La costruzione delle Alpi |
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Antonio De Rossi
DAL TESTO – "Ma chi sono gli attori del modernismo alpino? Sono promotori turistici, campioni e maestri di sci, proprietari di alberghi, personale per la gestione delle stazioni e delle attrezzature tecnologiche, architetti, progettisti e produttori di impianti di risalita, ingegneri stradali e idroelettrici, dirigenti industriali, tecnici dello sviluppo rurale, giornalisti, grafici pubblicitari, registi e attori di Bergfilme, giudici di gara, commercianti di articoli sportivi, alpinisti di fama e gestori di rifugi, piloti specializzati nel volo di montagna, aristocratici e altoborghesi residenti permanentemente nelle località turistiche." L'AUTORE – Antonio De Rossi, architetto, è professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana, e direttore del centro di ricerca Istituto di Architettura montana, presso il Politecnico di Torino. Il suo precedente volume, "La costruzione delle Alpi. Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914)", pubblicato da Donzelli nel 2014, è stato insignito nel 2015 del Premio Rigoni Stern e del Premio Acqui Storia. INDICE DELL'OPERA – Proemio - I. Modernismo alpino (1. Una civilizzazione d'alta quota? - 2. Temi, immagini, declinazioni - 3. Paesaggi rarefatti e sublime tecnologico) - II. La montagna meccanizzata (1. Auto e montagna, un binomio inscindibile - 2. L'epopea delle Hochalpenstraßen - 3. La motorizzazione dello sguardo) - III. L'ebbrezza dello sci (1. Nuove pratiche e rappresentazioni della montagna - 2. Remontées mécaniques - 3. Spazialità ed estetica dello sci da discesa) - IV. Le Alpi, laboratorio per l'architettura moderna (1. Chalet du skieur e Sporthotel - 2. La copertura come atto fondativo - 3. Architettura come solidificazione dell'interazione col paesaggio - 4. Costruzione, tecnica, Holzbau - 5. Sanatori e colonie montane - 6. Sperimentazioni d'alta quota - 7. L'ingegneria montana e la sua estetica - 8. Modernità nella tradizione) - V. Cantieri del modernismo alpino (1. Sestriere, la «città Novecento della neve» - 2. Bardonecchia, «sole, neve, gioia di vivere» - 3. Cervinia, «modernissima cittadina dal nome italianissimo» - 4. Tour d'horizon sulle Alpi occidentali - 5. Torino, «capitale delle Alpi») - VI. Una nuova urbanistica d'alta quota (1. Le prime «cités de sports d'hiver» - 2. Il Piano regolatore della Valle d'Aosta - 3. Courchevel, la prima stazione integrata francese - 4. Visioni geoplastigrafiche - 5. La stazione villaggio) - VII. Infrastrutturazioni alpine (1. Paesaggi della houille blanche - 2. L'industrializzazione delle vallate - 3. La Strada delle Alpi occidentali) - VIII. La montagna all'inverso: ricerche e progetti per il territorio rurale (1. Le Alpi attraverso la lente dei generi di vita e dell'antropogeografia - 2. La casa rurale montana sotto lo sguardo di etnologi e geografi - 3. Cultura architettonica e edilizia rurale alpina - 4. Le ricerche sullo spopolamento montano - 5. Saperi tecnici e progetto del territorio rurale) - IX. L'età d'oro del modernismo alpino (1. Un palcoscenico per la modernità - 2. Lungo l'ambiguo crinale del linguaggio - 3. L'affaire Mollino - 4. Un nodo centrale: i convegni di architettura montana di Bardonecchia - 5. Excursus: dispositivi dell'architettura moderna in montagna) - X. Turismo e spopolamento, un paradigma totalizzante (1. La montagna urbanizzata - 2. La fine di un mondo - 3. La terza dimensione dimenticata) - XI. Modernismo radicale (1. Le stazioni integrate francesi - 2. Mirabilia tecnologiche - 3. Esperienze costruttive sulle Alpi italiane) - XII. Crisi del modernismo alpino e nascita di un nuovo paradigma (1. Articolazione e diversificazione delle visioni sulla montagna - 2. Il villaggio reinventato: l'architettura come atmosfera - 3. Conclusioni provvisorie. La patrimonializzazione delle Alpi) - Elenco delle illustrazioni - Indice dei nomi - Indice dei luoghi |