Dalla Prima alla Seconda guerra mondiale |
Pietro Pastorelli
IL LIBRO – Dieci capitoli di un percorso di ricerca sulla politica estera italiana nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, con approfondimenti e interpretazioni originali risultanti da nuove indagini archivistiche che riguardano in particolare il patto di Londra e i rapporti con i paesi dell'Intesa, la questione di Fiume, il problema dell'Anschluss, i rapporti con la Germania hitleriana e il patto d'Acciaio, i tentativi di pace del 1942-43, la «cobelligeranza» dell'Italia con le Nazioni Unite, il valore del principio di nazionalità. DAL TESTO – "Accenni ad una disponibilità verso l'Unione Sovietica si trovavano già nel discorso che tenne alla Camera dei fasci e delle corporazioni il 2 dicembre 1942, nel quale menzionò tra l'altro la missione svolta in Russia dal generale Grazioli nel 1934. I documenti italiani ci consentono ora di sapere come Mussolini presentò la sue proposta a Göring ricevendolo a Palazzo Venezia il 4 dicembre, poiché egli ne dettò a Ciano questo resoconto: «Il duce crede che in un modo o nell'altro bisogna concludere il capitolo della guerra contro la Russia che non ha più scopo. Qualora appaia impossibile arrivare ad una seconda Brest-Litovski (che si potrebbe avere dando compensi territoriali alla Russia nella sua zona in Asia) è necessario organizzare una linea difensiva che spezzi qualunque iniziativa nemica impiegando il minimo di forze dell'Asse». E a Ciano poi dette incarico di presentarla direttamente ad Hitler recandosi al suo Quartiere Generale. Ciano così annotò le istruzioni orali ricevute da Mussolini: «1943 sforzo degli anglo-americani: Medio Oriente, Africa Nord e anche Occidente. Se non si vogliono due fronti è necessario, se possibile, Brest-Litovski; se no, sistemazione del fronte orientale, che permetta trasporto a Occidente massimo numero forze dell'Asse. Guerra contro Russia non ha più scopo. (Vedere se si può utilizzare l'azione del Giappone, dirigendo verso l'Asia centrale ambizioni Russia)»." L'AUTORE – Pietro Pastorelli è professore emerito di Storia delle relazioni internazionali dell'Università di Roma «La Sapienza» e presidente della Commissione per la pubblicazione dei Documenti Diplomatici Italiani del Ministero degli Esteri. Le sue opere principali sono: "L'Albania nella politica estera italiana 1914-1920; "Italia e Albania 1924-1927" (premio «Italia contemporanea» 1968); "L'estensione del conflitto nel 1941"; "La politica estera italiana del dopoguerra". Per LED ha pubblicato "Il ritorno dell'Italia nell'Occidente. Racconto della politica estera italiana dal 15 settembre 1947 al 21 novembre 1949" e ha curato l'edizione italiana della "Storia diplomatica dal 1919 ai nostri giorni" di J.B. Duroselle. INDICE DELL'OPERA – Prefazione - 1. Le relazioni dell'Italia con la Serbia dal luglio 1914 all'ottobre 1915 - 2. Fiume e il Patto di Londra - 3. L'Italia e la nazione finlandese 1917-1919 - 4. La politica estera italiana 1915-1925 - 5. L'Italia e l'accordo austro-tedesco dell'11 luglio 1936 - 6. La politica estera italiana 1936-1939 - 7. Il Patto d'Acciaio nelle carte dell'Archivio segreto di Gabinetto - 8. I tentativi di pace del 1943 nella documentazione diplomatica italiana - 9. La «cobelligeranza» - 10. Il principio di nazionalità nella politica estera italiana |