La notte della Morava |
Peter Handke La notte della Morava Garzanti Libri, pagg.342, Euro 22,00
IL LIBRO – Porodin, Serbia centrale. Manca poco allo scoccare della mezzanotte. Il fiume Morava scintilla per il riflesso della luna che sembra sul punto di volersi tuffare in acqua. Sette figure si avvicinano alla sponda, dove è ormeggiato il battello Notte della Morava. A invitarli nell'albergo galleggiante, eletto a dimora temporanea, è uno scrittore che ha deciso di ritirarsi dalla scena letteraria. I sette amici non sanno perché sono stati chiamati all'improvviso a raggiungerlo. C'è chi è stato svegliato da una telefonata, chi è stato mandato a chiamare da un messaggero, chi ha sentito una pietruzza lanciata contro il vetro della finestra infrangere il silenzio della notte. Grande è la loro sorpresa quando vedono l'uomo, notoriamente misogino, che li accoglie con una donna al suo fianco. Chi è questa donna? Un'amante? O forse una prostituta? O più semplicemente una persona che lavora per lui? I sette uomini gli siedono intorno, le domande si affollano, ma lo scrittore non vuole rispondere subito, ha un'intera notte davanti a sé. Una lunga notte per raccontare il viaggio che dall'isola di Krk l'ha portato in Spagna, a Numanzia e in Galizia, e poi in Germania e in Austria. Un viaggio per ritrovare le proprie radici, ma anche una fuga da una donna che l'ha inseguito ovunque per ucciderlo. E che forse adesso è la stessa che siede insieme a loro, in attesa dell'alba…
Peter Handke costruisce con la consueta maestria un viaggio vero e fantastico allo stesso tempo. Un viaggio catartico da cui sorge un romanzo notturno, illuminato da una luce magica, che è stato definito il romanzo più ambizioso e forse più personale del grande scrittore.
DAL TESTO – “Accettò poi di buon grado anche il fatto di essersi perduto lungo un percorso piuttosto lontano dal torrente marino. Gettò via la cartina che aveva con sé. Ciò che gli avrebbe permesso di ritrovare la direzione sarebbe stato solo il suo istinto, no, il suo fiuto, che quel giorno era tanto forte quanto, ne aveva la certezza, infallibile. Chi aveva mai visto uno smarrito paragonabile a lui? Prese tempo e, se anche si guardava attorno continuamente, non stava cercando una strada, anzi, non osservava niente e ancora niente. E poi comparve davvero anche la cedroncella, precipitò addirittura dall'azzurro del cielo, atterrò sullo smarrito, lì schizzò fuori i suoi escrementi piegando l'addome verso l’alto e facendoli sprizzare in avanti sopra la testa, nell'aria - il viandante non aveva mai visto cacare una farfalla e per un attimo si sentì una specie di esploratore -, si rialzò in volo e dondolò e, sì, si allontanò zigzagando verso la sterpaglia blandamente primaverile, il cui grigio-su-grigio diventò un colore come nessun altro grazie al giallo che vi frullava dentro, balenò ancora una volta nella profondità del bosco e più tardi - o questa era già l'immagine postuma? la fantasia? - ancora una volta, e anche in seguito avrà balenato di tanto in tanto.” L’AUTORE – Di Peter Handke nel catalogo Garzanti sono presenti: Infelicità senza desideri (1976); La donna mancina (1979); L'ora del vero sentire (1980); Storia con bambina (1982); Attraverso i villaggi (1984); Nei colori del giorno (1985); Lento ritorno a casa (1986); Il cinese del dolore (1988); La ripetizione (1990); L'assenza (1991); Saggio sulla stanchezza (1991); Saggio sul juke-box (1992); Saggio sulla giornata riuscita (1993); Il gioco del chiedere (1993); L'ora in cui non sapevamo niente l'uno dell'altro (1994); Il mio anno nella baia di nessuno (1996); In una notte buia uscii dalla mia casa silenziosa (1998); Lucia nel bosco con quelle cose lì (2001); Le immagini perdute (2004), Don Giovanni (2007) e La montagna di sale (2011).
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