Senza neanche un errore |
Valeria Della Valle - Giuseppe Patota
IL LIBRO – I temi di maturità e i test dei concorsi mostrano che gli italiani, anche quelli scolarizzati, cadono spesso negli stessi errori: scrivono "un pò", "stò lavorando", "qual'è" e così via. In aggiunta agli svarioni classici si diffondono errori sempre nuovi, propagati attraverso radio e tv, o dovuti a nuove mode. Così si sente dire "mi auspico", "par conditio" e "piuttosto che" usato al posto di un semplice "o". Della Valle e Patota, sempre attenti ai cambiamenti che avvengono nell'uso della lingua italiana, tornano con una guida facile e aggiornata che risolve immediatamente ogni dubbio e mette a disposizione i trucchi per esprimersi, nel parlato e nello scritto, in un italiano corretto e piacevole. DAL TESTO – "Per quanto riguarda le abbreviazioni, ricordiamo ancora una volta che sono sempre esistite, per risparmiare tempo, inchiostro, materiali: nelle iscrizioni latine dei monumenti romani, nelle pergamene medievali, nei trattati dei grandi umanisti, negli epistolari dell'Ottocento (nei quali era normale scrivere 8bre, 9bre, Xbre, abb.cci, qche, fse, qdo eccetera). Le abbreviazioni non hanno colpe: si tratta, invece, di usarle solo nei luoghi e nelle situazioni consentite. Non devono essere usate negli scritti formali, nei temi scolastici, nelle relazioni, nei riassunti, negli articoli, nei saggi, nelle comunicazioni ufficiali, ma via libera al loro uso negli SMS e nella comunicazione telematica privata. GLI AUTORI – Valeria Della Valle ha insegnato Linguistica italiana all'Università La Sapienza di Roma ed è coordinatrice scientifica del Vocabolario Treccani. Giuseppe Patota è professore di Storia della lingua italiana all'Università di Arezzo e direttore scientifico del Grande Dizionario Italiano Garzanti. Entrambi sono divulgatori molto apprezzati, veterani delle rubriche radiofoniche e televisive riguardanti la nostra lingua. Insieme hanno pubblicato per Sperling & Kupfer libri di successo quali "Viva il congiuntivo!", "Ciliegie o cilege?" e "Piuttosto che". INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. Un discorso in perfetta forma – L'accento al posto giusto - A me mi e ma però - Una a di troppo o fuori posto - Ci dice non si dice – Tu e te - Un meglio che è meglio evitare - Stare al posto di essere, tenere al posto di avere - Fare, verbo tuttofare - Risposte a sproposito: affatto, assolutamente e niente - Mode sbagliate: più estremo - Tic linguistici: cioè, un attimino, quant'altro, in qualche modo e piuttosto che - Aggettivi smodati - Epidemie linguistiche: giùnior, massmìdia e stèig - Buona educazione linguistica: dare del lei, dare del tu – Saluti - Parte seconda. Uno scritto in perfetta forma - Maiuscole e minuscole - Andare a capo - L'accento - L'apostrofo - Gli errori di ortografia - Parole influenzate dalle pronunce dialettali - Parole unite e parole separate - La punteggiatura – Titoli - Numeri, orari, anni, date e secoli - Questioni di forma - Sigle e abbreviazioni - Parte terza. Grammatica minima - L'articolo - Il nome - Plurali difficili – Aggettivi - Il pronome - Avverbi, preposizioni e congiunzioni - Il verbo - Il congiuntivo – Gerundio - Verbi irregolari o difficili - Parte quarta. Collegare le parole - Concordare l'aggettivo - Concordare il participio - Concordare soggetto e verbo - Collegare verbo e complemento - Collegare una condizione e una conseguenza: il periodo ipotetico - Discorso diretto e discorso indiretto - Parte quinta. Italiano da evitare - Il burocratese – L'aziendalese - Lo scolastichese – L'itanglese e l'itangliano - Il digitalese - Indice ragionato degli argomenti |