La passione dell'Eurasia Stampa E-mail

Dario Citati

La passione dell'Eurasia
Storia e civiltà in Lev Gumilëv


Mimesis Edizioni, pagg.442, € 28,00

 

citati eurasia  IL LIBRO – Lev Nikolaevič Gumilëv (1912-1992), storico, geografo, etnologo, è stato una delle figure più importanti e controverse della cultura russa del XX secolo. In anni recenti la sua opera ha conosciuto una fortuna immensa nell'ex URSS: il Presidente russo Vladimir Putin lo ha più volte evocato nei suoi discorsi e interventi; in Kazakhstan gli è stata invece intitolata l'Università Nazionale Eurasiatica di Astana. Il presente libro ricostruisce nel dettaglio l'intero percorso intellettuale di questo autore, spaziando dai suoi lavori sugli imperi nomadi delle steppe sino all'interpretazione revisionista e filo-mongola della storia russa, dai rapporti con la corrente eurasista del primo Novecento sino alla ricezione presso il neo-eurasismo contemporaneo. Un'accurata analisi è inoltre dedicata al suo contributo più originale: la "teoria passionaria dell'etnogenesi", una complessa filosofia delle civiltà divenuta molto popolare nel mondo russofono ma aspramente criticata in Occidente. Sempre sospesa tra erudizione e ideologia, tra ricerca scientifica e speculazione astratta, l'opera di Lev Gumilëv si rivela priva di una coerente proposta politico-culturale e i tentativi postumi di farne un maître à penser della geopolitica o dei progetti di integrazione eurasiatica rientrano in quell'inesausta ricerca di un "pensiero forte" che ha fatto seguito al crollo dell'utopia comunista.
  "Il libro di Dario Citati – scrive il Prof. Adriano Roccucci nell'Introduzione -, a conclusione di un'ampia e approfondita ricerca sull'opera scientifica e culturale di Gumilëv, offre al lettore italiano uno studio critico originale, che permette di accostare una figura di intellettuale russo non facilmente decifrabile."

  DAL TESTO – "Diversamente dagli eurasisti classici, Lev Gumilëv, come osserva correttamente Sergej Lavrov, quasi nacque e morì insieme all'URSS. Mentre negli Anni Venti l'eurasismo si sviluppava negli ambienti dell'emigrazione, egli passava dall'infanzia all'adolescenza crescendo con la nonna materna Anna Ivanovna nella tenuta di provincia, a Bežeck, e mantenendo il ricordo sempre vivo del padre fucilato dai bolscevichi. La sua vita personale e professionale fu fortemente condizionata non soltanto dagli arresti e dalla detenzione nel lager di Omsk, ma anche da un percorso formativo avvenuto in un contesto socio-familiare molto difficile, dal «fisiologico» indottrinamento marxista-leninista proprio del sistema d'istruzione sovietico all'ostracismo della maggioranza dei docenti e dei colleghi universitari in età adulta. Il suo sostanziale disinteresse per la politica e l'attualità, la personalità mite e il carattere estremamente erudito dei suoi interessi lo tennero lontano da qualsiasi forma di raggruppamento o associazione. La differenza d'età di Gumilëv con Vernadskij e Savickij non era enorme (rispettivamente, era più giovane dei due eurasisti di 25 e 17 anni) ma le diversità tra gli itinerari di vita e soprattutto tra i relativi contesti storici non potevano non ripercuotersi sui rispettivi percorsi intellettuali. Qualsiasi discorso sulla concezione eurasista di Gumilëv deve quindi necessariamente tener conto di questi elementi."

  L'AUTORE – Dario Citati è Direttore del Programma di ricerca «Eurasia» presso l'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) di Roma. Laureato in Storia contemporanea e Dottore di ricerca in Siavistica all'Università di Roma Sapienza, si occupa di storia politico-intellettuale e di analisi geopolitica della Russia, dell'Asia centrale e dell'Europa orientale.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Adriano Roccucci – Prologo (Lev Nikolaevič Gumilëv (1912-1992) - Obiettivi e struttura del presente volume) - Capitolo primo. L'eurasismo classico (1.1. Da L'Europa e l'umanità (1920) allo «scisma di Clamart» (1929) - 1.2. L'Oriente di Cristo e l'Oriente di Serse: identità ortodossa e nazionalismo paneurasiatico - 1.3. L'episteme eurasista: scienza sistemica e unità dell'Eurasia in Trubeckoj, Savickij, Vernadskij) - Capitolo secondo. La «trilogia della steppa» e il nomadismo d'Eurasia: Gumilëv tra geografia e turcologia (2.1. I primi imperi nomadi: dagli Xiongnu ai Kök Türk - 2.2. Prodromi della teoria passionaria: i Mongoli, «uomini volitivi» tra Crociati e nestoriani - 2.3. Storia e paleoclimatologia della steppa: la Cazaria, l'eterocronia dell'umidificazione e le regioni etno-paesaggistiche d'Eurasia) - Capitolo terzo. Etnogenesi e biosfera della Terra: geostoria e morfologia delle civiltà (3.1. L'ethnos come sistema: complementarità, stereotipo comportamentale e contrapposizione noi-loro - 3.2. Dalla geostoria verso la morfologia delle civiltà: combinazione di Landschaften, fasi dell'etnogenesi e contatti etnici - 3.3. Passionarietà, imperativi comportamentali e antisistema) - Capitolo quarto. «Mi chiamano eurasista, e io no mi oppongo...»: Gumilëv, l'eurasismo classico e i neo-eurasismi contemporanei (4.1. Storia slava e teoria passionaria: il giogo cazaro e la simbiosi russo-tatara - 4.2. Dal «continente-oceano» degli eurasisti ai «ritmi d'Eurasia» di Gumilëv - 4.3 Un'eredità contesa: etno-geopolitica e neo-eurasismi - 4.4. Echi gümileviani tra Cultural Geography e cliodinamica) - La passione dell'Eurasia – Bibliografia - Indice delle cartine e dei grafici - Indice dei nomi