Sociologia della moda Stampa E-mail

Costanza Baldini

Sociologia della moda

Armando Editore, pagg.240, € 23,00

 

baldini moda  IL LIBRO – La moda è stata oggetto, nel corso degli ultimi tre secoli, di riflessioni e di studi da parte di alcuni filosofi, di vari economisti e di numerosi sociologi. I contributi della sociologia allo studio della moda possono essere suddivisi in due grandi periodi: il primo va dalla fine dell'Ottocento alla prima metà del Novecento, ed è qui che autori come Simmel e Spencer, Tarde e Veblen, pubblicano opere e saggi che contengono ipotesi illuminanti su questo complesso fenomeno sociale. Il secondo periodo va dagli anni Cinquanta del secolo scorso ai nostri giorni ed è caratterizzato da opere di studiosi che accanto a osservazioni intuitive contengono anche ricerche empiriche sul fenomeno della moda.
  Nel presente volume la curatrice ripercorre le tesi avanzate sul fenomeno della moda da celebri filosofi (da Kant a Rousseau, da Nietzsche a Benjamin) e da altrettanto celebri sociologi (da Tarde a Blumer, da Spencer a Baudrillard, da Simmel a Crane). La parte antologica, che contiene anche alcuni testi tradotti per la prima volta in italiano, offre un ampio panorama sulle teorie sociologiche circa la diffusione della moda e sulle sue caratteristiche di fondo.

  DAL TESTO – "[...] per Simmel, la moda può essere una schiavitù, ma anche un raffinato strumento per proteggere la propria libertà interiore. E un esempio lampante di ciò è dato dalla vita di Goethe. Nell'ultimo periodo della sua vita questo celebre scrittore raggiunse «il massimo di libertà interiore, la completa imperturbabilità dei suoi centri vitali proprio con l'adattamento a tutto ciò che è esteriore, con la stretta osservanza della forma, con un volontario piegarsi alle convenzioni della società. In questo senso, la moda è una forma sociale di ammirevole utilità proprio perché, al pari del diritto, comprende soltanto l'esteriore della vita, solo quei lati che sono rivolti alla società. La moda offre all'uomo uno schema con cui egli può documentare inequivocabilmente il suo legame con l'universale e l'obbedienza alle norme che gli vengono dal suo tempo, dal suo status, dalla sua cerchia più ristretta. Con ciò egli ottiene di poter concentrare la libertà che la vita concede
nelle sue cose più intime ed essenziali»."

  L'AUTRICE – Costanza Baldini è dottoranda di ricerca presso l'IMT Alti Studi di Lucca e ha condotto ricerche sulla sociologia della moda, dell'arte e del fumetto. Tra le sue pubblicazioni più recenti, per Armando Editore, ricordiamo: "Il linguaggio dei capelli" (a cura di) (2004) e "L'arte della coiffure. l parrucchieri, la moda e i pittori" (2006). Ha inoltre collaborato alle edizioni 2006 e 2007 della mostra d'arte contemporanea "Digiarte".

  INDICE DELL'OPERA – La moda, i filosofi ed i sociologi - 1. Introduzione - 2. Le tesi dei filosofi (a. Jean de la Bruyère: l'"asservimento" alle mode è "cosa irragionevole" - b. Bernard de Mandeville: la moda è un fenomeno sociale ed economico positivo - c. La moda secondo l'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert - d. Jean-Jacques Rousseau: contro gli abiti alla moda malsani e scomodi - e. Adam Smith: l'influenza del costume e della moda - f. Immanuel Kant: la moda è una forma di vanità e di follia - g. Friedrich Nietzsche: la moda e gli uomini inferiori e immaturi - h. Walter Benjamin: la moda come l'arte anticipa il futuro) - 3. Le tesi dei sociologi (a. Gabriel Tarde: l'imitazione-costume e l'imitazione-moda - b. Herbert Spencer: la moda favorisce l'uguaglianza e lo sviluppo dell'individualità - c. Georg Simmel: le caratteristiche della moda nella società moderna - d. William Graham Sumner: la moda si diffonde per contagio - e. Thorstein Veblen: la moda, gli abiti e la classe agiata - f. Werner Sombart: la moda è totalmente sottomessa all'imprenditore capitalista - g. Alfred L. Kroeber: l'ordine nei mutamenti della moda - h. Jean Baudrillard: la moda come strumento di manipolazione di classe - l. Herbert Blumer: la moda e la teoria della selezione collettiva - j. Gilles Lipovetsky: la moda è una opportunità per le democrazie - k. Diana Crane: dalla moda "di classe" a quella di "consumo") – Antologia (La moda e il cerimoniale, di Herbert Spencer - La ricerca dell'eleganza, di Id. - Il costume e la moda, di Gabriel Tarde - I mores, la moda e la selezione sociale, di William Graham Sumner - La moda è sempre "moda di classe", di Georg Simmel - La moda e la legge dello "sciupìo vistoso", di Thorstein Veblen - L'ordine nei mutamenti della moda, di Alfred L. Kroeber - Il craze, la moda e l'hobby, di Neil J. Smelser - I cicli della moda, di Gaston Bouthoul - Moda, consumi e classi sociali, di Lloid A. Fallers - La moda: i consumi ostentativi e quelli di cittadinanza, di Francesco Alberoni - Moda: da differenziazione di classe a selezione collettiva, di Herbert Blumer - Dalla moda di élite alla moda di massa, di R. T. Horowitz - Gli stadi del processo della moda, di Fred Davis - Analisi dei cicli della moda: principi e prospettive, di George B. Sproles - Psicosociologia della moda, di Marc-Alain Descamps - L'espansione sociale della moda ai nostri giorni, di René Koenig - La funzione ideologica della moda, di Jean Baudrillard - La diffusione della moda, di Nicola Squicciarino - Gli intellettuali, la moda e la democrazia, di Gilles Lipovetsky - I nemici e gli amici della moda, di Massimo Baldini - La moda, di Ann-Mari Sellerberg)