La moglie del Procuratore Stampa E-mail

Elena Bono

La moglie del Procuratore

Marietti Editore, pagg.208, € 12,00

 

bono procuratore  IL LIBRO – Nel corso di una notte Claudia Serena Procula, moglie di Ponzio Pilato, confida all'amico Lucio Anneo Seneca l'antefatto e il seguito della condanna a morte di Gesù di Nazareth.
  Tratto dalla raccolta "Morte di Adamo", riconosciuto capolavoro di Elena Bono, La moglie del Procuratore è un romanzo breve e intenso, che a tratti sconfina nella suspence del giallo, intessuto sulla lucida esposizione di fatti di cronaca: un racconto a tinte fosche costruito sul susseguirsi di scene impreviste e di personaggi vividi e reali tratteggiati con perizia magistrale.
  Una storia che rimane nel cuore anche a fine lettura e continua a interrogare.
  "Breve romanzo o lungo racconto – scrive Armando Torno nel saggio introduttivo -, comunque opera scritta con accattivante mestiere, La moglie del Procuratore di Elena Bono susciterà al lettore di oggi - abituato a libercoli effimeri strillati dai media e a idee corte che si dimenticano alla fine di ogni stagione - alcune sorprese spirituali. [...] è un libro [...] condotto con magnifica tensione, capace come pochi altri di evocare temi fondamentali. Anche a una rapida lettura, ci si accorge delle conoscenze di prima mano che la Bono aveva del mondo greco-latino; inoltre si intravede la sua fede, con tutte le istanze che essa recava: nulla in lei era dogmatico o certo, ma ogni cosa viveva attraverso infinite domande e quella speranza che mai abbandona le anime libere. Avrebbe, quasi sicuramente, come altri autori veri e tormentati del secolo scorso, sottoscritto quanto Miguel de Unamuno consegnò alle pagine de L'agonia del Cristianesimo: «La fede che non dubita non è fede»."

  DAL TESTO – "Da quando partì il centurione, non faccio che ripetermi che Pilato non sapeva quel giorno a Gerusalemme cosa faceva, e se l'avesse saputo, non l'avrebbe fatto. Non l'avrebbe condannato, il figlio di Dio. Ma se pur non era figlio di Dio, se pure fosse stato l'uomo più oscuro e trascurabile del mondo, era un innocente e Pilato lo sapeva, l'aveva detto. Dunque non sapeva quello che faceva? Se ha potuto condannare un innocente, non poteva condannare il figlio di Dio? E il rancore che io ho avuto per quell'uomo, era perché non lo conoscevo o perché sapevo in fondo a me, chi lui fosse? ... Ecco che torno alle mie domande, Seneca, torno nel cerchio dove non c'è principio né fine... e qualcuno ride di me..."

  L'AUTORE – Elena Bono (29 ottobre 1921 - 26 febbraio 2014) è una delle più importanti scrittrici italiane della seconda metà del XX secolo. Apprezzata da Emilio Cecchi, da Pier Paolo Pasolini e da altri personaggi di spicco del panorama culturale di fine Novecento, ha esordito nel 1952 come poetessa con "I galli notturni" e come narratrice nel 1956 con "Morte di Adamo". Tra le altre opere: "Come un fiume come un sogno" (1985), primo romanzo della trilogia "Uomo e Superuomo", cui seguono gli altri due episodi, "Una valigia di cuoio nero" (1998) e "Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio" (2003 e 2011). Conosciute e rappresentate anche le sue opere teatrali: "La grande e la piccola morte" (1965) e "Sera di Emmaus" (2008). Un valido contributo alla riscoperta dell'autrice è la raccolta di saggi a lei dedicata: "Quando io ti chiamo. Invito alla lettura di Elena Bono" (Marietti 2015).

  INDICE DELL'OPERA - Seneca chiese: «Che cos' è la verità?», di Armando Torno - La moglie del Procuratore - Nota al testo - Quel giorno a Gerusalemme, di Stefania Segatori