Ufo e altri oggetti non identificati |
Giorgio Manganelli
IL LIBRO – In questo volume si raccolgono, gli scritti dedicati al fantastico, agli UFO, alla fiaba, alla fantascienza, all'elettronica, agli automi, a tutto quello che secondo l'autore costituisce il territorio del mito moderno. L'idea del futuro, come l'idea del telefono o dell'astrologia, gli suscitano una molteplicità di considerazioni e riflessioni che prendono la forma della chiacchiera o della satira e lo sollecitano a discorrere dell'uomo tecnologico come di un essere che è insoddisfatto del "reale". Per Manganelli la "facoltà mitologica" dell'uomo è un dato certo: l'arte e la scienza ne sono la dimostrazione. DAL TESTO – "Dunque, questo UFO ha in comune con gli UFO del periodo d'oro la caratteristica tipica: non lascia indubitato documento di sé; è un luminoso brivido del cielo. Altro non sappiamo. Tuttavia, questo UFO or ora disvelatosi, effimero ed elusivo, nei cieli italiani, ha qualcosa di strano, di inquietante e, oserei dire, doloroso. Pensate: dopo mesi di cieli deserti, dopo che sull'intero pianeta di UFO attendibili ormai quasi non se ne vedono più, quando ormai nessuno più scrive libri su quegli enigmatici fantasmi, nessuno si aspetta di incontrarli; quando insomma gli UFO sono a tal punto un ricordo che è possibile farci un film insieme strappalacrime e di successo, ecco che appare questo sigaro a tre luci. Osserviamolo, interroghiamolo. E solo. Viaggia in una direzione definita, a Nord-Ovest. Tiene le luci accese. Nessun UFO amico lo precede, lo accompagna, lo segue. Da mesi nessun suo simile è passato da queste parti. Come non domandarsi, con indicibile, affettuosa angoscia, «Costui non si sarà smarrito? Non avrà perso la via di casa, non sarà andato in direzione opposta, ingannato dalla monotonia dei cieli? Non l'avrà colto il sonno alla svolta decisiva, ed ora si trova teso ad una meta che gli sfugge, lungo un itinerario che non riconosce, che non ha mai percorso? Perdersi in una grande città è angoscioso, ma, se siamo adulti, troveremo qualcuno che ci aiuterà. Ma che sarà mai perdersi nei cieli? E se poi quello non fosse un UFO adulto, ma un UFO piccino, che non sa leggere le carte del cielo, un UFO -uccio, -ino, -etto, che brancola in uno spazio infinito, dove non ci sono segnali, o cortesi signori che pazientemente spieghino: «l'Andromeda? Semplice, mio caro, terza a destra, ventiduesima a sinistra, fai duemila anni luce e prendi ancora a destra... ma aspetta, ti accompagno io»." L'AUTORE – Giorgio Manganelli (Milano, 1922 – Roma, 1990) è stato uno scrittore, traduttore, giornalista, critico letterario italiano, nonché uno dei teorici più coerenti della neoavanguardia. Nel 1964 pubblica "Hilarotragoedia", che trasformerà "il miope professore di inglese in un genio". Nel 1977 pubblica "Pinocchio" libro parallelo rilettura e non solo del Pinocchio di Collodi: in particolare "lettura" di tutto quello che è scritto "negli spazi bianchi". Con "Centuria", cento "romanzi lunghi una pagina" conquista una visibilità mai avuta prima. Tra le altre pubblicazioni ricordiamo: "Agli Dei ulteriori", "Sconclusione", "Amore", "Salons". INDICE DELL'OPERA – Ufo (L'attesa dei marziani - Il ritorno degli UFO - Ho un debole per gli UFO - Un UFO a Milano - Attenti agli UFO - Come nel Giorno del Giudizio - L'ultimo degli UFO) - Di altre cose che transitano in cielo (Dall'alto ci sorvegliano - Halley: una sposa e una cometa - Un aereo vecchio e solo - Dispetti da asteroide - Lo sbarco sulla luna e il cielo diventa una caserma) – Fantascienza (Una cartella clinica per i posteri - Dalla parte dell'apocalisse - Una letteratura che è profezia - La fantascienza: da un inferno all'altro - Il sacro e il mostruoso) - Scienza, magia, superstizione, sogni (Se il computer diventa insolente e fastoso - L'astrologia? Come l'etrusco - Quando i sogni danno i numeri - Verne e il crittogramma dell'universo - Un computer ladro e gentiluomo - Scienza e profezia - Un bisesto è un gatto nero - Gli automi non muoiono - Giocando con il trizio e l'acqua pesante - La morte dal cielo) - Fiabesco e fantastico (La fiaba - Le fate e gli gnomi di casa in Islanda - Il ritorno di elfi e fate - Enigma e violenza della fiaba - I videogiochi tra indifferenza e orrore - Storie di sogni e metamorfosi) – Telefono (Viviamo di cose inutili - Una telefonata nello spazio - L'ultimo baluardo degli affetti - Una telefonata a Gorbaciov - L'elenco telefonico: l'ultimo libro sacro) - L'invenzione del futuro (Sull'orlo dell'apocalisse) – Appendici (I. La fiaba è morta? – II. Giorgio Manganelli partecipa al dibattito sulla fiaba) – Postfazione. Ironie cosmiche, di Raffaele Manica - Riferimenti bibliografici e apparati |