Prima del calcio di rigore |
Peter Handke
IL LIBRO – Licenziato improvvisamente dal lavoro in cantiere, l'ex portiere di calcio Josef Bloch inizia a vagare per le strade di Vienna, va al mercato, al cinema, allo stadio, poi cerca una camera d'albergo per la notte. I suoi sensi sono allerta, tutto lo infastidisce e allo stesso tempo cerca disperatamente un contatto, prova a chiamare dei conoscenti senza trovare nessuno. La sua peregrinazione continua finché incontra una donna disposta a stare con lui. Ma poi la uccide, senza motivo. L'angoscia che lo attanaglia dopo l'omicidio è la stessa che provava quando da portiere si preparava a respingere un calcio di rigore. Tenta allora la fuga verso il confine, sentendosi braccato, spiato e sospettando di tutti, cercando di prevedere le mosse dell'avversario... Uno dei testi più significativi e inquietanti di Peter Handke, un thriller teso e anomalo, con uno stile narrativo assolutamente originale. DAL TESTO – "Quanto più parlava, tanto meno naturale pareva a Bloch ciò che diceva. A poco a poco gli parve che ogni parola necessitasse di una spiegazione. Doveva dominarsi per non interrompersi nel mezzo della frase. Due o tre volte, nel preparare mentalmente la frase che stava dicendo, si imbrogliò nel dirla; quando ciò che le ragazze del parrucchiere dicevano finiva esattamente come lui l'aveva pensato ascoltando, in un primo momento non sapeva rispondere. Finché si erano parlati con familiarità, aveva sempre più dimenticato anche l'ambiente che lo circondava; non aveva più visto neppure il cane e il bambino nella stanza accanto; ma quando poi si interruppe e non seppe come continuare e infine cercò le frasi che poteva ancora dire, l'ambiente tornò a dargli nell'occhio, e vide ovunque dei particolari. Infine domandò se Alfred fosse il suo ragazzo; se ci fosse sempre una verga di betulla sull'armadio; se il signor Friedrich fosse un rappresentante; e se il sentiero dei forestieri si chiamava così perché fiancheggiava un insediamento di forestieri." L'AUTORE – Peter Handke è nato a Griffen (Carinzia) nel 1942, da madre slovena e padre tedesco. Considerato tra i più importanti scrittori contemporanei europei, è autore di provocatorie pièces teatrali (come "Autodiffamazione" e "Insulti al pubblico", 1966) e di numerose opere in prosa (tra cui "I calabroni", 1966; "Prima del calcio di rigore", 1970; "Infelicità senza desideri", 1972; "La donna mancina", 1976; "Canto alla durata", 1986;" Il mio anno nella baia di nessuno", 1994; "In una notte buia uscii dalla mia casa silenziosa", 1997; "Un disinvolto mondo di criminali. Annotazioni a posteriori su due attraversamenti della Iugoslavia in guerra. Marzo e aprile 1999", 2000; "La montagna di sale: una storia di inizio inverno", 2007; "Saggio sul luogo tranquillo", 2012). Ha inoltre collaborato alla sceneggiatura di alcuni film di Wim Wenders, come "Falso movimento" (1975) e "Il cielo sopra Berlino" (1987). Nel 1973 è stato insignito del premio Georg Büchner (riconsegnato nel 1999 in segno di protesta contro i bombardamenti della Nato in Serbia), nel 2009 del premio Franz Kafka e, nel 2014, dell'International Ibsen Award. |