Il martirio nell'Islam moderno Stampa E-mail

Meir Hatina

Il martirio nell'Islam moderno
Devozione, politica e potere


O barra O Edizioni, pagg.395, € 20,00

 

hatina martirio  IL LIBRO – Il tema del martirio nell'Islam viene qui inquadrato in un'ampia prospettiva storica che ne contestualizza le componenti ideologiche, simboliche, sociali e politiche, evitando di focalizzare l'attenzione sulle motivazioni personali degli attentatori suicidi, come spesso è accaduto negli studi finora pubblicati.
  A partire dal XX secolo e fino ai giorni nostri la pratica dell'autosacrificio ha sollevato accese dispute all'interno del mondo islamico, sia sciita sia sunnita. I movimenti più radicali l'hanno adottata come strumento principale del jihad, elevando gli attentatori suicidi al rango di martiri, altri hanno posto vincoli sul suo utilizzo, mentre le correnti più moderate l'hanno condannata da un punto di vista teologico o morale.
  Meir Hatina esplora i diversi modi di concepire l'autosacrificio seguendone l'evoluzione attraverso i secoli, evidenziando i retaggi della tradizione ebraica, cristiana e di altre culture non islamiche nonché i legami con il contesto sociopolitico contemporaneo.
  Attingendo a un vasto corpus di fonti di prima mano – cronache, testi giuridici, manifesti ideologici, memorie, testamenti, hadith e fatwa –, oltre che alla più recente letteratura storiografica e sociologica, il libro apre inedite prospettive su uno dei fenomeni più controversi e inquietanti del nostro tempo.

  DAL TESTO – "Non sempre la storia musulmana, che conobbe anche riodi di quiescenza politica e militare, abbracciò il sacrificio. Al contrario, l'ideale si appannò con il tempo e perse la sua superiorità rispetto a morti di altro genere, dovute, per esempio, alla pratica ascetica, a malattie o a disastri naturali, benché rimanesse una caratteristica fondamentale dell'ethos tradizionale musulmano. Nuova gloria gli venne in tempi recenti per opera dei movimenti di rinascita, sia sunniti sia sciiti, che lo videro come un mezzo per verificare la superiorità morale dell'Islam sulle culture percepite come edonistiche e come una leva per la coesione del gruppo, oltre che come una dimostrazione di resistenza di fronte alla repressione politica.
  "In questo senso, il motivo del martirio evocò svariate interpretazioni, a riprova della natura sfaccettata del moderno pensiero islamico e delle mutate circostanze storiche. Un'attenta analisi degli scritti ideologici, affiancata a una valutazione delle realtà storiche e politiche in cui presero forma, rivela in effetti un discorso religioso variegato, con tendenze verso un atteggiamento moderato accanto ad altre caratterizzate dall'estremismo e dall'esaltazione della morte in previsione della salvezza islamica."

  L'AUTORE – Meir Hatina è professore di Studi Islamici e Mediorientali, ed è stato direttore del Levtzion Center for Islamic Studies, presso la Hebrew University of Jerusalem. Tra i suoi libri finora pubblicati ricordiamo: "Identity Politics in the Middle East: Liberal Discourse and Islamic Challenge in Egypt" (2007) e "Arab Liberal Thought after 1967: Old Dilemmas, New Perceptions" (2015).

  INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Introduzione - 1. La sfida all'oppressore: il martirio nell'ebraismo e nel cristianesimo - 2. Morire per Dio nell'Islam - 3. Concezione islamiste moderne - 4. L'"esercito dei sudari": gli attacchi "suicidi" nei conflitti etnonazionali - 5. Al-Qa'ida: il martirio transnazionale - 6. I martiri come predicatori - 7. Il dibattito sugli attacchi "suicidi" - 8. Approccio agli attacchi "suicidi" – Conclusioni – Bibliografia - Indice analitico