Bric |
Andrea Goldstein
IL LIBRO – Nato dalla fantasia di una banca d'affari come un semplice artificio di marketing, l'acronimo Bric è ormai diventato sinonimo dello spostamento dell'ago della bilancia dell'economia mondiale dai paesi industrializzati alle economie emergenti. Grazie all'impressionante crescita registrata negli ultimi anni, Brasile, Russia, India e Cina hanno ridotto la povertà e incorporato centinaia di milioni di persone nella classe media. Un risultato ottenuto grazie alla globalizzazione, al commercio e agli investimenti, ma seguendo un percorso originale, in cui le politiche pubbliche hanno sostenuto la trasformazione dell'economia. Se ha creato molti vincitori, questo processo non è esente tuttavia da conseguenze negative in termini di diseguaglianze e utilizzo di risorse esauribili. Il libro descrive le nuove dinamiche nelle loro luci ed ombre, aiutandoci a coglierne tutta la complessità. DAL TESTO – "Brasile, Russia, India e Cina: quattro grandi paesi che fino al 2001 avevano relativamente poco in comune - dal punto di vista geografico, politico, culturale ed economico - e che, grazie all'acronimo (Bric), partorito da un economista di Goldman Sachs, Jim O'Neill, sono ormai considerati un gruppo, percepito come tale dall'esterno e teso a strutturarsi in maniera da proporre e difendere identici interessi. L'intuizione di O'Neill era semplice: entro il 2041 (un orizzonte in seguito anticipato al 2039 e poi al 2032) il Pil dei Bric sarà superiore a quello dei principali paesi industrializzati, i G7. Non per questo l'idea sembrava inizialmente plausibile: si trattava di paesi ancora arretrati, il modello economico utilizzato per arrivare a questa previsione pareva troppo semplificato e meccanicistico, O'Neill stesso riconosceva che la sua conoscenza delle economie emergenti era sostanzialmente limitata. L'AUTORE – Andrea Goldstein è economista all'Ocse ed esperto di economie emergenti. Per il Mulino ha già pubblicato "Le multinazionali" (con L. Piscitello, 2007), "Globalizzazione e sviluppo" (con F. Bonaglia, II ed. 2008) e "La corporate governance" (con A. Goglio, 2010). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Struttura economica e performance recente (1. Composizione del Pil - 2. Dinamiche settoriali - 3. Demografia) - II. Dinamiche sociali (1. Povertà monetaria - 2. Altri indicatori - 3. Gli altri: nuove classi medie e super-ricchi - 4. Distribuzione - 5. Innovare nelle politiche sociali) - III. Una prospettiva di lungo periodo: storia, istituzioni e politiche (1. I Bric nel lungo periodo - 2. La grande trasformazione? - 3. Le regole di ingaggio con l'economia mondiale - 4. Pragmatismo oltre gli slogan) - IV. La proiezione internazionale dei Bric: commercio, investimenti, migrazioni e conti con l'estero (1. Commercio - 2. Investimenti esteri nei Bric - 3. Multinazionali dei Bric - 4. Migrazioni - 5. Conti con l'estero) - V. L'innovazione (1. Ricerca e sviluppo - 2. Produzione scientifica - 3. Brevetti e marchi - 4. Qualche esempio di creatività - 5. Istruzione) - VI. Le grandi imprese dei Bric (1. Un'ecologia complessa - 2. La fine del libero mercato? - 3. Un approfondimento: l'industria dei trasporti) - VII. Italia e Bric (1. Commercio - 2. Multinazionali italiane nei Bric - 3. Investimenti Bric in Italia - 4. Migrazioni - 5. Relazioni politico-economiche tra Italia e Bric) - VIII. Le economie emergenti, la crisi e la nuova governance internazionale (1. I Bric nella «global governance»: dal G7 al G20 - 2. Il cambiamento climatico - 3. La guerra delle monete? - 4. Quale G allora?) – Conclusioni – Glossario - Letture consigliate |