Alto tradimento |
Francesco Giomblanco
IL LIBRO – Questo libro analizza l'aspetto meno conosciuto e indagato dei moti contro la guerra detti del «non si parte», scoppiati in Sicilia tra il dicembre del 1944 e il gennaio del 1945: il loro epilogo all'insegna della repressione. DAL TESTO – "L'occasionale convergenza d'interessi di separatisti e fascisti, comunisti di base ed anarchici, riscontratasi in tali avvenimenti se pur importante appare oggettivamente secondaria rispetto al vero collagene delle rivolte del «non si parte», che fu senza alcun dubbio: la fame, la miseria, il ripudio della guerra. Furono queste motivazioni che più di ogni altra logica spinsero la stragrande maggioranza dei partecipanti alle rivolte a prendere le armi per difendersi da ciò che considerarono un sopruso. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Pippo Gurrieri - Introduzione - Capitolo I. Lo sbarco Alleato in Sicilia: le radici del malcontento (La grave situazione economica dell'Isola durante il governo dell'AMGOT – 14 febbraio 1944: la Sicilia al Governo italiano di Unità Nazionale – Il richiamo alle armi e l'inizio delle proteste - La provincia «babba» si ribella - Lo scoppio delle sommosse e la dura reazione del Governo Bonomi) - Capitolo II. L'intervento dell'esercito: i caratteri della repressione (I primi rastrellamenti in provincia di Ragusa - Gli arresti a Vittoria - Gli arresti a Ragusa - Gli arresti a Comiso - Gli arresti negli altri comuni della provincia - Dal carcere al confino di Ustica) - Capitolo III. Confino di Polizia e Tribunale Militare: il perché di una scelta giuridica (I capi d'imputazione per i rinviati a giudizio - La vita al confino di Ustica - I processi - e L'amnistia di Togliatti e la liberazione dei «ribelli») – Appendice - Interviste a: Salvatore Arabito / Emanuele Fiorellini / Francesco Occhipinti / Rosina Occhipinti - Fonti d'archivio - Bibliografia - Indice dei nomi |