Nietzsche e l'astronomia del XIX secolo Stampa E-mail

Irene Treccani

Nietzsche e l'astronomia del XIX secolo

Il Poligrafo, pagg.388, € 25,00

 

treccani nietzsche  IL LIBRO – «Imparate a leggermi bene», aveva ammonito Nietzsche. E imparare a leggerlo bene, a scoprire il significato recondito delle sue metafore astrali, il senso nascosto dietro alle sue poetiche immagini celesti è proprio lo scopo di questo libro.
  L'analisi storico-astronomica del contesto scientifico-culturale ottocentesco, la fedele ricostruzione delle letture di Nietzsche e l'indagine ermeneutica della sua abbondante metaforica celeste accompagnano il lettore alla scoperta del costituirsi del suo filosofare, a quella zona di pensiero che, procedendo dai risultati sperimentali della scienza dell'epoca, giunge, con esiti del tutto innovativi, a un campo diverso da quello d'origine: la riflessione filosofica.
  L'affinità tra Nietzsche e il contesto astronomico ottocentesco viene qui colta in una molteplicità di aspetti. La visione anti-antropocentrica e a-finalistica, l'immagine della luce come metafora di una verità nuova e la proclamazione dell'inesistenza di un punto di vista assoluto vengono esplorate nelle loro analogie con le verità del pensiero scientifico moderno, dall'eliocentrismo copernicano alla propagazione della luce a velocità finita, per giungere infine al movimento dell'intero sistema solare. Da tale indagine la riflessione nietzschiana ne esce arricchita: sul piano storico acquista una maggiore profondità, su quello filosofico una nuova, crescente complessità.
  "La dissertazione di Irene Treccani – scrive Riccardo Pozzo nella Prefazione - è un'interpretazione molto ben investigata e argomentata del contesto delle fonti astronomiche di Friedrich Nietzsche. Merita appieno la concisa stringatezza del titolo, in quanto mantiene ciò che promette: una ricostruzione esaustiva delle annotazioni astronomiche del filosofo di Naumburg e un'altrettanto minuziosa ricostruzione delle sue letture. La dissertazione è dunque allo stesso tempo un contributo alla storia della filosofia e alla storia delle idee. Il lavoro si colloca nella scia delle ricerche di squisita filologia italiana di Giuliano Campioni, Maurizio Ferraris, Maria Cristiana Fornari e Franco Volpi; l'attenzione per le implicazioni sistematiche delle leggi della termodinamica la porta inoltre in una direzione vicina a quella presa da Günter Abel e Volker Gerhardt."

  DAL TESTO – "Nella speculazione epistemologica nietzscheana, allora, la stessa meta-riflessione sulla scienza e, in particolare, sull'astronomia acquisì una valenza critico-speculativa di valore generale. Dalla considerazione storica dell'astrologia, la disciplina che aveva preceduto quale pseudo-scienza lo studio sistematico del cielo, il filosofo tedesco dedusse, ad esempio, il secolare processo di teleologizzazione e antropomorfizzazione del cosmo. E con ciò smascherò e mise sotto accusa quel procedimento teorico tramite il quale la terra era divenuta per eccellenza il locus congruens homini. Essendo immerso in un preciso contesto storico, l'Ottocento positivista in cui l'astronomia rappresentava la regina delle scienze, il filosofo, inoltre, considerò la scienza del cielo ai diretti antipodi di quella pratica occulta nominata in precedenza. Nel corso delle riflessioni nietzscheane l'astronomia venne perciò a incarnare quel "pathos della deteleologizzazione'" che, non a caso, rappresentò uno dei punti nodali dell'intera speculazione nietzscheana, una delle declinazioni più pregnanti della morte di Dio. Cuore di quel paradigma metaforico a-finalistico ed ex-centrico fu per Nietzsche la dottrina eliocentrica predicata da Aristarco e da Copernico. In pieno Ottocento, quando l'eliocentrismo aveva finalmente ottenuto, tramite la misurazione della prima parallasse stellare, la sua prima conferma non ambigua, Nietzsche prese sul serio la materialità dell'insegnamento copernicano."

  L'AUTRICE – Irene Treccani, dottore di ricerca in Storia della filosofia presso l'Università degli Studi di Verona, ha svolto soggiorni di ricerca in diverse città straniere, tra cui Freiburg im Breisgau, Weimar, Greifswald, Londra. Abilitata all'insegnamento di Filosofia e Storia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e docente liceale delle stesse discipline, è autrice di diversi saggi su Friedrich Nietzsche.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Riccardo Pozzo - Elenco delle abbreviazioni – Introduzione - Parte Prima. Le letture scientifico-astronomiche di Nietzsche - I. Le letture scientifiche degli anni Settanta - II. Le letture scientifiche degli anni Ottanta - Parte Seconda. Tra conoscenze scientifiche e rielaborazione filosofica - I. Risultati astronomici e pensiero filosofico (1. Astrologia: l'uomo come fine - 2. Astronomia: scienza anti-teleologica e anti-antropocentrica - 3. L'immagine solare nel contesto storico-scientifico del XIX secolo – 4. L'attività filosofica di Nietzsche e l'attività magnetica solare – 5. La dissipazione solare e la dissipazione di saggezza di Zarathustra: la sovrabbondanza e lo sperpero contro il principio d'economia - 6. Prospettivismo: tra parallassi stellari e perspicilla [Perspektive] - 7. La velocità finita della luce, metafora di verità - 7.1. La metafora della luce - 7.2. La velocità della luce - 7.3. Nietzsche e la svolta nella concezione della luce – 7.4. La morte di Dio - 7.5. L'avvento di Zarathustra - 7.6. Le radici della svolta) - II. Forma e stile astronomici: metafore dotte e dotti riferimenti (1. Talete: astronomia e filosofia - 2. I caos e i labirinti delle vie lattee - 3. La luna: corpo grigio cenere e bugiardo - 4. Spazio finito e buio cosmico notturno - 5. Corpi oscuri e soli di diverso colore, alias stelle variabili a eclisse e stelle doppie - 6. Stelle fisse [Fixsterne] e stelle erranti [Wandelsterne] - 7. Le macchie solari) – Conclusioni - Bibliografia