (1867-2017). Un giornale, la sua epoca, il suo futuro - 1. Agli esordi dello Stato unitario (La rivolta contro il trasferimento della capitale - La nascita della «Gazzetta Piemontese» - A sostegno delle autonomie locali) - 2. Sotto l'assillo di tanti problemi (Per una netta separazione fra Stato e Chiesa - Troppi balzelli e impacci burocratici - Il mondo sconosciuto del Sud - Come agire col Quarto Stato?) - 3. Alla ricerca di una nuova identità (L'adesione condizionata alla Sinistra costituzionale - Il sentiero stretto delle riforme - Il timone del giornale a Luigi Roux) - 4. Contro il trasformismo (Per un sistema elettorale non più censitario - I dilemmi sulla politica finanziaria - La «santa libertà del lavoro» - Perché allearsi con Berlino e Vienna) - 5. Le ragioni del Nord (L'opzione afavore di Zanardelli - Il manifesto dell'«opposizione subalpina» - Dal protezionismo alla «guerra commerciale» con la Francia) - 6. Una vocazione liberale progressista (Un'iniziale apertura di credito a Crispi - La condanna del metodo repressivo - Una fiducia senza riserve in Giolitti - All'insegna dei postulati del positivismo) - 7. Contro una politica autoritaria e colonialista (Le delusioni per l'acquiescenza della monarchia - Sugli spalti con la nuova testata «La Stampa» - Ai ferri corti con lo statista siciliano - Il fallimento dell'avventura in Abissinia) - 8. Nella crisi di fine secolo - «Sposare sul serio la causa degli umili» - A difesa delle libertà statutarie - I moti popolari del maggio 1898 - Contro le «leggi eccezionali») - 9. Un giornale di caratura nazionale (L'avvento di Alfredo Frassati - Il «compito ineludibile della borghesia» - Il modello esemplare della Gran Bretagna) - 10. In sintonia con una città in via di sviluppo (Una nuova impresa editoriale - L'importanza data alla cultura e alla cronaca - In funzione di una prospettiva industrialista) - 11. L'ora delle riforme (Il miraggio di un sistema bipartitico - I conti con la realtà politica - Per un programma innovativo di governo - Il sodalizio ideale con Giolitti) – 12. Fuori da una morsa tra Francia e Austria (Per una sagace politica estera - «Andiamo a Tripoli!» contro l'Impero ottomano - Alle prese con la Destra di Salandra) – 13. Nel turbine della Grande Guerra (La scelta ponderata per una vigile neutralità - Contro l'interventismo della piazza - «Basta con i sovraprofitti di guerra!» - La sommossa politica e per il pane a Torino - L'adesione ai «quattordici punti» di Wilson) – 14. Nelle emergenze del dopoguerra (In un rovente clima politico e sociale - Nel mezzo del «biennio rosso» - Sull'orlo di un moto rivoluzionario) – 15. L'ultima stagione dell'età liberale (Frassati ambasciatore d'Italia a Berlino - I mutamenti nella proprietà del giornale - L'epilogo del quinto governo Giolitti) – 16. La battaglia contro l'awento del fascismo (A presidio delle istituzioni - Un estremo tentativo prima di quel fatale 28 ottobre - La «marcia su Torino» di Mussolini) – 17. A sostegno del fronte antifascista (No al «Listone» e lo sdegno per il delitto Matteotti - Per sbarrare il passaggio alla dittatura - L'appello in ascoltato agli «aventiniani» - Il piccone del prefetto sulla «Stampa») - 18. Sotto la tutela del senatore Agnelli («Sia chiaro chi comanda alla "Stampa"» - Dietro lo «scudo» della Fiat - Bando a un eccessivo «ossequio» verso il governo) - 19. La partita in gioco sul giornale (L'avventura «corsara» di Curzio Malaparte - Alla ricerca di una «normalizzazione» - Un ennesimo «cambio della guardia») - 20. L'opera di rilancio editoriale (Con un uomo del mestiere alla direzione - Una nuova sede nel cuore della città - Le fortune di una vivace «Stampa Sera» - Agnelli e gli intellettuali frondisti torinesi) – 21. Tra il culmine e il crollo del regime (Una diffusione record durante la guerra d'Etiopia - Il «tiro mancino» dei giornali concorrenti - Il disappunto del duce a Mirafiori - Nella notte del 25 luglio 1943) - 22. Il ritorno alle origini liberali (Dall'Armistizio alla Liberazione - La ricomparsa del giornale con l'avallo di Frassati - Burzio per la monarchia e Salvatorelli per la repubblica - A sostegno della strategia economica di Einaudi) - 23. Fra le angustie della ricostruzione post-bellica (In nome dell'etica sociale del lavoro - Una profonda amarezza per le clausole del trattato di pace - A sostegno dei partiti di centro nelle elezioni del 18 aprile - La tragedia a Superga del «Grande Torino») - 24. La stagione del centrismo degasperiano (Quel giorno di giugno ai pozzi di Cortemaggiore - La «strada maestra» del riformismo - Come conciliare «stabilità e cambiamenti») - 25. All'insegna dell'Alleanza atlantica (Nel mezzo della guerra di Corea - A favore dei progetti di cooperazione euro-occidentali - All'epilogo politico dello statista trentino - Con Trieste all'Italia nel cuore) - 26. In sintonia con la «terza forza» (L'impronta originale di Giulio De Benedetti - Pensando a un asse di governo più equilibrato - L'appoggio a Saragat con un occhio a Nenni) - 27. Una città-fabbrica e il giornale di «Gidibi» (Il ritorno in auge di Torino e il suo interprete - Un'eccellente équipe redazionale - La crescente rivalità col «Corriere della Sera») - 28. All'indomani del rapporto Kruscev (I venti della rivolta all'Est - Lo «strappo» dei centouno intellettuali comunisti - In attesa di una svolta dei socialisti) - 29. Agli esordi del «miracolo economico» (Come uscire dal ristagno? - A favore del Mercato comune europeo - «Il volo del calabrone») - 30. Il preludio di una nuova stagione (Perché non Fanfani? - Aspettando un cambiamento nel mondo cattolico - Sulle ali del boom e delle passioni sportive) - 31. Contro l'ipoteca politica neofascista (Per la distensione con Mosca ma senza compromessi - Un no reciso al governo Tambroni col Msi - Per i vantaggi di un'«economia mista») - 32. Dal Muro di Berlino ai missili di Cuba (Contro l'estremismo rivendicazionista sud-tirolese - Perché svolgere un «ruolo attivo» nella questione tedesca - Dal rischio di un conflitto nucleare alla distensione) - 33. In una controversa fase interna ed estera (Nelle acque agitate dell'economia - Dietro le quinte di una lunga crisi politica - Perché opporsi alla Francia di De Gaulle) - 34. Fra una ridda di forti tensioni (Lungo il tormentato percorso del centro-sinistra - Le aperture verso i nuovi orientamenti della Chiesa - Tra la guerra americana in Vietnam e la repressione sovietica a Praga) - 35. Dal Sessantotto all'«autunno caldo» (Fra il movimento studentesco e le suggestioni maoiste - Il congedo finale di De Benedetti - Il passaggio di consegne ad Alberto Ronchey - Nella company town degli operai-massa) – 36. Agli inizi di un periodo sempre più tormentato (Dopo le bombe a Milano e a Roma - «Sempre no al fascismo» - Dinanzi alle incognite dell'America di Nixon) - 37. Nei tornanti di una pesante congiuntura (Tra vicissitudini politiche e finanziarie - Un difficile esordio direzionale per Arrigo Levi - Nelle strettoie di un crescente passivo editoriale) - 38. Nel buio di una crisi profonda (Nella spirale di una duplice emergenza - Nel cono d'ombra di Piazza del Gesù - La logica ineludibile del «bipartitismo imperfetto») - 39. Negli «anni di piombo» (Un'ardua ristrutturazione per il salvataggio del giornale - L'assassinio di Carlo Casalegno per mano delle Br - Nelle giornate Più drammatiche della Repubblica - Un papa «chiamato da un Paese lontano») - 40. In un Paese sfiancato e avvilito (Un laborioso riassetto della «Stampa» - Tra l'offensiva del «partito armato» e quella della mafia - Dalla protesta operaia alla «marcia dei quarantamila» - Nel mezzo della catastrofe del Sud terremotato) - 41. Non più nel segno dello Scudo crociato (A Spadolini il timone del governo - Sotto l'attacco concentrico di «Cosa Nostra») - 42. In capo alla svolta a trazione socialista (Dall'Edera al Garofano - All'indomani della scomparsa di Berlinguer - L'ingresso del computer in redazione) - 43. Tra il neocentrismo e il «reaganismo» (La conversione al pentapartito a Torino e altrove - Una congiuntura economica ancora accidentata - Fra il terrorismo palestinese e i dissapori con Washington) - 44. Verso l'epilogo della leadership craxiana (Puntando a un giornale all'«anglosassone» - Il mezzo exploit del partito di via del Corso - Con i riflettori sul dialogo fra Usa e Urss) - 45. Tra i tatticismi di palazzo e le questioni di fondo (I costi della «collaborazione conflittuale» fra Dc e Psi - La reviviscenza della mafia e l'emergenza ambientale - Perché sostenere il «riformista» Gorbaciov) - 46. Verso l'eclissi dei regimi comunisti dell'Est (Dalla svolta polacca al crollo del Muro di Berlino - In un Italia dall'ennesima soluzione di compromesso - Fra nuove nubi interne e rischi di guerra in Medio Oriente) - 47. In un mondo che sta cambiando rapidamente (Ripensando la propria formula editoriale - Come spiegare l'estinzione dell'Unione Sovietica - Con un governo senza più i repubblicani) - 48. All'origine di un «terremoto politico» (Dalle «picconate» di Cossiga a quelle della Lega Nord - Sotto l'assalto sempre più micidiale della mafia - Tra la lira allo sbando e la bufera di Tangentopoli) - 49. All'esordio di un sistema bipartitico (Di fronte a un outsider politico come Berlusconi - Alla ricerca di un ruolo in sede internazionale - La parentesi di un «governo tecnico») - 50. Nella corsa in salita per l'euro (Il passaggio della «Stampa» da Mauro a Rossella - La complessa manovra del tandem Prodi-Ciampi -Gli ultimi nodi di ordine politico) - 51. La «staffetta» da Prodi a D'Alema (L'approdo agognato all'Unione monetaria – Un ex comunista a capo del governo) - 52. In una stagione politica impervia (Con la Nato contro l'autocrate di Belgrado - Ciampi al Quirinale e Prodi a Bruxelles - La difficile navigazione del centro-sinistra - Quale rapporto tra politica e magistratura?) - 53. Dal governo Amato al ritorno di Berlusconi (La morte di Craxi esule ad Hammamet - Quasi «en plein» per il Polo alle elezioni regionali - Come spiegare la rivincita del Cavaliere) - 54. Fra il trauma del terrorismo e i dilemmi della globalizzazione (L'abbaglio della «fine della Storia» - Quell'11 settembre che sconvolse il mondo - La rivolta di piazza contro il G8 a Genova - A dispetto dell'ottimismo del leader «azzurro») - 55. Dal «fronte» interno a quello internazionale (Un arduo slalom fra politiche economiche e del lavoro - La forza d'urto dei «girotondini» - L'Italia in lutto per la strage di Nassiriya) - 56. Un lungo «fil rouge» (Addio all'Avvocato - Il suo ruolo di editore della «Stampa») - 57. Come farcela a stare in Europa (Dalla Convenzione al vertice di Roma - Sotto le spesse lenti di Bruxelles - Una Fiat azzoppata in mezzo al guado) - 58. In un serrato gioco delle parti (I «consigli mirati» di Prodi e i nodi critici del Polo - La scommessa di Berlusconi sulla riconferma di Bush alla Casa Bianca - La rivalsa del centro-sinistra alle regionali) - 59. Una città che sta cambiando (Il «ciclo virtuoso» avviato dalle Olimpiadi - Le trasformazioni in corso di realizzazione - Le nuove amministrazioni alla prova) – 60. All'incrocio di rilevanti mutazioni di scenario (Da papa Wojtyla a papa Ratzinger – Il «no» dei francesi alla Costituzione e l'ascesa di Frau Merkel - Alla vigilia del crollo di Wall Street) – 61. Galleggiando in un mare in tempesta (La «terza volta» del Cavaliere - Come rimediare agli sconquassi del «finanzcapitalismo»? - Dalla Russia di Putin all'America di Obama) – 62. Nel pieno di una fase tumultuosa (L'America sotto cura e l'Europa senza una bussola - Tre cruciali emergenze a livello mondiale - Nel perenne labirinto politico italiano) – 63. Le incognite sul futuro (Non più un secolo solo americano - Un Paese scosso da frane finanziarie e sussulti politici - Sull'orlo del precipizio nel mezzo delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità nazionale) – 64. Nel segno dell'insicurezza (Fra le apprensioni e gli imbarazzi del Vaticano - Lo spettro del fondamentalismo islamico - Lungo il sentiero sempre più ripido dell'Europa) - 65. Un salvataggio per il rotto della cuffia (Fra paternali e burbanzosi sermoni tedeschi - Dal naufragio della «Costa Concordia» al terremoto in Emilia - «Miracolati» dalla Bee di Mario Draghi) - 66. Un percorso accidentato fra tante buone intenzioni («La Stampa» cambia di casa e apre al digitale - La vita striminzita del governo Letta - Il noviziato di Renzi agli esami di Berlino) - 67. In un'Europa sotto assedio (Il fallimento delle «primavere arabe» - L'allarme per il revanscismo granderusso - Sotto l'attacco spietato dell'Isis) - 68. Di fronte all'emergenza immigrazione (L'ecatombe di Lampedusa - L'allarme per il successo del Front National - Come neutralizzare lepaure di una «invasione»?) - 69. Un «anno orribile» (L'attacco del Daesh al cuore dell'Europa - I primi italiani uccisi dagli jihadisti - Una minaccia dall'Isis sempre più stringente - Il massacro al «Bataclan» di Parigi - Un buco nell'ozono grande come l'Europa) - 70. Al crocevia fra i dilemmi italiani e quelli dell'Europa (Una «triplice alleanza» nella carta stampata - Alle prese con i mali endemici del sistema Paese - La «turbo-radicalizzazione» islamista - Un'Europa sull'orlo di una crisi di nervi - Un compito doveroso ma esorbitante - Si devono proprio battere i pugni a Bruxelles? - Il centro-sinistra e la «sindrome dello scorpione» - Dalla svolta al Comune di Torino alla «guerra dei due Saloni» - I conti con la Cina e altre potenze emergenti - In una comunità europea col rischio di un cortocircuito - La fine dei «mille giorni» del governo Renzi) - Un profilo d'insieme - Indice analitico - Indice dei nomi