Assalto al fronte orientale Stampa E-mail

Prit Buttar

Assalto al fronte orientale
L'invasione sovietica della Prussia
1944-1945


21 Editore, pagg.624, € 22,00

 

buttar assalto  IL LIBRO – Tra l'arrivo dell'Armata Rossa sul suolo tedesco e il collasso finale del nazismo trascorsero mesi terribili, un periodo che non si può paragonare a nessun altro della seconda guerra mondiale.
  L'esercito sovietico intendeva vendicare le stragi che i nazisti avevano compiuto sulla popolazione russa durante l'invasione iniziata nel 1941 con l'operazione Barbarossa.
  Dalle grandi battaglie con le quali i tedeschi cercarono invano di arginare in Prussia la marea sovietica che avanzava implacabilmente, fino alla resa finale sull'estuario della Vistola, questo libro racconta con dovizia di particolari la lotta disperata di soldati e civili tedeschi. L'Autore descrive, in particolare, l'invasione sovietica della Prussia orientale e occidentale nel biennio 1944-45. Il combattimento fu duro, come qualsiasi fase dell'amara contesa che si svolse sull'Ostfront, e cambiò per sempre la mappa dell'Europa. La campagna militare dei russi portò a una delle più massicce migrazioni nella storia europea e, prima che le operazioni fossero finite, si registrarono qui tre fra le cinque maggiori perdite, in termini di vite umane, nelle guerre per mare, con un totale di circa 17.000 vittime. Eppure, nei Paesi di lingua inglese, le campagne e le battaglie che si svolsero in quella che era la parte nordorientale della Germania sono ancora poco note.
  Gli eventi bellici sono narrati vividamente con l'apporto di testimonianze finora sconosciute e, quel che più conta, con un'attenta analisi strategica. Una pagina di storia tra le più sanguinose e meno conosciute della seconda guerra mondiale.

  DAL TESTO – "Le vittime di questa fase finale della guerra a est furono i civili della Prussia occidentale e orientale, che affrontarono una prova terribile sia durante il tentativo di fuga in pieno inverno, sia in seguito per mano dell'Armata Rossa. Se alcuni di loro potevano essere stati convinti nazisti, e molti potevano aver votato per i nazionalsocialisti prima che la Germania entrasse in guerra, sarebbe sbagliato attribuire loro tutta la colpa per i crimini della Germania nazista. Non erano più colpevoli di quanto non lo fossero i civili giapponesi che sopportarono i bombardamenti americani su Tokyo, o l'atomica su Hiroshima e Nagasaki. I soldati che combatterono per la Wehrmacht e l'Armata Rossa assistettero - e in molti casi ne furono gli attori principali - a terribili atti di violenza. Stabilire la loro parte di colpa in tutto questo è un compito assai arduo. Quelli che di noi hanno la fortuna di crescere in una democrazia, con libero accesso alle informazioni e il diritto di esprimere le proprie idee, costantemente incoraggiati a mettere in discussione i leader politici, a volte sottovalutano quanto ristretta fosse la libertà dei cittadini nella Germania e nell'Unione Sovietica degli anni Trenta. Ci dimentichiamo, inoltre, che mentre condanniamo il razzismo che ha formato una parte così importante dell'ideologia nazionalsocialista, in quello stesso periodo all'interno dell'esercito americano vigeva ancora la segregazione razziale e l'impero britannico negava l'autonomia politica a gran parte del mondo non bianco.
  "I processi che seguirono la fine della guerra vennero criticati come una forma di 'giustizia dei vincitori'. Molti tedeschi furono puniti per i crimini che avevano commesso, ma molti altri con maggiori responsabilità sfuggirono a una condanna. Pochi sovietici, se mai ve ne fu qualcuno, vennero accusati per i crimini perpetrati durante le terribili campagne in tutta la Prussia. Negli anni che seguirono il 1945, entrambe le parti avrebbero cercato di ritrarsi come vittime; e se anche ammisero i propri crimini, posero più enfasi su quelli dei loro nemici."

  L'AUTORE – Prit Buttar ha studiato medicina a Oxford prima di arruolarsi come ufficiale medico nell'esercito britannico. Dopo aver lasciato il servizio militare, si è dedicato alla storia con grande successo di pubblico e di critica. Tra gli altri suoi volumi ricordiamo "Between Giants: The Battle for the Baltics in World War II"; "Russia's Last Gasp: The Eastern Front 1916-1917"; "Collision of Empires: The War on the Eastern Front in 1914".

  INDICE DELL'OPERA – Elenco delle illustrazioni - Elenco delle mappe - Nota dell'autore – Prefazione – Introduzione: Slavi e teutoni – 1. Fritz e Ivan – 2. Memel – 3. Nemmersdorf - 4. L'ultimo Natale – 5. Il castello di carte. La grande offensiva di gennaio - 6. Čerňachovskij e la valle del Pregel - 7. Rokossovskij raggiunge la costa - 8. Circondati nella Prussia orientale - 9. Il Baltico. L'evacuazione comincia - 10. La riviera dell'Ade e la caduta della Pomerania - 11. Heiligenbeil, tra il diavolo e il profondo mare blu - 12. Königsberg - 13. Danzica - 14. L'ultimo comando - 15. La lunga strada verso casa – Note – Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi