Disparità Stampa E-mail

Slavoj Žižek

Disparità
Verità, bellezza, bene:
i vari aspetti della differenza e del negativo
spiegati come lotta filosofica e politica


Ponte alle Grazie, pagg.537, € 29,00

 

zizek disparità  IL LIBRO – Che cos'è la disparità che dà il titolo a questo volume? Pressoché tutto: è la differenza presente già negli elementi primi della materia, nella proto-realtà della fisica quantistica; ma anche nel vuoto incolmabile tra l'essere e l'alterità radicale di dio, tra il desiderio e la sua fantasmatica realizzazione in un Altro. Riprendendo uno dei concetti meno frequentati dell'immenso corpus hegeliano, ed erigendolo a principio ontologico universale, Slavoj Žižek ne libera tutto il potenziale analitico, continuando brillantemente nella sua opera pluridecennale di reinterpretazione di Hegel e Lacan; e nel suo stile inimitabile (un impasto di cultura alta e pop, Schönberg e le canzonette, Heidegger e i noir americani), confeziona uno strumento per dare ulteriore forza alla vocazione militante del suo materialismo: la filosofia come una forma della lotta di classe, per la vera Idea – quella comunista – che è «ciò che essenzialmente divide».

  DAL TESTO – "Il concetto di disparità indica ciò che, in un linguaggio più descrittivo, potremmo chiamare gli effetti perturbatori del Kraken risvegliato. Questo saggio segue questi effetti perturbatori dei tentacoli del Kraken in tre ambiti principali: ontologico, estetico e teologico-politico. A livello ontologico, la disparità è principalmente una differenza ontologica radicale, e la prima del saggio si occupa del persistere della differenza ontologica nel nostro mondo capitalista-tecnologico che sta diventando sempre più mono-dimensionale. A livello estetico, l'elemento eterogeneo è la repellente X su cui si concentra una serie di concetti in parte sovrapposti: brutto, disgustoso, abietto e così via. Il nome teologico della disparità è, ovviamente, dio come alterità radicale rispetto all'ordine dell'essere, mentre in politica è la prospettiva millenaria di un inizio completamente nuovo basato sulla cancellazione del passato, e possiamo facilmente immaginare il potenziale esplosivo di questi due elementi combinati insieme."

  L'AUTORE – Slavoj Žižek (Lubiana, 1949), tra i maggiori filosofi viventi, è autore di moltissimi volumi. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato i libri più significativi degli ultimi anni: "In difesa delle cause perse" (2009; n. ed. 2013), "Dalla tragedia alla farsa" (2010), "Vivere alla fine dei tempi" (2011), "Benvenuti in tempi interessanti" (2012), "Un anno sognato pericolosamente" (2013), "L'oggetto sublime dell'ideologia" (2014) e il suo imponente capolavoro filosofico "Meno di niente. Hegel e l'ombra del materialismo dialettico" (2 voll., 2013-2014).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. È morto Hegel o siamo morti noi (agli occhi di Hegel)? (Quando il Kraken si risveglia - Un resoconto dalle trincee del materialismo dialettico) - Parte prima. La disparità della verità: soggetto, oggetto e il resto - 1. Dall'umano al postumano... e ritorno all'inumano: la persistenza della differenza ontologica (Aspetti della disparità - Contro l'univocità dell'essere - Postumano, transumano, inumano - Iperoggetti nell'età dell'antropocene - Biologia o fisica quantistica?) - 2. Oggetti, oggetti... e il soggetto (Re-incantare la natura? No grazie! - Una deviazione: ideologia nel pluriverso - Su un soggetto che non è un oggetto - Resistenza, stasi, ripetizione - Giudizio speculativo - L'epigenesi del soggetto) - 3. Autocoscienza, quale autocoscienza? (Contro la rinormalizzazione di Hegel - In difesa della pazzia di Hegel - L'immediatezza della mediazione - Il bastone in sé, per noi, per sé stesso – Azione e responsabilità - Ricordo, perdono, riconciliazione - Risanando le ferite - Autocoscienza = libertà = ragione – Riflessività dell'inconscio) - Parte seconda. La disparità della bellezza: il brutto, l'abietto e la differenza minima - 4. L'arte dopo Hegel, Hegel dopo la fine dell'arte (Con Hegel contro Hegel - Lo sguardo brutto – Dal sublime al mostruoso - Il cammino di Hegel verso il non figurativo - Fra Auschwitz e le telenovelas) - 5. Versioni dell'abietto: brutto, raccapricciante, disgustoso (Varietà di disconoscimento - Attraversare l'abiezione - «MOOR EEFFOC» - Da ciò che rende abietto al raccapricciante - Mamatschi! - I sintomi di Eisler) - 6. Quando nulla cambia: due scene di destituzione soggettiva (La lezione della psicoanalisi - La musica come segno d'amore - Un tradimento fallito - Scena da una vita felice) - Parte terza. La disparità del bene: verso una teologia materialista negativa - 7. Tribolazioni di una donna-iena: autorità, costume e amicizia (Perché Heidegger non andrebbe criminalizzato - La nascita del fascismo dallo spirito della bellezza - Don Carlos fra autorità e amicizia - Stalin come anti-Padrone – Schiller contro Hegel - L'autorità auto-svalutata) - 8. Dio è morto, inconscio, malvagio, impotente, stupido... o solo controfattuale? (Sull'inesistenza divina – Controfattuali – Retroattività, onnipotenza e impotenza - Il dodicesimo cammello come uno dei nomi di dio - Una verità che emerge da una bugia - La pulsione di morte divina - Il dio deposto) - 9. «-getto» o «-scendere»? Dal soggetto traumatizzato al soggetto come trauma (La parallasse di pulsione e desiderio - L'immortalità come la morte in vita - I problemi con la finitezza – Materialismo o agnosticismo? - Una conclusione comica) - Conclusione. Il coraggio della disperazione (La millenaria «esalazione di un gas ormai svanito» - Violenza divina - I punti d'impossibile) - Note - Indice analitico