Bric Stampa E-mail

Andrea Goldstein

Bric
Brasile, Russia, India, Cina alla guida dell'economia globale


il Mulino, pagg.176, € 15,00

 

goldstein bric  IL LIBRO – Nato dalla fantasia di una banca d'affari come un semplice artificio di marketing, l'acronimo Bric è ormai diventato sinonimo dello spostamento dell'ago della bilancia dell'economia mondiale dai paesi industrializzati alle economie emergenti. Grazie all'impressionante crescita registrata negli ultimi anni, Brasile, Russia, India e Cina hanno ridotto la povertà e incorporato centinaia di milioni di persone nella classe media. Un risultato ottenuto grazie alla globalizzazione, al commercio e agli investimenti, ma seguendo un percorso originale, in cui le politiche pubbliche hanno sostenuto la trasformazione dell'economia. Se ha creato molti vincitori, questo processo non è esente tuttavia da conseguenze negative in termini di diseguaglianze e utilizzo di risorse esauribili. Il libro descrive le nuove dinamiche nelle loro luci ed ombre, aiutandoci a coglierne tutta la complessità.
  Nel capitolo 1 si sintetizza la recente performance di crescita dei Bric e la struttura delle loro economie, prima di esaminare, nel capitolo 2, alcuni indicatori di sviluppo, compresi gli indici di povertà e disuguaglianza. Il capitolo 3 cerca di spiegare queste dinamiche in termini di storia, politiche e istituzioni, mentre il capitolo 4 prende in considerazione il ruolo della globalizzazione, e in particolare del commercio, degli investimenti internazionali e delle migrazioni. Dato il contributo cruciale dell'innovazione in tutte le diverse accezioni che questo termine assume, nel determinare le prospettive di crescita e sviluppo economico, il capitolo 5 copre diversi indicatori, dalla produzione scientifica ai brevetti, ad altre dimensioni della creatività. Nel capitolo 6 si descrivono le caratteristiche delle grandi imprese nei quattro paesi. Nel capitolo 7 si passa poi ai rapporti bilaterali tra l'Italia e i Bric, prima di esaminare, nel capitolo 8, come questi ultimi contribuiscano a cambiare la governance economica mondiale. Le Conclusioni contengono alcune considerazioni prospettiche.

  DAL TESTO – "Brasile, Russia, India e Cina: quattro grandi paesi che fino al 2001 avevano relativamente poco in comune - dal punto di vista geografico, politico, culturale ed economico - e che, grazie all'acronimo (Bric), partorito da un economista di Goldman Sachs, Jim O'Neill, sono ormai considerati un gruppo, percepito come tale dall'esterno e teso a strutturarsi in maniera da proporre e difendere identici interessi. L'intuizione di O'Neill era semplice: entro il 2041 (un orizzonte in seguito anticipato al 2039 e poi al 2032) il Pil dei Bric sarà superiore a quello dei principali paesi industrializzati, i G7. Non per questo l'idea sembrava inizialmente plausibile: si trattava di paesi ancora arretrati, il modello economico utilizzato per arrivare a questa previsione pareva troppo semplificato e meccanicistico, O'Neill stesso riconosceva che la sua conoscenza delle economie emergenti era sostanzialmente limitata.
  "Eppure, da neologismo utilizzato per commercializzare le analisi di una banca americana, sia pur influente come per l'appunto Goldman Sachs, i Bric sono diventati un'entità politica, i cui leader si incontrano annualmente per un vertice, spesso e volentieri per criticare proprio l'America! Se a qualcuno in Goldman Sachs, per qualsiasi ragione, venisse in mente di escludere dal gruppo uno dei Bric, c'è da scommettere che la reazione politica sarebbe immediata - anzi, quando sono stati espressi dubbi sulla Russia, nessuno al Cremlino ha trovato la cosa divertente e le larvate minacce di rendere la vita dura alla banca non si sono fatte attendere."

  L'AUTORE – Andrea Goldstein è economista all'Ocse ed esperto di economie emergenti. Per il Mulino ha già pubblicato "Le multinazionali" (con L. Piscitello, 2007), "Globalizzazione e sviluppo" (con F. Bonaglia, II ed. 2008) e "La corporate governance" (con A. Goglio, 2010).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Struttura economica e performance recente (1. Composizione del Pil - 2. Dinamiche settoriali - 3. Demografia) - II. Dinamiche sociali (1. Povertà monetaria - 2. Altri indicatori - 3. Gli altri: nuove classi medie e super-ricchi - 4. Distribuzione - 5. Innovare nelle politiche sociali) - III. Una prospettiva di lungo periodo: storia, istituzioni e politiche (1. I Bric nel lungo periodo - 2. La grande trasformazione? - 3. Le regole di ingaggio con l'economia mondiale - 4. Pragmatismo oltre gli slogan) - IV. La proiezione internazionale dei Bric: commercio, investimenti, migrazioni e conti con l'estero (1. Commercio - 2. Investimenti esteri nei Bric - 3. Multinazionali dei Bric - 4. Migrazioni - 5. Conti con l'estero) - V. L'innovazione (1. Ricerca e sviluppo - 2. Produzione scientifica - 3. Brevetti e marchi - 4. Qualche esempio di creatività - 5. Istruzione) - VI. Le grandi imprese dei Bric (1. Un'ecologia complessa - 2. La fine del libero mercato? - 3. Un approfondimento: l'industria dei trasporti) - VII. Italia e Bric (1. Commercio - 2. Multinazionali italiane nei Bric - 3. Investimenti Bric in Italia - 4. Migrazioni - 5. Relazioni politico-economiche tra Italia e Bric) - VIII. Le economie emergenti, la crisi e la nuova governance internazionale (1. I Bric nella «global governance»: dal G7 al G20 - 2. Il cambiamento climatico - 3. La guerra delle monete? - 4. Quale G allora?) – Conclusioni – Glossario - Letture consigliate