Amore luminoso, ridente morte Stampa E-mail

Sara Zurletti

Amore luminoso, ridente morte
Il mito di Tristano nella «Morte a Venezia» di Thomas Mann


Castelvecchi Editore, pagg.187, € 25,00

 

zurletti amore  IL LIBRO – "Amore luminoso, ridente morte" propone una nuova lettura della "Morte a Venezia" di Thomas Mann, che analizza il racconto secondo quattro "livelli di senso" - letterale, mitologico, erotico, genealogico - e ne ribalta l'interpretazione tradizionale. L'opera appare così costruita come una sofisticata sovrapposizione di strati solidali di simboli, in cui ciascun livello vela e allo stesso tempo schiude i significati di quello successivo. In questa luce, "La morte a Venezia" si rivela una riformulazione del mito medievale e poi romantico di Tristano, caro allo scrittore per via della frequentazione wagneriana. Sul corpo del mito, Mann innesta però il tema del rapporto tra arte ed eros, scrivendo uno dei racconti più amati e meno compresi del Novecento.
  Sara Zurletti – scrive Paolo Isotta nella Prefazione "mi chiede di prefare Amore luminoso, ridente morte. Il mito di Tristano nella Morte a Venezia di Thomas Mann: il presente libro. Io ho risposto che esso non richiede prefazione alcuna ma che non voglio stornare da me l'onore di apporre il mio nome in capo a un'opera così straordinaria; conscio di come l'Autrice a sua volta conscia sia d'una porzione d'impopolarità che questo è per attirarle."

  DAL TESTO – "La morte a Venezia è concepita interamente all'interno dell'orizzonte romantico, condividendone tanto le premesse ideologiche quanto gli obiettivi estetici. Gli influssi subiti da Mann quando scriveva il racconto veneziano si rivelano infatti a un'analisi attenta gli stessi che lo scrittore diagnostica all'artista romantico per eccellenza, quello al quale riserva parole di amore e di ammirazione attraverso l'intera opera. Analizzando in Dolore e grandezza di Richard Wagner il Tristano e Isotta - sul quale Nietzsche aveva già detto tutto e sul quale per altro Mann non rinuncia a scrivere parole che rivaleggiano in bellezza e profondità con quelle del "poeta della conoscenza" -, lo scrittore sostiene che l'influsso di Schopenhauer sull'opera sia fin troppo evidente: non solo in quanto il tema di quell'opera "sublime e morbosa, struggente e suggestiva" sia debitore ideologicamente del Mondo come volontà e rappresentazione, ma in quanto il Tristano è a suo vedere opera "iniziata a tutti i più malefici e augusti misteri del romanticismo", letteralmente madida di quel filtro di morte che tiene insieme le anime contraddittorie della Romantik fino all'apoteosi manieristica del decadentismo."

  L'AUTRICE – Sara Zurletti ha insegnato nelle Università di Parigi 8, Suor Orsola Benincasa di Napoli e Salerno. Attualmente insegna Storia della musica al Conservatorio di Reggio Calabria. Pubblica saggi in Italia e all'estero. Ha curato volumi collettanei e pubblicato "Il concetto di materiale musicale in Th. W. Adorno" (2006) e "Le dodici note del diavolo. Ideologia, struttura e musica nel Doctor Faustus di Thomas Mann" (2011).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Paolo Isotta – Introduzione - I. Livello letterale - II. Livello mitologico - III. Livello erotico - IV. Livello genealogico – Note – Bibliografia - Indice dei nomi