Scacco alla superclass |
Giorgio Galli – Francesco Bochicchio
IL LIBRO – Il presente libro si compone di due parti, frutto delle idee congiunte e convergenti - salvo che sulla convergenza tra anticapitalismo di destra e anticapitalismo di sinistra - dei due autori nell'ambito di un'impostazione comune e unitaria. DAL TESTO – "L'anticapitalismo di destra venne accantonato nel nazionalsocialismo al potere, carattezzato dalla sua matrice anticomunista, che si fondeva col progetto di distruggere l Unione Sovietica per trovare all'Est lo spazio vitale del Reich millenario sotto la svastica, progetto nel quale il patto con Stalin dell'agosto 1939 era solo uno strumento tattico per dividersi la Polonia ed avere le mani libere per la guerra lampo in Occidente. Ma fu proprio questo strumento tattico (per il quale von Ribbentrop disse di trovare a Mosca lo spirito cameratesco del partito negli anni della lotta, cioè della presenza dell'anticapitalismo di destra) che aprì a Hitler la via delle grandi vittorie ad Occidente (al colmo delle quali anche Mussolini decise di scendere in campo "contro le democrazie plutocratiche e reazionarie", tipico linguaggio dell'anticapitalismo di destra), mentre l'invasione dell'Urss (piano Barbarossa, sotto la duplice bandiera dell'anticomunismo e dello spazio vitale all'Est), fu per Hitler la scelta fatale che lo portò al disastro. Insomma, l'apparente trasposizione sul piano internazionale della convergenza contro i Paesi capitalisti (la guerra del Tripartito dei popoli poveri) degli anticapitalismi di sinistra e di destra portò l'Asse al massimo del successo, mentre il rendere centrale la guerra anticomunista fu l'inizio della sua catastrofe. E un suggestivo ricordo storico che illumina sulla completa diversità della situazione odierna, nella quale la possibile mossa dell'anticapitalismo di sinistra verso quello di destra si gioca a un livello e incontra difficoltà del tutto diverse." GLI AUTORI – Giorgio Galli, ha insegnato per oltre trent'anni Storia delle dottrine politiche all'Università di Milano ed è uno dei maggiori politologi italiani. Il suo lavoro s'incentra sulla storia politica italiana recente, argomento dei suoi libri e saggi giornalistici, prevalentemente su "Panorama". È inoltre autore di studi sul complesso intreccio fra vicende e dottrine storicopolitiche e tradizioni culturali antiche e profonde. Tra i suoi ultimi libri, ricordiamo "Hitler e il nazismo magico" (1989), "La politica e i maghi. Da Richelieu a Clinton" (1995) e, con Giuliano Boaretto, "Alba magica. Le elezioni italiane e il New Age della scienza politica" (1996). Per Mimesis ha pubblicato "Storia d'Italia tra imprevisto e previsioni" (2014). INDICE DELL'OPERA - Premessa degli autori - Parte I. Il capitale finanziario e la crisi della democrazia e del diritto - Considerazioni preliminari - 1. Il nodo del diritto e delle istituzioni - 2. La responsabilità della sinistra nella crisi dell'economia e del diritto - 3. Profili societari e istituzionali del capitalismo, in particolare italiano - 4. I profili istituzionali del capitale finanziario - 5. L'illiceità del capitale finanziario - Considerazioni generali - Parte II. Rivitalizzare la democrazia - 1. Nascita della democrazia elettorale - 2. Marx e la borghesia - 3. Fuoruscita dal capitalismo? - 4. Rivoluzione attiva o rivoluzione passiva - 5. I padroni del mondo - 6. La tragedia nella crisi - 7. Eguaglianza e istituzioni - 8. Streek e Piketty - 9. Il genere e la storia delle storie - 10. La prima mossa - 11. La mossa continua - 12. La mossa italiana - Conclusione - Disegno di legge sulla nomina di parte dei consiglieri delle grandi imprese |