Storia moderna Stampa E-mail

Giorgio Spini

Storia moderna
A cura di Marcello Verga


Utet Università, pagg.416, € 27,00

 

spini moderna  IL LIBRO – Il "Disegno storico della civiltà", edito nel 1963 e ripubblicato da Utet Università, dà una penetrante lettura di una «modernità» europea che è essa stessa per Spini storia della «civiltà»: una «civiltà» che ha i suoi elementi fondanti nella formazione degli stati europei, nell'allargarsi dei traffici e della ricchezza in seguito alla scoperta dell'America, nello spirito e negli esiti della Riforma religiosa, nella «scienza nuova» del XVII secolo, nella Gloriosa Rivoluzione e nell'instaurarsi in Inghilterra della prima monarchia parlamentare, nell'affermazione della nuova democrazia americana, nella complessa e contraddittoria vicenda della Rivoluzione francese e dei suoi principi universali. Temi, questi, nel volume di Spini resi vivi e carichi di impulsi etici e politici per la specifica valenza storiografica e civile dalla forte sottolineatura del rilievo della riforma protestante nella storia europea ed italiana.
  "Un manuale, dunque – si legge nella Premessa di Marcello Verga -, che aveva per il suo autore il valore certo di un libro utile a imparare la storia europea, qui intesa come storia della civiltà, nell'età moderna, compresa tra la seconda metà del XV secolo e gli inizi del XIX, il secolo delle rivoluzioni e degli stati nazionali, della industrializzazione, dei grandi imperi coloniali, del pensiero liberale e socialista, della nascita delle organizzazioni di classe dei lavoratori. Ma insieme aveva un valore civico, di educazione e formazione del cittadino colto - tale sarebbe diventato lo studente del liceo negli anni cinquanta - e responsabilmente consapevole della storia della sua civiltà e, dunque, dei suoi valori, negati nei decenni precedenti alla pubblicazione del Disegno in Italia, in Germania e in molti altri contesti europei".

  DAL TESTO – "A differenza della Polonia, i russi avevano ricevuto il cristianesimo da missionari bizantini, e da Bisanzio avevano appreso i primi rudimenti della civiltà e dell'arte. Sul modello bizantino erano costruite le loro chiese, dalle caratteristiche cupole a bulbo, ed erano dipinte le icone scintillanti di oro che le adornavano. Lo stesso Ivan III aveva avuto in moglie una principessa bizantina, della dinastia dei Paleologi, nipote dell'ultimo imperatore di Costantinopoli. Scomparso l'impero di Bisanzio e distrutti i regni dei Serbi e dei Bulgari, Ivan III restava anzi l'unico sovrano di fede ortodossa. Fino dal suo tempo pertanto si incominciava nella corte russa a parlare di Msca come della Terza Roma, della legittima erede cioè di quell'impero politico e religioso che da Roma era passato a Bisanzio e che da quest'ultima avrebbe dovuto trasferirsi nello stato moscovita. Fino dalle sue origini pertanto, lo stato russo assumeva quella funzione di protettore della fede ortodossa e di centro della cristianità orientale, che esso non avrebbe più cessato di mantenere fino alla caduta della monarchia ed alla rivoluzione del 1917.
  "Le aspirazioni alla eredità spirituale e politica di Costantinopoli restavano tuttavia puramente teoriche al tempo di Ivan III. Il granducato di Mosca, agli occhi dei rarissimi europei che vi si avventuravano, appariva ancora più un paese asiatico che europeo. Arretrato di secoli rispetto al resto del continente, separato da quest'ultimo dalle sterminate pianure dell'Europa orientale, esso era quasi interamente al di fuori della vita e della politica europea."

  L'AUTORE – Giorgio Spini (Firenze, 1916 - ivi, 2006) è stato una delle figure di spicco tra gli intellettuali italiani del Novecento. Antifascista, militante del Partito d'Azione, ha partecipato alla Guerra di liberazione nazionale come ufficiale aggregato alla VIII Armata inglese, prendendo parte alla battaglia per la liberazione di Firenze. I suoi interessi si sono orientati soprattutto verso ricerche di storia del principato mediceo ("Cosimo I de' Medici e la indipendenza del principato mediceo", 1945), poi sulla storia politico-religiosa dell'età moderna e contemporanea ("Ricerca dei libertini. La teoria dell'impostura delle religioni nel Seicento italiano", 1950; "Risorgimento e protestanti", 1956; "Storia dell'età moderna. Dall'impero di Carlo V all'illuminismo", 1960; "Le origini del socialismo. Da Utopia alla bandiera rossa", 1992; "Italia liberale e protestanti", 2002; "Italia di Mussolini e protestanti", 2007) e sulla storia americana ("Autobiografia della giovane America", 1968). Ha insegnato in molte università in Italia e negli Stati Uniti ed è stato presidente dell'Istituto Socialista di Studi Storici, nonché direttore della «Rivista Storica Italiana». Ha raccolto i suoi ricordi nel volume "La strada della liberazione. Dalla riscoperta di Calvino al fronte della VIII armata", 2002, a cura di Valdo Spini.

  IL CURATORE - Marcello Verga, Professore di Storia Moderna all'Università di Firenze, è attualmente direttore dell'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea del CNR. I suoi interessi vertono sulla storia delle istituzioni e della politica dell'Italia in età moderna, sulla storia dell'idea
d'Europa e sulla storiografia italiana del XX secolo.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Note biografiche – Introduzione. Scoperte geografi che: un mondo più largo - Capitolo 1. L'Europa occidentale agli inizi dell'età moderna - Capitolo 2. L'Europa centro-orientale agli inizi dell'età moderna - Capitolo 3. L'Italia agli inizi dell'età moderna - Capitolo 4. Gli inizi del confl itto per il dominio sull'Italia - Capitolo 5. L'apogeo del Rinascimento - Capitolo 6. L'impero di Carlo V - Capitolo 7. La Riforma protestante - Capitolo 8. La fine del conflitto franco-asburgico per l'Italia - Capitolo 9. La Controriforma - Capitolo 10. Il Calvinismo - Capitolo 11. L'età di Filippo II - Capitolo 12. La preponderanza spagnola in Italia - Capitolo 13. L'età della guerra dei Trent'anni - Capitolo 14. L'Italia durante la guerra dei Trent'anni - Capitolo 15. La Rivoluzione inglese - Capitolo 16. La civiltà del Seicento in Europa e la formazione dei grandi imperi coloniali - Capitolo 17. La preponderanza francese sull'Europa - Capitolo 18. La guerra di successione spagnola e l'Italia - Capitolo 19. La Russia di Pietro il Grande e l'Europa Orientale - Capitolo 20. L'equilibrio europeo del Settecento - Capitolo 21. L'Illuminismo - Capitolo 22. Le riforme del Settecento negli stati europei - Capitolo 23. Illuminismo e riforme nell'Italia del Settecento - Capitolo 24. L'Inghilterra del Settecento e la Rivoluzione Americana - Capitolo 25. La Rivoluzione francese - Capitolo 26. Il Direttorio e il Consolato - Capitolo 27. L'Impero napoleonico - Capitolo 28. Il Congresso di Vienna e la Santa Alleanza - Indice dei nomi