Georgia. Paese d'oro e di fede Stampa E-mail

a cura di Marilyn Kelly-Buccellati

Georgia. Paese d'oro e di fede
Identità e alterità nella storia di un popolo

Catalogo della mostra a cura di Marilyn Kelly–Buccellati
e del Museo Nazionale di Tbilisi in Georgia,
19-25 agosto 2016, Meeting per l'amicizia fra i popoli, Rimini


Società Editrice Fiorentina, pagg.128, € 15,00

 

kelly-buccellati georgia  IL LIBRO – Pur se remoto e di difficile accesso, il territorio della Georgia, insediato nella seconda più alta catena montuosa d'Europa, fu uno dei primi ad aprirsi alla Cristianità, già nel IV secolo d.C. Questo diede origine a una stupefacente fioritura di arte e architettura. La mostra illustrerà questa straordinaria ricchezza mostrando nei dettagli l'unicità di questa tradizione. Nel suo relativo isolamento geografico, la Georgia riuscì a sviluppare una tematica e uno stile del tutto propri, con un sorprendente realismo che si contempera mirabilmente sia negli affreschi che nelle icone, con la spiritualità ieratica dell'arte a noi nota soprattutto grazie al mondo bizantino. È a questa tradizione che attinge la Georgia contemporanea, capace di ritrovare nuova vita nelle radici profonde della propria identità che neanche il periodo sovietico riuscì a estirpare.

  DAL TESTO – "È comunemente accettato che già nel terzo millennio a.C. ci fosse una coerenza culturale all'interno di un vasto territorio che aveva come baricentro il Caucaso meridionale. Si trattava di una vibrante rete di legami basata su un modello di transumanza che favorì la coesione di questi gruppi di tipo egalitario. L'area geografica è immensa, ma l'ambiente è assai unitario: si tratta degli altipiani anatolici con grandi zone di pascolo e in parte anche agricole. Qui, le popolazioni originarie delle montagne privilegiarono insediamenti demograficamente limitati alle grandi città che in quel periodo si erano sviluppate nelle pianure.
  "Ma non erano isolati. L'effetto fu che gruppi e individui che non si conoscevano personalmente e che avevano poche occasioni di incontrarsi di persona, si sentivano comunque legati psicologicamente tramite la consapevolezza di valori culturali condivisi. Quello che condividevano era una "mappa mentale" del loro più vasto ambiente - geografico, sociale e religioso. Una persona riconosceva un'altra per via della conoscenza anche particolareggiata di costumi e modi di vita anche quando questi passavano attraverso una serie di intermediari. Questo riconoscimento indiretto dell'"altro" incoraggiava la percezione che questo altro poteva essere un bene per loro nonostante le distanze che li separavano.
  "E non era solo questione di distanze nello spazio. C'era poi anche il vasto arco temporale che caratterizzava questa cultura. Forse nessun'altra cultura antica, soprattutto se non radicata in un ambiente urbano, fu capace di durare così a lungo e per una così vasta estensione geografica. Questo derivava dal fatto che tale cultura soddisfaceva in maniera adeguata bisogni e desideri senza particolari norme coercitive, in modo tale da permetterne la trasmissione di secolo in secolo."

  LA CURATRICE – Marilyn Kelly-Buccellati è Professor Emerita della California State University, Los Angeles e visiting professor presso il Cotsen Institute of Archaeology della UCLA. Attualmente scava in Georgia con una missione archeologica di Ca' Foscari. Con il marito Giorgio ha condotto scavi e ricognizioni archeologiche in Iraq, Turchia, Caucaso e soprattutto in Siria, dove da trent'anni è direttrice degli scavi dell'antica città di Urkesh. Oltre alla pubblicazione documentaria dei suoi scavi a Terqa e Urkesh, è nota soprattutto per i suoi studi sulla Mezzaluna Fertile Esterna e sulla glittica, la ceramica e vari aspetti interpretativi dell'arte e della cultura siro-mesopotamica.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Marilyn Kelly-Buccellati – Prefazione, di David Lordkipanidze – Introduzione, di Marilyn Kelly-Buccellati (Lo sfondo della storia antica - Una ecumene originaria nel Caucaso - Il valore formativo dei fattori culturali - La rilevanza per la Georgia di oggi - La Georgia e noi - La mostra) - A volo d'uccello, di Marilyn Kelly-Buccellati e Giovanni Santambrogio (I luoghi e i tempi (stanza 1) – Agli albori (stanza 2) - "Una croce fatta di tralci di vite..." (stanza 3) - L'amore delle lettere (stanza 4) - Un'esplosione di creatività (stanza 5) - Il cuore e la mente: Ghelati (stanza 6) - La biografia di una chiesa: Ateni (stanza 7) - La Georgia oggi (stanza 8)) – 1. I grandi periodi storici, a cura di Giovanni Santambrogio (Il paesaggio – Una cultura millenaria - Il periodo tardo-antico - L'occupazione straniera – Una dinastia millenaria - I regni di Davide il Costruttore e di Tamara - I periodi più recenti) - 2. Il Paese dell'oro, di Nino Lordkipanidze (La Georgia prima del mito del Vello d'Oro - Il Vello d'oro - Lo sfondo storico - La "Colchide ricca d'oro" - Regno di Kartli (Iberia)) - 3. Conversione e spiritualità, a cura di Giovanni Santambrogio (Gli inizi - La leggenda di Elioz - Il ruolo di santa Nino - I primi secoli - Il sesto secolo: il monachesimo - A difesa dell'ortodossia di Calcedonia - Un'affermazione identitaria - Il periodo classico nei secoli XI-XIII - La resistenza - Una vita nuova - Il realismo della parola) – 4. La scrittura e l'umanesimo georgiano, a cura di Giovanni Santambrogio (La scrittura georgiana antica - Varie tipologie - Iscrizioni di Bolnisi Sioni - La funzione culturale dei monasteri - Filiazioni monastiche fuori della Georgia - Un canale di opere altrimenti ignote - Re Davide e l'età classica - La regina Tamara - La resistenza) - 5. Architettura e decorazione delle chiese georgiane, di Marco Rossi e Alessandro Rovetta (I grandi periodi dell'architettura - Particolarità stilistiche - Una nuova monumentalità - Decorazione scultorea - Recinzioni e varchi - Le croci - Le pitture murali) - 6. Davide IV il Costruttore e il monastero di Ghelati, a cura di Giovanni Santambrogio (Il complesso monastico - L'Accademia - La chiesa della Natività della Vergine - Il mosaico - Il nartece - Le pitture murali antiche - Le pitture murali più recenti - La chiesa di San Giorgio - La chiesa di San Nicola - Il campanile - Il Vangelo miniato - La croce processionale e il medaglione - Il trittico di Khakhuli: storia - Il trittico di Khakhuli: analisi stilistica) - 7. La chiesa di Ateni Sioni, a cura di Giovanni Santambrogio (Storia della chiesa - La struttura architettonica - Pitture murali - Ideologia e stile - Iscrizioni di Ateni Sioni) - 8. Storia recente della Chiesa ortodossa georgiana, di Mikheil Tsereteli (La Chiesa ortodossa georgiana sotto gli zar - Quattro anni di libertà l'era sovietica – Oggi – Ricostruzione) – Conclusione, di Marilyn Kelly-Buccellati – Bibliografia - Crediti fotografici - Collaborazioni