Le radici presocratiche del pensiero di Giordano Bruno |
Aniello Montano
IL LIBRO – Il libro propone una nuova periodizzazione dello svolgimento intellettuale di Giordano Bruno, situando "l'insoddisfazione nei confronti di Aristotele" e, di conseguenza, una crescente attenzione per soluzioni teoriche alternative a quelle sostenute dallo Stagirita già "a partire dagli ultimi anni del Noviziato". Si tratta di uno dei contributi maggiori del libro. DAL TESTO – "Avvertita l'insoddisfazione per i limiti e le carenze dell'impostazione epistemologica di Aristotele, Bruno sente sempre più il fascino per le dottrine di «uomini divini e sapientissimi, come Pitagora, Platone ed altri». E si convince che Aristotele, nel mentre riporta frammenti tratti dalle opere dei Presocratici, li interpreta secondo una chiave ermeneutica inadatta e fuorviante. Ripetutamente lo accusa di essere un «non assai fidel relatore», di trattare «ignobilmente» i filosofi citati e di interpretarli «scioccamente», secondo una «pedantesca censurae». Si applica, perciò, a rileggere quei frustuli residui delle opere degli antichi presocratici in una chiave nuova. Non più, come voleva Aristotele, come espressione di una scienza non ancora pervenuta a maturità. Ma come testimonianze di una concezione della realtà diametralmente opposta a quella espressa dallo Stagirita. Nei filosofi più antichi, Bruno non individua i «predecessori» inesperti e balbettanti delle convinzioni scientifiche di Aristotele, ma autori ognuno dei quali ha maturato una visione del mondo autonoma e precisa, anche se tra di esse intrecciantisi e talvolta compatibili." L'AUTORE – Aniello Montano ha insegnato Storia della filosofia nell'Università di Genova dal 1988 al 1991. È stato professore ordinario di Storia della filosofia nell'Università di Salerno. Si è interessato di storia della filosofia antica, pubblicando saggi sui Presocratici e su Platone. Ha tradotto, introdotto e commentato opere di Hobbes e di Spinoza. Ha curato la ristampa di importanti volumi di Giuseppe Rensi. Ha pubblicato su Sartre tre monografie e alcuni saggi. Gli ultimi suoi volumi sono: "Storia e convenzione. Vico contra Hobbes" (La città del sole, Napoli 1996); "La mente e la mano. Aspetti della storicità del sapere e del primato del fare in Giordano Bruno" (La città del sole, Napoli 2000); "Il prisma a specchio della modernità. Percorsi di filosofia italiana tra Ottocento e Novecento" (Rubbettino, Soveria Mannelli 2002); "La fiamma e la farfalla. Saggi su Giordano Bruno" (Edizioni Marte, Salerno 2003); "Camus. Un mistico senza Dio" (Edizioni Messaggero, Padova 2003); "Opsis Idea. Figure e temi della cultura flosofica europea da Hobbes a Croce" (Bibliopolis, Napoli 2005); "Solitudine e solidarietà. Saggi su Sartre, Merleau-Ponty e Camus" (Bibliopolis, Napoli 2006); "I testimoni del tempo. Filosofia e vita civile tra Settecento e Novecento" (Bibliopolis, Napoli 2010); "Spinoza e i filosofi" (Le Lettere, Firenze 2011); "Sermo civilis. Note di etica pubblica tra storia e vita" (Delta 3 Edizioni, Grottaminarda 2012). INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Michele Ciliberto - Introduzione - Capitolo I. Bruno e la questione delle fonti - Capitolo II. Bruno e i Presocratici - Capitolo III. Parmenide, l'universo uno infinito immobile - Capitolo IV. Il "divino" Pitagora - Capitolo V. Empedocle e "il problema della causa" - Capitolo VI. Eraclito e la dialettica |