Quattro articoli sulla filosofia tedesca Stampa E-mail

Bertrando Spaventa

Quattro articoli sulla filosofia tedesca
(Kant, Fichte, Schelling, Hegel)


Casa Editrice Il Prato, pagg.176, € 20,00

 

spaventa quattro  IL LIBRO – Per Bertrando Spaventa la filosofia italiana poteva rinascere soltanto attraverso il ripensamento della filosofia classica tedesca, in quanto essa stessa frutto del pensiero di Tommaso Campanella e di Giordano Bruno. Se vi era un primato italiano, in questi autori andava cercato e non nelle forme più o meno mitiche esaltate da altri esponenti del Risorgimento. I quattro scritti che qui si presentano (alcuni ripubblicati per la prima volta), rispondono a un programma di lavoro che Spaventa si era proposto nel periodo trascorso in esilio a Torino tra il 1850 e il 1859: la ricognizione dei sistemi di Kant, Fichte, Schelling e Hegel, vale a dire delle forme più alte mai raggiunte dalla filosofia.
  Se si prende in esame la produzione di Spaventa, non è difficile scorgere quale sia il suo scopo fondamentale: il superamento di pregiudizi teorici contro la filosofia tedesca e, al contempo, lo svecchiamento della critica filosofica come esercizio culturale autonomo e volto alla ricerca di nuove prospettive, più che alla elaborazione di formule statiche o declamatorie.
  Gli scritti presentati in questa breve raccolta testimoniano ampiamente di questa continua tensione ed è significativo il fatto che la loto lettura possa generare una sorta di spaesamento quando si prescinda dalla loro destinazione iniziale: una voce enciclopedica che compie un'analisi di pensatori non oggetto specifico della voce stessa; un'altra voce che espone e mette al tempo stesso tra parentesi il pensatore presentato; una commemorazione che fa i conti con gli esiti ultimi del commemorato; un saggio espositivo che mostra il tormento di un testo, ma al tempo stesso indica il compito storico e culturale di una nazione ancora in formazione. La ricchezza del pensiero di Spaventa non sta soltanto nella libera e originale adesione all'hegelismo, ma anche nel modo in cui egli sfrutta con sguardo critico spregiudicato gli spazi che si conquistano che gli vengono concessi.

  DAL TESTO – "La dialettica di Hegel consiste sempre nell'enunciare due idee contraddittorie, le quali poi trovano la loro unità e conciliazione in un'idea più elevata. Reco un esempio, e lo trascelgo tra tanti, perché esso concerne una quistione fondamentale del diritto pubblico.
  "Hegel distingue nella libertà una doppia determinazione cioè il contenuto, ossia la obbiettività della libertà e la forma: nella quale il subbietto ha coscienza di sé come un'attività particolare; talché la forma può dirsi l'interesse del subbietto nell'azione, mentre che il suo opposto è l'interesse della ragione. Da questa distinzione risultano i tre momenti seguenti, come forze attive dell'organismo politico. 1° Le leggi della ragione o del diritto in sé, sono la libertà reale e obbiettiva; tali sono la libertà della proprietà e la libertà della persona; quella delle professioni e del l'industria in generale, cioè la facoltà nell'uomo di adoperare le proprie forze come meglio gli piace, e di aspirare e di giungere a tutti gli impieghi dello Stato. Questo momento della libertà reale ha la sua base nel pensiero e nella coscienza che l'uomo ha della sua essenza spirituale, non già nel sentimento; perché il sentimento spesso può stare con la servitù e con la schiavitù. 2° Il secondo momento, opposto al primo, è l'attività che realizza le leggi, ossia il governo in generale."

  L'AUTORE – Bertrando Spaventa (1817–1883) fu un filosofo e uno storico della filosofia.

  IL CURATORE - Giuseppe Landolfi Petrone si occupa prevalentemente della filosofia classica tedesca, con particolare riferimento al criticismo kantiano, e della filosofia italiana dell'Ottocento. Ha curato alcune edizioni italiane di opere di Immanuel Kant e di Johann Joachim Spalding per Bompiani; di Spaventa ha curato l'edizione degli "Scritti sul Rinascimento" per l'editore Serra (2011).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Nota editoriale - Quattro articoli sulla filosofia tedesca (Kant, Fichte, Schelling, Hegel) - Kant (1860) - Fichte (1859) - Schelling (1854) - Hegel (1850) - Idea generale del sistema di Hegel - Indice dei nomi - Bibliografia essenziale