La ricca fontana. Una biografia dell'Ucraina moderna |
Giuseppe Perri
IL LIBRO – Affermava uno scrittore dell'Ottocento che «la vita ucraina è una miniera inesplorata». Eppure, la terra ucraina è luogo di vita, luogo dell'anima, Patria, per molti popoli, che vi hanno sviluppato relazioni complesse e diversificate, spesso ambivalenti. DAL TESTO – "Le lunghe settimane di Euromajdan hanno quindi rappresentato una gestazione difficile di una comunità finalmente consapevole di sé e che sembra essere uscita dalle ambiguità e dalle ambivalenze di cui abbiamo fatto cenno; un'autocoscienza che rischia però di essere pagata con la perdita (su una scala ancora da definire) dell'integrità territoriale, a causa della decisione russa di reagire attraverso una strategia di "jugoslavizzazione" dell'Ucraina. Dopo l'annessione della Crimea, che non è stata riconosciuta dall'ONU (solo 11 su 193 Paesi hanno votato contro la risoluzione di condanna del referendum secessionista organizzato nel marzo 2014), la Russia ha lanciato una "guerra sporca" in Ucraina orientale, sostenendo l'esistenza di una forte minoranza russa minacciata dagli ucraini e pronta a riunirsi alla madrepatria russa. Ora, l'introduzione della legislazione russa in Crimea, che non prevede un regime di tutela della lingua ucraina e l'esistenza di scuole ucraine, sta producendo una situazione opposta, di messa in pericolo dell'uso dell'ucraino e della lingua tatara. Inoltre, nel referendum del dicembre 1991 sull'indipendenza dell'Ucraina, la maggioranza della popolazione della Crimea (54%) si espresse favorevolmente; un tentativo secessionista era fallito nel 1993 a causa di scarso sostegno dalla Russia (che era alle prese con le rivendicazioni secessioniste interne, in particolare nel Caucaso), per la mancanza di appoggio popolare e per la dipendenza economica e in termini di infrastrutture della Crimea nei confronti dell'Ucraina. Il che dimostra ampiamente la natura artificiale o, almeno, indotta del secessionismo odierno della Crimea. L'AUTORE – Giuseppe Perri è un ricercatore del CIERL (Centre Interdisciplinaire d'Étude des Religions et de la Laïcité) dell'Università di Bruxelles, dove si occupa di storia e cultura ucraina. Ha tradotto per le edizioni Apice Libri "Le ombre degli avi dimenticati" di Mychajlo Kocjubyns'kyj (2014). INDICE DELL'OPERA – Traslitterazione e pronuncia - Premessa - Introduzione - I. Col ferro e col fuoco: l'Ucraina nella Rzeczpospolita lituano-polacca - II. Terra ricca di mille frutti: l'Ucraina zarista - III. Indipendenza (1917-1921) - IV. Korenizacija: il primo decennio dell'Ucraina sovietica - V. Holodomor, il genocidio ucraino - VI. L'abisso della Seconda guerra mondiale - VII. Il lungo autunno - VIII. Epilogo: presente e futuro - Bibliografia - Cronologia - Indice dei nomi - Tavole |