Le guerre macedoniche |
John Thornton
IL LIBRO – A partire dal 214 a.C., Roma affrontò a più riprese le monarchie di Macedonia e di Siria, eredi dell'impero di Alessandro Magno. In meno di un secolo, sconfitti i re macedoni Filippo v e Perseo, vinto Antioco III il Grande e umiliato suo figlio Antioco IV, il dominio diretto di Roma si estese alla Macedonia e all'Asia Minore, unificando per la prima volta le due metà del bacino mediterraneo. Il travaglio di quest'epoca tormentata portò alla nascita del mondo greco-romano, destinato a lasciare un'impronta duratura nella cultura europea; ma non fu un parto indolore. Nello scontro fra le superpotenze, gli sforzi disperati di città e stati federali del mondo ellenistico per garantirsi la sicurezza e preservare la propria autonomia risultarono spesso vani; la guerra per l'egemonia produsse ovunque conflitti civili, lutti, distruzioni e sofferenze. DAL TESTO – "All'origine della decisione di muovere guerra al re di Macedonia, la tradizione pone una serie di ambascerie, che confluiscono in senato da varie parti del mondo greco, per invocare l'intervento romano contro Filippo. A inviare per prime i propri rappresentanti a Roma sarebbero state alcune non meglio specificate città alleate "dalla Grecia", sul finire dell'anno consolare 203; è probabile si tratti di città greche dell'area illirica. Gli ambasciatori avrebbero lamentato la devastazione del loro territorio da parte di presidi macedoni - forse le guarnigioni insediate in città vicine -, accusando Filippo V di non aver voluto prestare ascolto alle loro legittime rimostranze, presentate per via diplomatica; inoltre, avrebbero denunciato al senato la partenza per l'Africa, agli ordini del macedone Soparro, di quattromila uomini, inviati ai Cartaginesi assieme a una somma di denaro. Il senato avrebbe nominato tre legati, col compito di rimproverare a Filippo la violazione del trattato (Livio XXX 26, 2-4). L'AUTORE – John Thornton insegna Storia romana nel dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza Università di Roma. Si occupa principalmente di storia e storiografia dell'età ellenistico-romana, con particolare riferimento a Polibio, di cui ha curato anche le note di commento nell'edizione in otto volumi a cura di Domenico Musti (Bur, 2001-2006). INDICE DELL'OPERA – Introduzione (Dalla symplokè all'adéritos exousía - Le fonti - Greci, Macedoni e Romani - Città e stati federali nello scontro fra le superpotenze) - 1. Filippo V fino al 205 (L'eredità di Antigono Dosone - I primi anni di regno - Roma e la Macedonia fino alla pace di Naupatto - La prima guerra di Macedonia) - 2. La ripresa della guerra e il problema dell'eccezionalità romana (La stabilità della pace di Fenice - Un flusso di ambascerie - La decisione dei comizi - La ripresa della guerra e il dibattito sull'imperialismo romano) - 3. La seconda guerra di Macedonia (I primi anni di guerra - La guerra di Flaminino - Dalla fine della guerra all'abbandono della Grecia) - 4. La guerra contro Antioco III e gli Etoli (Verso la guerra - La guerra in Grecia - La guerra in Asia) - 5. Dalla pace di Apamea alla guerra contro Perseo (Gli ultimi anni di Filippo V - I primi anni di regno di Perseo) - 6. La terza guerra di Macedonia (I primi anni di guerra - La guerra di Emilio Paolo) - 7. Dalla fine del regno antigonide alle province di Macedonia e d'Asia (La resa dei conti - Un mondo nuovo) – Bibliografia - Indice dei nomi di persona, di divinità e di luogo |