Diritto internazionale Stampa E-mail

Carlo Focarelli

Diritto internazionale
Terza edizione


Cedam, pagg.XXIX-548, € 45,00

 

focarelli internazionale  IL LIBRO – Il mondo ha un diritto comune, superiore ai diritti statali, ma non ha un'autorità comune, superiore agli Stati. È da qui che occorre partire per comprendere il diritto internazionale. Due punti sono essenziali: (a) il diritto internazionale è il diritto comune dell'umanità, nonostante la divisione politica dell'umanità in più Stati; (b) come ogni diritto, anche il diritto internazionale ha bisogno di un'autorità che lo amministri in concreto, cioè che lo rispetti e lo faccia rispettare dagli individui, autorità che in mancanza di un governo mondiale non può essere che quella degli Stati. Il volume contiene una trattazione generale del diritto internazionale in una prospettiva sistemica e alla luce dei problemi globali attuali. Definisce anzitutto la comunità internazionale e gli attori, statali e non-statali, che la compongono. Particolare rilievo è dato al «sistema degli Stati», da un lato, e ai «valori comuni dell'umanità», dall'altro. Viene quindi analizzata la divisione giuridica del mondo in spazi e i problemi che si pongono nell'allocazione della giurisdizione tra i vari Stati. Il volume passa poi all'esame dei valori perseguiti dalle norme internazionali, selezionandone quattro: ordine interstatale, persona umana, economia sostenibile, sicurezza globale. Nell'ambito di ciascun valore vengono analizzate le principali norme internazionali esistenti. Infine il volume si occupa della responsabilità internazionale, sia dello Stato che delle organizzazioni internazionali e degli individui, della giurisdizione internazionale nonché del ruolo della diplomazia nel mantenimento della pace e dell'ordine internazionale. Il volume, che costituisce una sintesi del "Trattato di diritto internazionale" (Torino, Utet giuridica, 2015) al quale rinvia sistematicamente, è completato (pur restando indipendente) da due ulteriori volumi sulla prassi di rilievo internazionale, ai quali pure fa costante rinvio, il primo sulla prassi più generale edito nel 2008 (312 casi riportati, tradotti in lingua italiana) e l'altro, edito nel 2012, su quella più recente (102 casi relativi al periodo 2008-2012, anch'essi tradotti in lingua italiana).

  DAL TESTO – "Non esiste [...] un organo (paragonabile alle autorità statali di polizia) che monopolizzi l'attuazione coattiva del diritto internazionale e costringa gli Stati a conformarsi alle norme nel caso in cui le trasgrediscano. Di nuovo, sono gli stessi Stati che, ritenendo per proprio conto e a prescindere dalle valutazioni altrui di aver subito un illecito, sono abilitati a reagire compiendo a loro volta un illecito nei confronti dello Stato preteso offensore. L'autotutela, che nel diritto statale è ammessa solo eccezionalmente (come nel caso della legittima difesa), essendo obbligatorio rivolgersi ai giudici, nel diritto internazionale è la regola. Lo Stato che ritiene di aver subito un illecito è legittimato a reagire, purché siano soddisfatti i requisiti per l'esercizio della reazione, con un atto illecito ma giustificato appunto a titolo di autotutela, nei confronti dello Stato fautore dell'illecito. È vero peraltro che oggi il ricorso all'autotutela è infrequente. Ormai spesso gli Stati sottopongono le loro controversie ad istanze giudiziarie o arbitrati internazionali e di regola rispettano le loro decisioni. Gli Stati tendono ad evitare l'autotutela perché in un mondo interconnesso come quello attuale le misure unilaterali sono spesso inefficaci, e persino controproducenti. Gli Stati ricorrono altresì al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per la soluzione di specifiche questioni. In ogni caso, in mancanza di un governo mondiale legittimo ed effettivo, resta sempre sullo sfondo l'ammissibilità giuridica dell'autotutela."

  L'AUTORE – Carlo Focarelli è professore ordinario di Diritto internazionale nell'Università di Perugia e nell'Università LUISS di Roma ed è coordinatore del Laboratorio di ricerca PRIMIL («Privacy and New Media in International Law») del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Perugia. Tra i suoi libri: «International Law as Social Construct: The Struggle for Global Justice» (Oxford University Press, 2012); «La persona umana nel diritto internazionale» (il Mulino, 2013); «Le Nazioni Unite», con B. Conforti (Cedam, 2015); «Trattato di diritto internazionale» (Utet, 2015).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Opere di carattere generale - Fonti online di reperimento dei documenti - Abbreviazioni – Introduzione - Parte I. Il sistema degli Stati e il governo dell'umanità - Capitolo I. Sistema degli Stati e comunità internazionale - Capitolo II. Creazione inter-statale e applicazione intra-statale delle norme internazionali - Capitolo III. Ripartizione normativa dell'autorità di governo degli Stati - Parte II. Norme internazionali protettive dei valori comuni dell'umanità - Capitolo IV. Ordine interstatale - Capitolo V. Persona umana - Capitolo VI. Economia sostenibile - Capitolo VII. Sicurezza globale - Parte III. Responsabilità internazionale e regolamento internazionale delle controversie - Capitolo VIII. Responsabilità internazionale - Capitolo IX. Regolamento internazionale delle controversie