2084. La fine del mondo |
Boualem Sansal
IL LIBRO – Nell'Abistan – un impero così vasto da coprire buona parte del mondo – 2084 è una data presente ovunque, stampata nel cervello di ognuno, pronunciata in ogni discorso, impressa sui cartelli commemorativi affissi accanto alle vestigia dello Shar, la Grande Guerra santa contro i makuf, i propagandisti della «Grande Miscredenza». DAL TESTO – "Non è sicuro che tutte queste libertà servissero a granché ma era molto eccitante. La cosa più strana era che ai Rinn, pur godendo nel loro bailamme di una tale autonomia, piaceva recarsi a Qodsabad, Ur, nella loro toponomastica, per smerciare prodotti e oggetti del passato molto apprezzati dai notabili e riportare a casa dolciumi per la famiglia. Anche loro usavano i tunnel della Gilda e pagavano un pedaggio. L'Apparato li braccava senza pietà e va da sé che quelli catturati finivano allo stadio il giovedì successivo, dopo la grande Implorazione. La loro esecuzione era uno spettacolo pregevole, che inaugurava i festeggiamenti. A tale scopo era stata creata una polizia speciale, l'AntiRinn, sapeva riconoscere quei fantasmi, pedinarli e catturarli come si deve. Si è constatato che quegli esseri abituati alla vita selvatica e al brigantaggio erano nettamente più reattivi dei credenti, ingessati in routine troppo numerose e severe. Non lo si diceva perché avrebbe significato distruggere una leggenda e attentare alla sicurezza dello Stato, ma sembrava proprio che i V, dotati di facoltà enormi, non riuscissero a individuare la traccia mentale dei Rinn, si confondeva con quella dei pipistrelli le cui onde ultrasoniche troppo potenti saturavano il radar dei V e lo disorientavano. Peggio: se diretto specificamente su un V, il flusso mentale dei Rinn poteva causargli emorragie dolorose, e in ogni caso umilianti per creature così temute, considerate campioni di invisibilità, ubiquità e telepatia. Erano congetture, argomenti di conversazione, nessuno aveva mai visto un V, meno che mai mentre perdeva sangue dal naso o dalle orecchie." L'AUTORE – Boualem Sansal è nato nel 1949 in Algeria e vive a Boumerdès, nei pressi di Algeri. Alto funzionario del ministero dell'Industria algerino fino al 2003 (incarico da cui fu allontanato per i suoi scritti e le sue prese di posizione politica), ha vinto il Prix du premier Roman e il Prix Tropiques1999 con il suo primo romanzo "Le serment des barbares", il Grand Prix RTL-Lire 2008 con "Le Village de l'Allemand", e il Grand Prix du roman 2015 de l'Académie française con "2084". Nel 2014 è stato nominato per il Premio Nobel per la letteratura. INDICE DELL'OPERA – Avvertenza - Libro 1 - Libro 2 - Libro 3 - Libro 4 - Epilogo |