Sapienza sufi |
Alberto Ventura
IL LIBRO – Il Sufismo è stato spesso presentato come una semplice «mistica» dell'Islam, impedendo così di coglierne la natura di rigorosa dottrina esoterica e iniziatica. Seguendo l'impostazione tracciata da René Guénon, questo volume intende appunto dimostrare che la complessa metafisica e i precisi metodi di realizzazione spirituale del Sufismo sono quanto mai lontani da quella vaga religiosità spiritualista alla quale molti occidentali vorrebbero ridurlo. D'altra parte, alcuni hanno voluto leggere le profonde dottrine dei sufi come speculazioni teoriche evolutesi nel tempo, confondendo il loro svilupparsi con quello di una qualsiasi filosofia «profana». In realtà, la dottrina dell'esoterismo islamico non ha nulla a che vedere con le idee dei filosofi o dei teologi, ma rappresenta una disciplina metafisica finalizzata interamente alla realizzazione spirituale dell'essere. DAL TESTO – "Nell'esoterismo islamico, come del resto in tutte le dottrine tradizionali, incontriamo notevoli differenze nelle enumerazioni degli stati spirituali o dei gradi iniziatici, sia per quanto riguarda il loro numero, sia per la loro definizione. Non bisogna ovviamente riscontrare in questo una reale contraddizione fra opinioni differenti, perché si tratta piuttosto della inevitabile diversità dei punti di vista in una dottrina che resta fondamentalmente unica, al di là di queste discrepanze più apparenti che reali. Se talvolta le tappe principali della via iniziatica vengono elencate in numero e con nomi diversi a seconda delle scuole, ciò è dovuto al fatto che, come recita una nota sentenza, «le vie verso Dio sono numerose come le anime degli uomini», il che significa che ciascun essere segue il percorso che gli è proprio in modo esclusivo e che le modalità dell'itinerario iniziatico non potranno mai essere esattamente le stesse in tutti i casi. Quando dunque incontriamo elenchi di gradi più o meno definiti, non dobbiamo vedervi classificazioni rigide e schematiche, che non potrebbero trovare posto in un dominio così poco «classificabile» come quello della metafisica. È infatti ovvio, anche limitandoci all'esame di una sola forma tradizionale, che le vie iniziatiche non possono essere identiche sotto tutti i rapporti, e che quindi ognuna di esse porrà l'accento su una prospettiva peculiare, adeguata per i tipi umani (potremmo dire per la «famiglia spirituale») cui quella via si rivolge più particolarmente; ed è soprattutto di qui che derivano le differenze nell'enumerazione dei gradi iniziatici, che riflettono la diversa prospettiva adottata di volta in volta." L'AUTORE – Alberto Ventura, docente di Storia dei Paesi islamici presso l'Università della Calabria, è autore di numerosi scritti sull'Islam e il Sufismo. Fra di essi la traduzione delle opere complete di al-Hallāj ("Il Cristo dell'Islam", Mondadori, Milano 2007) e i contributi al volume "Islam" (a cura di G. Filoramo, Laterza, Roma-Bari, 2012). Ha inoltre curato una nuova edizione italiana del "Corano" (Mondadori, Milano, 2010) e una scelta di materiali sul Profeta dell'lslam ("Vite e Detti di Maometto", Mondadori, Milano, 2014). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. La presenza divina nel cuore - II. L'invocazione del Nome - III. I pensieri - IV. Le undici regole della via iniziatica - V. L'unicità dell'esistenza - VI. Un trattato sull'unicità dell'esistenza di 'Abd al-Ghanī al-Nābulusī - VII. L'«Epistola sull'unificazione» di Arslan di Damasco - VIII. Profezia e santità - IX. A proposito del «Sigillo dei santi» - X. Il tempo - XI. Il simbolismo della montagna - Indice dei nomi - Indice dei principali termini arabi e persiani |