Amor fati. Pavese all'ombra di Nietzsche |
Francesca Belviso
IL LIBRO – Il saggio è uno studio sull'attenzione al mondo linguistico e culturale tedesco nel percorso di formazione di Cesare Pavese, un dato imprescindibile, ma scarsamente affrontato dalla critica. In tale prospettiva, la traduzione parziale della pseudo Volontà di potenza di Nietzsche realizzata dallo scrittore nel '44-'45 apre un nuovo orizzonte di studi, proponendo la visione inedita di un Pavese germanofilo e nietzscheano, e può rappresentare l'occasione di uno stimolante dibattito, non solo nel ristretto ambito degli specialisti di Pavese. Il manoscritto pavesiano, sottoposto per la prima volta all'attenzione del lettore, offre infatti uno scenario inedito nella storia culturale dei gruppi intellettuali torinesi della prima metà del Novecento, inserendosi nel grande mosaico delle lotte interne alla casa editrice Einaudi legate alla pubblicazione, più volte rimandata e poi definitivamente accantonata, di Der Wille zur Macht, una delle opere più vulgate del filosofo tedesco sulla quale è pesato, più greve, il fardello ideologico dell'appropriazione nazista. DAL TESTO – "La traduzione pavesiana lascia affiorare pertanto due tendenze precipue: da un lato la ricerca di indipendenza, dall'altro l'adesione e il rispetto assoluti nei confronti della lezione nietzscheana. In effetti, laddove il testo prodotto da Treves si rivela talvolta incerto, o, in taluni casi, addirittura lacunoso, l''inesperto' Pavese traduttore di Nietzsche interviene puntualmente, offrendo un modello di traduzione fedele e, in vari punti, anche di sapiente efficacia espressiva. Alla luce di questi elementi materiali, è possibile ipotizzare un preciso metodo di lavoro organizzato in tre fasi distinte. La prima, l'abbiamo già accennato, corrisponderebbe a quella della primissima lettura-traduzione durante la quale lo scrittore si sarebbe servito del dizionario d'italiano-tedesco. In questa fase preliminare il volume di Der Wille zur Macht da lui posseduto avrebbe dunque svolto la funzione di minuta; la seconda coinciderebbe con la redazione vera e propria, realizzata direttamente in bella copia; la terza sarebbe quella della correzione compiuta molto probabilmente con l'ausilio della traduzione canonica. Le varianti cancellate e i segni d'inversione sarebbero, dunque, la testimonianza di quest'ultima fase." L'AUTRICE – Francesca Belviso, dottore di ricerca in Études italiennes all'Università Sorbonne-Nouvelle Paris 3 con una tesi sull'influenza del pensiero di Nietzsche nella teoria e prassi della poetica pavesiana, è docente di Lingua e cultura italiana all'Università di Picardie Jules Verne (Amiens). Specialista della storia dei gruppi intellettuali e movimenti culturali europei della prima metà del Novecento, ha pubblicato contributi in varia sede. INDICE DELL'OPERA – Premessa – Introduzione, di Angelo d'Orsi - Amor fati. Pavese all'ombra di Nietzsche – Appendice - Nota al testo – Abbreviazioni - La volontà di potenza nella traduzione di Cesare Pavese - Indice dei nomi |