Hermann Hesse |
Hugo Ball
IL LIBRO – Pubblicata nel 1927 in occasione dei cinquant'anni dell'amico fraterno Hermann Hesse, questa biografia è considerata la migliore descrizione dei molteplici percorsi religiosi e intellettuali del grande scrittore tedesco. Per Ball, Hesse rappresenta l'ultima espressione del Romanticismo tedesco, in cui confluiscono il pietismo svevo, la cultura indù, la psicoanalisi. Raccontare la vita di Hesse significa per Ball parlare anche di se stesso e dei temi che hanno guidato la sua opera, in cui viene tracciata una via alternativa alle fonti della spiritualità occidentale. Dal 1920 al 1927, anno della morte, Ball emigrò come Hesse in Canton Ticino, dove la loro amicizia si consolidò assumendo le forme di un indissolubile sodalizio intellettuale e umano, di cui queste pagine sono la più preziosa e toccante testimonianza. DAL TESTO – "La storia di Siddhartha è molto originale. L'opera venne terminata nel 1922 nel Canton Ticino. La prima parte, però, sino al paragrafo in cui entra in scena Kamala, rimanda alle Favole. Nel 1919, infatti, quando cioè vennero pubblicate, questa prima parte era già stata pubblicata dalla «Neue Rundschau». Il seguito della vicenda, sino al punto in cui Siddhartha tenta il suicidio nel fiume e all'improvviso si trova accanto l'amico Gowinda, risale all'inverno 1919. Poi ci fu un intervallo di quasi un anno e mezzo. Questo perché in quel periodo il conflitto di Hesse-Siddhartha si inserì nell'esperienza di Klingsor. Il tono fabulistico della prima sezione, la separazione dal padre e la dedica a Romain Rolland offrono sufficienti reminiscenze del periodo bernese. Anche l'episodio di Kamala nella seconda parte attesta la decisione che Hesse aveva preso a Berna. Nuovi sono gli zelanti studi religiosi tra il 1919 e il 1922 e del tutto originale è la musicalità del suo stile. Quella che Hesse adottò in precedenza è paragonabile alla dolcezza opaca e variopinta delle vetrate delle chiese medievali che lasciano filtrare i raggi del sole da altezze eccelse, ora si illuminano della luna del giorno e del gioioso fulgore divino. Così succede anche alla lingua dei suoi libri." L'AUTORE – Scrittore, poeta, regista teatrale, Hugo Ball nel 1916 redige il Manifesto del Dadaismo, la cui critica sociale e intellettuale trova espressione nel poema "Karawane" e nella fondazione del Cabaret Voltaire a Zurigo. Dagli iniziali interessi anarchici si sposta gradualmente verso tematiche religiose e spirituali, che si riflettono anche nella sua produzione letteraria. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - La casa paterna - L'infanzia - Il convento di Maulbronn - Gli studi goethiani di Tubinga - Hermann Lauscher e Peter Camezind – Gaienhofen – Demian – Siddhartha – L'ultima estate di Klingsor - La cura e Il lupo della steppa – Note - Appendice biografica - Bibliografia |