Parliamo della stessa realtà? Stampa E-mail

Raimon Panikkar dialoga con Emanuele Severino

Parliamo della stessa realtà?
Per un dialogo tra Oriente e Occidente


Jaca Book, pagg.68, € 12,00

 

panikkar-severino parliamo  IL LIBRO – Quando due grandi spiriti si incontrano, accade qualcosa di particolare; è come se si creasse una campo energetico percepibile fisicamente, persino nelle vibrazioni dell'aria. Anche a distanza di anni, coloro che erano presenti nell'Aula Magna dell'Istituto universitario di Architettura a Venezia il 9 marzo del 2004 ricordano con emozione l'atmosfera tutta particolare creatasi in occasione dell'incontro fra Raimon Panikkar ed Emanuele Severino. I due giganti del pensiero contemporaneo mettono a confronto Oriente e Occidente per capire se possono collaborare alla ricerca di una possibile realtà ultima. Dall'incontro emergono due elementi di convergenza: l'insoddisfazione radicale nei confronti della visione dominante del mondo e la convinzione che tutto sia eterno. Ma anche l'irriducibile differenza dei rispettivi punti di vista: per Severino la follia consiste nella fede del divenire altro del mondo, che trova la sua estrema realizzazione nella tecnica, mentre Panikkar pensa che il nostro compito non sia risolvere l'enigma del mondo bensì imparare a vivere in esso. Così Oriente e Occidente, pur faticando a com-prendersi, non cessano di interrogarsi l'un l'altro.

  DAL TESTO – "La "tecnica" così intesa è oggi il super-strumento di cui il capitalismo, e ieri il socialismo reale, il cristianesimo e l'islam, le dittature e la democrazia, gli stati intendono servirsi per realizzare i loro scopi. Tutte queste forze intendevano e intendono servirsi della "tecnica", essendo tra di loro conflittuali. A causa di questa loro conflittualità è in atto un processo in cui lo strumento (il super-strumento) è destinato a diventare il loro scopo. Oggi il capitale (la più potente di quelle forze) si serve della tecnica. La tecnica è dominante nel senso che il mondo sta andando verso un tempo in cui sarà la tecnica a servirsi del capitale per aumentare la potenza disponibile." (Severino)
  "Per me, malgrado tutti gli sforzi, l'amico Severino non è sfuggito al pensiero strumentale e ha utilizzato lo strumento della ragione per arrivare a tutte le sue conseguenze. Pensiero tecnico, quindi la ragione come uno strumento per arrivare all'intelligibilità. Quando prima ho interrotto è perché la contraddizione è contra-dizione, non è contra-essere. Dunque la "contra-dizione" non si può dire. Ma chi ci ha detto che quello che "è" coincida con quello che si può dire? Chi ci dice dunque che la Realtà obbedisca al principio di non-contraddizione? Tale principio va rispettato dentro il suo campo, e il suo campo è quello della dizione, del dire. Principio di "contra-dizione", altrimenti tutto il discorso non ha senso. Ma non è contro l'essere: l'Essere non è identico al logos, alla dizione, alla parola. Credo si possa esprimere razionalmente o irrazionalmente." (Panikkar)

  GLI AUTORI – Raimon Panikkar è un autore universalmente conosciuto, le cui opere sono tradotte in oltre venti lingue. Partecipe di una pluralità di tradizioni (indiana ed europea, indù e cristiana, scientifica e umanistica) ha insegnato in Europa, in India e negli Stati Uniti. Nei primi anni Duemila, insieme con Jaca Book, ha iniziato a organizzare la sua Opera Omnia (curata da Milena Carrara Pavan) che oggi esce in edizione italiana, catalana, francese, inglese e spagnola.
  Emanuele Severino è nato a Brescia nel 1929. Dal 1970 è ordinario di Filosofia teoretica presso l'Università di Venezia, dove è stato direttore del Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze fino al 1989 e dove dal 2005 è professore emerito. Fra le sue ultime opere, "Capitalismo senza futuro" (Rizzoli, 2012), "Intorno al senso del nulla" (Adelphi, 2013) e "La potenza dell'errare" (Rizzoli 2013).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Luigi Vero Tarca - Incontro Panikkar-Severino, Venezia, Aula magna di Architettura, 9 marzo 2004 - La rete e il mare: due differenti testimonianze della verità, di Luigi Vero Tarca