Furia celtica |
Mirko Molteni
IL LIBRO – I Galli Cisalpini non lasciarono nulla di scritto. fatta eccezione per scarne epigrafi in alfabeto leponzio o grafie affini, generalmente dediche di dignitari o semplici nomi su cippi in pietra o monete. Nulla che raccontasse esplicitamente episodi della loro vita politica, militare o sociale. Come a numerosi altri "sconfitti" della Storia, anche ai Galli Cisalpini toccò il beffardo destino di essere raccontati solo dalle fonti dei vincitori, i Romani e i Greci, esponenti di quella civiltà mediterranea che alla fine si impose fino alle Alpi e oltre. DAL TESTO – "I Galli Insubri e Cenomani, dal canto loro, proseguirono la loro vita a Nord del Po, protetti da Roma come alleati subalterni, ma destinati gradualmente, nel giro di alcune generazioni, a perdere quasi del tutto la loro cultura, materiale e spirituale, sotto il prolungato influsso della cultura greco-romana e della lingua latina. Per molti anni ancora, comunque, i Celti dell'attuale Lombardia mantennero istituzioni politiche e militari autonome. Ne è un esempio il fatto che nel 187 a. C. il pretore assegnato alla Gallia Cisalpina, tale Marco Furio, ordinò ingiustamente di sequestrare le armi ai Cenomani per spingerli a una ribellione da cui sperava di trarre gloria e bottino a suo lustro. Un piano sventato dal console Emilio Lepido, dopo che una delegazione gallica si recò fino a Roma a protestare in Senato, come conferma Livio: «Marco Furio, pretore della Gallia Cisalpina, aveva tolto le armi ai Cenomani, di nulla colpevoli, cercando in piena pace un pretesto di guerra, del che essi elevarono proteste a Roma, in Senato. Furono rinviati al console Emilio, a cui il Senato aveva dato l'incarico di inquisire e di decidere in merito. Accesa fu la discussione con il pretore, ma infine ebbero causa vinta. Il pretore ebbe l'ordine di restituire le armi ai Cenomani e di allontanarsi dalla provincia». L'AUTORE – Mirko Molteni, nato in Brianza nel 1971 e laureato in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano, già giornalista per vari quotidiani ("Libero", "Italia Oggi", "La Padania") e per riviste specializzate, ha all'attivo numerose opere di carattere storico e militare: "L'aviazione italiana 1940-1945: azioni belliche e scelte operative" (2012), "Un secolo di battaglie aeree: l'aviazione militare nel Novecento" (2013), "Storia dei grandi esploratori: dagli Egizi a Magellano" (2014) e "Le ali di Icaro: storia delle origini del volo" (2015). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. L'Europa celtica: una grande madre, di di Andrea Rognoni - Capitolo 1. Nasce Milano - Capitolo 2. Roma brucia - Capitolo 3. Scorrerie e duelli - Capitolo 4. Grandi alleanze - Capitolo 5. Gagliardi ma incostanti - Capitolo 6. La grande guerra - Capitolo 7. Al fianco di Annibale - Capitolo 8. I legionari in ginocchio - Capitolo 9. Fieri e irriducibili - Capitolo 10. Battuti e assorbiti - Bibliografia essenziale |