Michel Houellebecq
Sottomissione
Bompiani, pagg.252, € 17,50
IL LIBRO – A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l'insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un'implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. Sottomissione è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.
DAL TESTO – "Il cambiamento di regime politico non aveva lasciato tracce visibili nel quartiere. Gruppi compatti di cinesi continuavano come sempre ad accalcarsi davanti alle sale-corsa, con le cedole di scommessa in mano. Altri spingevano di gran premura carriole piene di manghi, salsa di soia, riso. Niente, neanche un regime musulmano, sembrava in grado di rallentare la loro attività incessante - il proselitismo islamico, come prima di esso il messaggio cristiano, si sarebbe probabilmente dissolto senza lasciare tracce nell'oceano di quella civiltà immensa. "Passeggiai per Chinatown per poco più di un'ora. La parrocchia di Saint-Hippolyte continuava a proporre corsi di avviamento al mandarino e alla cucina cinese; i volantini per le serate Asia Fever di Maisons-Alfort non erano scomparsi. In pratica, l'unico segno di trasformazione visibile che scoprii fu la scomparsa del reparto kosher del Géant Casino; ma la grande distribuzione si era sempre contraddistinta per il suo opportunismo. "La cosa era un po' diversa nel centro commerciale Italie 2. Come prevedevo, il negozio Jennyfer era scomparso, sostituito da una specie di bio-boutique provenzale che proponeva oli essenziali, shampoo all'olio d'oliva e miele agli aromi della gariga. In maniera meno spiegabile, sicuramente legata solo a motivi economici, la succursale di L'homme moderne, situata in una zona alquanto derelitta del secondo piano, aveva chiuso anch'essa i battenti, per ora senza essere sostituita. Ma era soprattutto il pubblico in sé a essere, sottilmente, cambiato. Come tutti i centri commerciali - benché, ovviamente, in maniera molto meno spettacolare rispetto a quelli della Défense o delle Halles – anche Italie 2 attirava da sempre una notevole quantità di feccia; che adesso era completamente scomparsa. L'abbigliamento femminile si era trasformato, lo avvertii subito senza riuscire ad analizzare questa trasformazione; la quantità di veli islamici era a malapena aumentata, non era questo, mi ci volle quasi un'ora di passeggiata per capire, di colpo, cos'era cambiato: le donne erano tutte in pantaloni. Il rilevamento delle cosce femminili, la proiezione mentale tesa a ricostruire la fica nella loro intersezione, processo il cui potere di eccitazione è direttamente proporzionale alla lunghezza delle gambe scoperte: in me tutto ciò era così involontario e automatico, per certi versi genetico, che sul momento non me n'ero reso conto, ma il fatto era lì: gonne e vestiti erano scomparsi. Si era diffuso anche un nuovo indumento, una specie di blusa di cotone, lunga fino a metà coscia, che toglieva qualsiasi interesse obiettivo ai pantaloni aderenti che una donna potesse eventualmente indossare; quanto agli short, ovviamente erano fuori discussione. La contemplazione del culo femminile, minimo conforto sognante, era diventata anch'essa impossibile. Una trasformazione, dunque, era indubbiamente in atto; un ribaltamento obiettivo aveva iniziato a prodursi. Qualche ora di zapping sui canali della TNT non mi consentì di scoprire alcuna mutazione ulteriore; ma le trasmissioni erotiche erano comunque, e già da un pezzo, passate di moda in TV."
L'AUTORE – Michel Houellebecq ha pubblicato presso Bompiani i romanzi "Le particelle elementari" (1999), "Estensione del dominio della lotta" (2000), "Piattaforma" (2001), "Lanzarote" (2002), "La possibilità di un'isola" (2005), divenuto un film con la regia dell'autore nel 2008, la raccolta poetica "Il senso della lotta" (2000), i saggi "H.P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita" (2001) e "La ricerca della felicità" (2008), e il libro scritto con Bernard-Henri Levy, "Nemici pubblici. Con La carta e il territorio" ha vinto il Premio Goncourt 2010. |