Vilfredo Pareto. Dall’economia alla sociologia |
Carlo Mongardini
IL LIBRO – L'Autore rilegge e dà significato all'opera di Vilfredo Pareto, cercando di superare la barriera della maggiore o minore «utilità sociale» delle teorie paretiane per cogliere la corrispondenza fra tali teorie e la realtà o, come meglio si direbbe, (poiché la realtà al singolare non è che un'astrazione) tra queste e almeno una delle possibili dimensioni del reale, che non può non considerare con la dovuta attenzione l'evoluzione del pensiero paretiano negli anni che vanno dal 1897 al 1910. DAL TESTO – "Nella dinamica del processo storico nel quale le élites si sostituiscono l'una all'altra in una alterna ed ininterrotta vicenda la forza gioca quindi, accanto al consenso, un ruolo importante, se, come si è visto, già con la definizione di aristocrazia Pareto intende «i più forti, energici e capaci». Anche su questa tema, tuttavia, è possibile osservare in un breve spazio di tempo un decisa mutamento nel pensiero paretiano, seppur connesso agli altri da un'interna coerenza logica. Ancora sul finire del '97, infatti, Pareto sconsigliava Pantaleoni di tenere una conferenza sul concetto di «forti e deboli» in economia perché «troppa astratta» e perché un tale tema non poteva trattarsi «dal solo punto di vista economico». Sente cioè l'impartanza dell'argomento, ma lo trova astratto forse perché non riesce ancora a collocarlo in un più ampio contesto interpretativo. Nel '900 però il problema della forza è decisamente affrontato e gli appare anzi di primaria importanza in quanto «senza l'uso della forza nessun ordinamento può durare» e in quanto c'è sempre «un certo equilibrio tra il potere di cui gode una classe sociale e la forza di cui dispone per difenderlo. Il potere senza la forza è cosa che non può durare». È evidente come il problema della forza sia ora strettamente connesso alla permanenza al potere delle aristocrazie e alla loro decadenza." L'AUTORE – Carlo Mongardini è professore emerito di Scienza Politica alla Sapienza Università di Roma. Come professore ordinario ha insegnato Sociologia fino al 1998 per poi passare alla cattedra di Scienza Politica. Ha dedicato i suoi studi a vari temi relativi alla storia della sociologia e del pensiero politico, alla cultura moderna e ai fenomeni politici come il potere, l'ideologia, il consenso, le élites politiche. Fra i suoi lavori più recenti: "Ripensare la democrazia. La politica in un regime di massa" (Milano, 2002); "Capitalismo e politica nell'era della globalizzazione" (Milano, 2007); "L'epoca della contingenza" (Milano, 2009) e "Pensare la politica. Per un'analisi critica della politica contemporanea" (Roma, 2011). INDICE DELL'OPERA - Parte prima. Pareto dall'economia alla sociologia - I. Pareto, oggi - II. Le origini della sociologia paretiana - III. Le prime ricerche - IV. Gli scritti sociologici - V. I risultati più interessanti di questa esperienza paretiana - Parte seconda. Antologia dei primi scritti sociologici di Pareto - I. Il compito della sociologia fra le scienze sociali - II. I problemi della sociologia - III. Un'applicazione di teorie sociologiche - IV. L'individuale e il sociale - V. Il metodo nella sociologia - VI. Le azioni non logiche - Indice dei nomi |