La memoria e il perdono |
Massimo Vita
IL LIBRO – "La Bosnia ed Erzegovina era, in piccolo, una sintesi della Federazione Jugoslava. Crocevia di culture e religioni, linea di demarcazione tra Occidente e Oriente, tra Cristianesimo e Islam, tra Cattolicesimo e Ortodossia, un mosaico di tradizioni che per quasi cinquant'anni ha convissuto pacificamente nell'intento di sviluppare quella terra dove ogni cittadino, ogni jugoslavo, si sentiva eguale e aveva uguali diritti ovunque egli avesse scelto di vivere". DAL TESTO – "La Jugoslavia di Tito, riconoscendo le differenze, le fece dialogare tra loro, le fece incontrare (in un certo senso, ne facilitò l'incontro), le legittimò con pari dignità e così le differenze diventarono un arricchimento e quegli anni assicurarono un periodo di pace. La Repubblica Popolare di Bosnia ed Erzegovina (da ora in avanti semplicemente Bosnia, per brevità) è stata, per molti versi, il cuore della Jugoslavia, sia geograficamente sia culturalmente e, infine, anche idealmente. La diversità etnica era la sua ricchezza e la sua peculiarità: nel suo territorio vivevano serbi, croati, bosgnacchi, ebrei, rom, albanesi e varie altre minoranze, tra le quali anche una italiana di origine trentina. La diversità etnica, tuttavia, non comportava una divisione territoriale, perché i diversi gruppi nazionali erano indissolubilmente intrecciati nella loro distribuzione geografica, in particolare nei centri urbani; non esisteva neppure lontanamente un'idea di separazione sociale, in quanto l'umanità (intesa come estensione di uomini), sviluppata all'interno di una comunanza storica, linguistica e culturale, in Bosnia ha dato luogo al paradigma bosniaco dell'unità nella diversità (ujedinjeni u različitosti), diverso, anche se non troppo, dal motto della Jugoslavia di Fratellanza e Unità (Bratstvo i Jedinstvo)." L'AUTORE – Massimo Vita è scrittore, fotografo, cooperante e operatore umanitario. Ha vissuto e lavorato in diverse parti del mondo, dall'Argentina alla Bolivia passando per l'India, lo Sri Lanka e il Kenya. È autore dei reportage "Don't forget Sarajevo! La Bosnia vent'anni dopo"; "Bolivia. Dove il Che conquistò l'immortalità"; "Kibera, la baraccopoli dove i bambini sorridono"; "Le statue che camminano dell'isola di Rapa Nui"; "Perché il Kosovo rimane uno Stato incompiuto"; "Sri Lanka, dieci anni fa la tragedia dello tsunami" e "Una città fantasma nel cuore dell'Anatolia" pubblicati su "il Reportage". Ha scritto i libri per ragazzi "Quel filo rosso" e "Il mercato del mondo". INDICE DELL'OPERA – Prologo – Jugoslavia - La guerra! - Memoria e resistenza umana – Dayton – Perdono - Quale futuro? - Bibliografia |