Cento vite con il punto interrogativo Stampa E-mail

Giancarlo Perna

Cento vite con il punto interrogativo
Quiz colti per appassionati di biografie


Edizioni Clichy, pagg.180, € 15,00

 

perna cento  IL LIBRO – Sono raccolti in questo volume cento ritratti di donne e uomini famosi che ne raccontano i lati celebri e noti a tutti, ma anche quelli più nascosti o più celati. Con una divertentissima e originale particolarità: di questi personaggi non si dice mai il nome, e così questi piccoli intelligenti e informatissimi saggi diventano una sorta di indovinelli, o dei rebus senza chiave, per i quali il compito del lettore consiste prima di tutto nell'indovinare di chi si sta parlando. All'Autore l'idea dei quiz è venuta "nel mezzo di un temporale estivo in un rifugio delle Alpi bavaresi". "In attesa che spiovesse – spiega Perna nelle Avvertenza -, ammazzavo il tempo sfogliando Die Zeit. È un settimanale di Amburgo, con una caratteristica unica: non ha forma di tabloid ma quella antiquata del quotidiano diviso in fascicoli: politica, economia, cultura, ecc. Poiché il maltempo sfuriava con meticolosità tedesca, sono arrivato in fondo alla rivista. Qui, nel fascicolo Varie che la conclude, mi imbatto nella rubrica, «Chi è», con due punti interrogativi, uno dei quali capovolto, alla spagnola. Biografie di personaggi in forma di indovinello. Descrizioni storicamente precise e senza trucchi col solo accorgimento di tacere nel testo il nome della persona di cui si parla. Il piacere del lettore sta nel riconoscerla. Se fallisce, la soluzione è sotto il quiz, stampata alla rovescia per evitare di anticiparla con un'occhiata malandrina."

  DAL TESTO – "Quando Valfredo, il fratello minore, gli presentò Benito Mussolini, al barbuto insegnante lo storico incontro non fece né caldo, né freddo. Niente di politico, pura indifferenza.
  "Il barbuto non era per principio contrario alla dittatura. All'età di 43 anni aveva fatto questa analisi della situazione italiana: «I socialisti vorranno molto di più di quello che ora mostrano di chiedere, vorranno tutto. Al che, o si farà subito una dittatura o si verrà alla guerra civile. A me la dittatura non pare mica abominevole come le porte dell'inferno». Era una prefigurazione del fascismo 17 anni prima del distratto incontro con Mussolini.
  "Nel suo primo anno di insegnamento, dopo la laurea in Lettere, il ventiduenne era, a dire poco, uno scapestrato. Aveva preso casa nei pressi della scuola, alle porte di Firenze, con altri due docenti alle prime armi. Una bicocca che i paesani chiamarono subito la «casa de' maestri» e che i tre, per nobilitarla, ribattezzarono «Torre bianca». Il padrone era un oste. Nella sua taverna tiravano tardi, tra sbornie e carmina burana inneggianti al vino: «Ave color vini clari / Ave sapor sine pari». Piatto preferito del poco commendevole docente era la panzanella con cipolline."

  L'AUTORE – Giancarlo Perna, giornalista, collabora con il quotidiano "La Verità". Ha pubblicato "Scalfari. Una vita per il potere" (Mondadori, 1990) e "Chiaroscuri" (Mondadori, 1995).