Morte di Adamo e altri racconti Stampa E-mail

Elena Bono

Morte di Adamo
e altri racconti


Marietti Editore, pagg.220, € 14,00

 

bono adamo  IL LIBRO – "Morte di Adamo" è un libro sul Vangelo, anzi un libro su Gesù Cristo. Fatto di racconti. Nonostante il breve brano iniziale, da cui prende il titolo, sia centrato sulla fine del progenitore dell'umanità, tutti gli altri sono direttamente legati a episodi narrati dagli evangelisti. E anzi il primo, di per sé biblico, è una riflessione sulla morte e sul rapporto tra uomo e Dio, che culmina in una promessa del secondo al primo: «Darò nelle tue mani mio figlio, l'Agnello di Dio senza peccato, in Lui la mia somiglianza con te sarà rinnovata per sempre». Dunque il vero tema, dal primo all'ultimo racconto (lo splendido "Una lettera dalla Giudea") è questa venuta, questa incarnazione promessa, questo avvenimento senza precedenti. Che ha spaccato a metà la vicenda umana. Fra prima e dopo.
  In un certo senso siamo fatti perché ci vengano raccontate delle storie, e se c'è una storia che ha una forza magnetica unica e che da sempre catalizza l'attenzione, è la vicenda di quell'uomo che si faceva chiamare Gesù, il figlio del falegname di Nazareth. Una storia unica perché vera, cioè accaduta, una storia senza precedenti e che non ha eguali. Elena Bono, nell'ormai lontano 1956, stupisce intellettuali e critici del tempo, a cominciare da Emilio Cecchi fino a Pier Paolo Pasolini, proprio pubblicando questa sua serie di racconti che per così dire stanno a latere dei Vangeli, che ci restituiscono vita, freschezza, consistenza dei personaggi. Nella stesura originale la raccolta comprendeva anche "La moglie del Procuratore", romanzo breve incentrato sul dialogo tra la moglie di Ponzio Pilato e Seneca, ristampato nel 2015 come volume a sé e che ha avuto nuovo successo fra i lettori di oggi.

  DAL TESTO – "«Adamo», chiamò Dio, «ascolta ciò che dice il Signore. Dio dice: Darò nelle tue mani mio figlio, l'agnello di Dio senza peccato: in Lui la mia somiglianza con te sarà rinnovata per sempre. Dio e Adamo in Lui saranno uno solo. Nascerà dalla donna e sarà chiamato tuo figlio. Tu l'ucciderai, nuovo Abele, servendoti dell'albero, me l'offrirai in sacrificio e mangerai la sua carne e berrai il sangue suo. Egli prenderà sopra di sé i tuoi peccati e in Lui farò giustizia del pianto e del sangue. Starà come segno di pace tra noi, speranza per te ed i tuoi figli fino all'estrema generazione».
  "«Mai ucciderò Dio», gridò Adamo. Ma lo Spirito di Dio si allontanava come una grande tempesta.
  "E il cuore di Adamo, tremando, ebbe compassione di Dio, solitario lassù ad aspettare che giungesse anche per il Figlio il suo giorno e non poteva risparmiarglielo; già lo vedeva bagnato di sangue e di pianto, Lui così radioso, ebbrezza delle angeliche sfere. Per questo fin dalla eternità l'aveva generato, e il Figlio gli si era offerto fin dal principio, come agnello docile al pastore cui dorme nel seno."

  L'AUTRICE – Elena Bono (29 ottobre 1921 - 26 febbraio 2014) è una delle più importanti scrittrici italiane della seconda metà del XX secolo. Apprezzata da Emilio Cecchi, da Pier Paolo Pasolini e da altri personaggi di spicco del panorama culturale di fine Novecento, ha esordito nel 1952 come poetessa con "I galli notturni" e come narratrice nel 1956 con "Morte di Adamo". Tra le altre opere: "Come un fiume come un sogno" (1985), primo romanzo della trilogia "Uomo e Superuomo", cui seguono gli altri due episodi, "Una valigia di cuoio nero" (1998) e "Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio" (2003 e 2011). Conosciute e rappresentate anche le sue opere teatrali: "La grande e la piccola morte" (1965) e "Sera di Emmaus" (2008). Un valido contributo alla riscoperta dell'autrice è la raccolta di saggi a lei dedicata: "Quando io ti chiamo. Invito alla lettura di Elena Bono" (Marietti 2015).

  INDICE DELL'OPERA - Un tale di Galilea, di Alessandro Banfi - Morte di Adamo e altri racconti - Morte di Adamo - Piccolo Abi - La figlia di Giairo - La suocera di Pietro - Il centurione - Guardia al sepolcro - Una lettera dalla Giudea - Nota al testo - «Cento volte brava», di Francesco Marchitti e Stefania Segatori