La religione dei samurai Stampa E-mail

Kaiten Nukariya

La religione dei samurai
Filosofia e disciplina zen in Cina e Giappone


Edizioni Mediterranee, pagg.256, € 22,50

 

nukairiya samurai  IL LIBRO – Nel 1913, una dozzina di anni prima del celeberrimo tentativo di D.T. Suzuki di proporre il Buddhismo all'Occidente con la sua opera fondamentale "Saggi sul Buddhismo Zen" (1927-1934), un altro importante studioso giapponese provò a fornire una lettura "nazionale" di questa religione, e dello Zen in particolar modo, che fosse tuttavia comprensibile e, nel contempo suggestiva, anche per il lettore straniero. Ecco che il saggio "La religione dei samurai" di Kaiten Nukariya, che qui si presenta in prima traduzione italiana e che venne molto apprezzato da Julius Evola, si attesta come un prezioso documento dal triplice valore: politico, religioso e storico.
  Partendo da un dettagliato resoconto sulla nascita e sulla diffusione di questa religione, l'Autore mostra come lo Zen possa essere una forma vitale per cimentarsi con l'esistenza, sia da unpunto di vista strettamente spirituale, sia pratico.
  In appendice, è inclusa la traduzione dello stesso Nukariya del "Gennin-ron" (L'origine dell'Uomo) del cinese Tsung Mih (774-841), che egli utilizza quale sostegno per le proprie tesi sul Buddhismo Mahayana e la sua corrente Zen.
  Il volume – scrive Riccardo Rosati nella Presentazione all'edizione italiana – offre "un'analisi del Buddhismo, atta a dimostrare come i valori etico-morali dello Zen si sposino armoniosamente con quelli della dottrina samuraica, grazie a due elementi che, per lo studioso nipponico, ne fanno la più riuscita tra le cosiddette sette buddhiste: l'azione e la vitalità.".

  DAL TESTO – "[...] lo Zen è famoso per il suo addestramento fisico e mentale. È un fatto assodato che la pratica quotidiana dello Zazen e degli esercizi di respirazione migliorano in misura considerevole la propria condizione fisica. E la storia dimostra che numerosi maestri Zen, malgrado il loro stile di vita molto semplice, furono estremamente longevi. La sua disciplina mentale, comunque, è quanto mai proficua nel mantenere la mente in equilibrio, poiché può rendere né passionali né indifferenti, né sentimentali né ottusi, né nervosi né insensibili. Costituisce notoriamente una cura per ogni sorta di disturbo mentale causato da uno squilibrio nervoso, e un nutrimento per il cervello affaticato e un rimedio al torpore e alla pigrizia. È autocontrollo, in quanto consente di sottomettere passioni come la collera, l'invidia, l'odio e così via, e di risvegliare emozioni nobili come la compassione, la misericordia, la generosità e altre ancora. È un metodo per l'Illuminazione poiché scaccia l'illusione e il dubbio, e allo stesso tempo vince l'egoismo, distrugge i desideri meschini, dà vita all'ideale morale e rivela la saggezza innata."

  L'AUTORE – Kaiten Nukariva (1867-1934), docente presso l'Università Keio Gijuku e il collegio buddhista So-To-Shu di Tokyo, è stato un apprezzato studioso di religioni in Giappone durante la prima parte del XX secolo.

  INDICE DELL'OPERA - Presentazione all'edizione italiana, di Riccardo Rosati - La religione dei samurai – Introduzione - 1. Storia dello Zen in Cina (1. Origine dello Zen in India - 2. Introduzione dello Zen in Cina a opera di Bodhidharma - 3. Bodhidharma e l'imperatore Wu - 4. Bodhidharma e il Secondo Patriarca, suo successore - 5. I discepoli di Bodhidharma e la Trasmissione della Legge - 6. Il Secondo e il Terzo Patriarca - 7. Il Quarto Patriarca e l'imperatore Tai Tsung (Tai-so) - 8. Il Quinto e il Sesto Patriarca - 9. La realizzazione spirituale del Sesto Patriarca - 10. La fuga del Sesto Patriarca - 11. Lo sviluppo delle Scuole Meridionale e Settentrionale dello Zen - 12. L'attività missionaria del Sesto Patriarca - 13. I discepoli del Sesto Patriarca - 14. I tre elementi importanti dello Zen - 15. Il declino dello Zen) - II. Storia dello Zen in Giappone (1. La nascita della scuola Zen Rin Zai in Giappone - 2. L'introduzione della scuola Zen So To - 3. Le caratteristiche di Do-gen, fondatore della setta giapponese So To - 4. La situazione della società giapponese all'epoca dell'introduzione dello Zen da parte di Ei-sai e Do-gen - 5. Le analogie tra il monaco Zen e il samurai - 6. La povertà onesta del monaco Zen e del samurai - 7. La virilità del monaco Zen e del samurai - 8. Il coraggio e la calma mentale del monaco Zen e del samurai - 9. Lo Zen e i Reggenti del periodo Ho-Jo - 10. Lo Zen dopo la caduta della Reggenza degli Ho-Jo - 11. Lo Zen nell'Epoca Oscura - 12. Lo Zen durante lo Shogunato Tokugawa - 13. Lo Zen dopo la Restaurazione) - III. L'universo è il testo dello Zen (1. I testi non sono altro che carta straccia - 2. Lo Zen non ha alcun bisogno dell'autorità dei testi - 3. L'esegesi consueta del Canone - 4. I sutra utilizzati dai maestri Zen - 5. Un sutra grande quanto tutto il mondo - 6. I grandi uomini e la Natura - 7. L'Assoluto e la Realtà sono mere astrazioni - 8. Il Sermone dell'Inanimato) - IV. Buddha, lo spirito universale (1. L'antico pantheon buddhista - 2. Lo Zen è iconoclasta - 3. Il Buddha è innominabile - 4. Buddha, la Vita Universale - 5. Vita e cambiamento - 6. La visione pessimistica degli antichi indù - 7. L'Hinayana e la sua dottrina - 8. Il divenire secondo lo Zen - 9. Vita e cambiamento - 10. Vita, cambiamento e speranza - 11. Nello Zen tutto è vivente - 12. La forza creativa della Natura e dell'Umanità - 13. La Vita Universale è lo Spirito Universale - 14. L'intuizione poetica e lo Zen - 15. La Coscienza Illuminata - 16. Il Buddha dimora nella mente individuale - 17. La Coscienza Illuminata non è un'intuizione intellettuale - 18. La nostra concezione del Buddha non è definitiva - 19. Come venerare il Buddha) - V. La natura dell'uomo (1. Secondo Mencio l'uomo ha una natura buona - 2. Secondo Siun Tsz (Jun-shi) l'uomo ha una natura cattiva - 3. Secondo Yan Hiung (Yo-yu) l'uomo ha una natura buona e cattiva - 4. Secondo Su Shih (So-shoku) l'uomo ha una natura né buona né cattiva - 5. Nulla che sia mortale è puramente morale - 6. Non c'è mortale che sia non-morale o puramente immorale - 7. Dov'è quindi l'errore? - 8. L'uomo non ha una natura buona né cattiva, ma ha la natura di Buddha - 9. La parabola del ladro Kih - 10. Wang Yang Ming (O-yo-mei) e un ladro - 11. I cattivi sono i buoni nell'uovo - 12. Le grandi e le piccole persone - 13. La teoria della natura di Buddha spiega in maniera adeguata le differenti qualità etiche dell'uomo - 14. La natura di Buddha è la fonte comune dei principi morali - 15. La parabola dell'ubriaco - 16. Shakyamuni e il figliol prodigo - 17. La parabola del monaco e della donna stolta - 18. "Ogni sorriso un inno, ogni parola gentile una preghiera" - 19. Il mondo è in fieri - 20. Il progressò e la speranza della vita - 21. Il miglioramento della vita - 22. Il Buddha della Compassione) - VI. L'Illuminazione (1. L'Illuminazione è al di là delle definizioni e delle analisi - 2. L'Illuminazione implica il discernimento della natura del Sé - 3. L'irrazionalità della fede nell'immortalità - 4. L'esame del concetto di Sé - 5. La Natura è la madre di tutte le cose - 6. Il Vero Sé - 7. Il risveglio della Saggezza intima - 8. Lo Zen non è nichilista - 9. Zen e idealismo - 10. L'idealismo è una potente medicina per le malattie mentali create da se stessi - 11. Lo scetticismo idealistico concernente la Realtà oggettiva - 12. Lo scetticismo idealistico concernente la religione e la moralità - 13. Un'illusione dell'apparenza e della realtà - 14. Dove sta la radice dell'illusione? - 15. La cosa in se stessa significa l'assenza di relazione tra la cosa e il soggetto conoscente - 16. Le Quattro Alternative e le Cinque Categorie - 17. Il personalismo di B.P. Bowne - 18. Tutti i mondi nelle dieci direzioni sono la Terra Pura del Buddha) - VII. La vita (1. L'epicureismo e la vita - 2. Gli errori dei pessimisti filosofici e degli ottimisti religiosi - 3. La legge di equilibrio - 4. La vita è conflitto - 5. Il mistero della vita - 6. La Natura non favorisce nulla in particolare - 7. La legge di equilibrio nella vita - 8. L'applicazione della legge di causalità ai principi morali - 9. La retribuzione nella vita passata, nella presente e nella futura - 10. La vita eterna secondo l'insegnamento del professor Münsterberg - 11. La vita in concreto - 12. Le difficoltà non hanno presa sull'ottimista - 13. Fa' del tuo meglio e lascia il resto alla Provvidenza) - VIII. L'addestramento mentale e la pratica della meditazione (1. Il metodo d'istruzione adottato dai maestri Zen - 2. Il primo gradino dell'addestramento mentale - 3. Il secondo gradino dell'addestramento mentale - 4. Il terzo gradino dell'addestramento mentale - 5. Zazen, o meditazione seduta - 6. L'esercizio di respirazione dello yogi - 7. La calma mentale - 8. Lo Zazen e l'oblio di se stessi - 9. Lo Zen e i poteri sovrannaturali - 10. L'autentico dhyana - 11. Lasciate passare i pensieri futili - 12. "I Cinque Ranghi del Merito" - 13. Le Dieci Icone del Bufalo - 14. Zen e Nirvana - 15. La Natura e il suo insegnamento - 16. La beatitudine dello Zen) – Appendice. L'origine dell'uomo (GEN-NIN-RON) - Prefazione – Introduzione - I. Confutazione della (dottrina) illusoria e preconcetta - II. Confutazione della (dottrina) incompleta e superficiale (1. La Dottrina degli Uomini e dei Deva - 2. La dottrina Hinayana - 3. La dottrina Mahayana del Dharma-lakshana - 4. La dottrina Mahayana dei nichilisti) - III. Esposizione diretta dell'origine reale (1. La dottrina Ekayana che insegna la Realtà Suprema) - IV. Conciliazione della dottrina temporanea con quella reale