Italia, Patria di scienziati |
Waldimaro Fiorentino
IL LIBRO – Questo encomiabile lavoro di Waldimaro Fiorentino si prefigge l'obiettivo di contribuire a correggere il pregiudizio che vuole l'Italia Paese estraneo alle scienze e, soprattutto, incapace di «fare sistema» in questo campo. DAL TESTO – "L'esposizione segue il criterio della ripartizione in quattro grandi segmenti: le scienze matematiche e fisiche, la chimica, la medicina e un ultimo, dedicato alla nuova generazione, si propone di far conoscere come tuttora l'Italia offra una ricchezza spesso sottovalutata, molto vivace e qualificata, di ricercatori e scienziati. L'AUTORE – Waldimaro Fiorentino è nato a Padova il 20 agosto 1935; è figlio di un Ufficiale superiore del Regio esercito, caduto nell'ultimo conflitto e decorato al valor militare. Laureato in Economia e Commercio, dirigente industriale, maestro del lavoro; pubblicista dal 1962, ha scritto per diversi quotidiani e periodici, tra i quali «Il Corriere della Nazione», «Il giornale del Mezzogiorno», «Momento Sera», «Il giornale d'Italia», «Mondo economico», «Gente Money», «Il giornale della Banca», «Il giornale», «Il borghese», «L'Adige», l'«Alto Adige», firmando, complessivamente, oltre 15.000 articoli. Ha anche condotto un programma economico per la sede RAI di Bolzano; è stato responsabile della pagina economica del quotidiano «L'Adige»; ed ha collaborato con diverse reti televisive. E' stato tra i fondatori e direttore di «Radio Bolzano Dolomiti», prima emittente privata della provincia di Bolzano ed ha diretto anche diversi periodici tra i quali l'edizione italiana del bollettino della Camera di Commercio italo-tedesca di Francoforte e per 28 anni il mensile «L'Incontro», dell'Associazione della provincia di Bolzano e periodico a maggior tiratura nel Trentino-Alto Adige. Attualmente, è collaboratore de «Il Sole 24 ore», «Nord Est», dell'Agenzia di stampa «Adnkronos» e «Scienza e tecnica», rivista della «Società italiana per il progresso delle scienze»; è titolare di una rubrica fissa per «Sapere», la più antica rivista scientifica italiana; fa parte del Comitato scientifico della Società italiana per il progresso delle scienze. È autore di diverse pubblicazioni, tra le quali: «Come nacque l'enciclica rerum novarum», «L'Italia in Africa e un Degasperi sconosciuto», che ha riscosso notevole successo di critica anche sui maggiori quotidiani e settimanali italiani; «Chissà perché Degasperi sì e Umberto di Savoia no!»; «Alto Adige, là dove il legno è di casa»; «Donne in musica in provincia di Bolzano», in due volumi; «Industrie e industriali in Alto Adige»; «Tra federalismo e decentramento»; «L'orchestra Eiar, Fernando Limenta e... Benito Mussolini», che ha fatto conoscere un musicista sino ad allora sconosciuto; «Italia, patria di scienziati», uscito sotto il patrocinio della Sips, la Società italiana per il progresso delle scienze, tradotto in arabo e presentato al Salone del libro del Cairo ed alla Biblioteca Alessandrina di Alessandria d'Egitto; «L'operetta italiana», sino ad ora unico libro uscito sull'argomento; «Alto Adige e Savoia». È anche autore di un saggio sul poeta di Grado Biagio Marin, in un volumetto scritto a quattro mani; e di sei capitoli del prestigioso volume «Casa Savoia. Storia di una famiglia italiana». È autore del capitolo dedicato al basket in Alto Adige, nel libro «Solo per sport», pubblicato dalla Provincia autonoma di Bolzano, Scuola e cultura italiana. Ha scritto il testo del documentario «Bolzano, città viva». Ha tenuto circa 600 conferenze sulla storia contemporanea d'Italia, sulla storia delle minoranze linguistiche in Italia e sulla storia della musica, in particolare dell'operetta italiana. Ha organizzato e condotto spettacoli e concerti di musica classica e lirica, tra i quali i «Sabati musicali e letterari». Ha presentato l'operetta italiana al teatro dell'Opera di Roma. Ha tenuto lezioni e corsi alla Scuola di studi d'alta formazione europea di Saluzzo e all'Università «La Sapienza» di Roma. Nel 2006, ha organizzato a Bolzano la 68ma edizione del Congresso nazionale della Società italiana per il progresso delle scienze. Fa parte del comitato scientifico della SIPS, Società italiana per il progresso delle scienze. Per circa 25 anni ha fatto parte del consiglio direttivo dell'Useb, l'organo di collegamento tra gli operatori economici altoatesini di lingua italiana. Ha fatto parte della Commissione Comet II, istituita dall'Università di Trento per l'attuazione del programma della Comunità Europea per la cooperazione fra Università e imprese in materia di formazione nel campo delle tecnologie. INDICE DELL'OPERA – I volume: Presentazione, di Maurizio Luigi Cumo, presidente della SIPS – Introduzione - Leonardo Fibonacci inventore dei numeri - Gerolamo Cardano. Giunti e sospensioni tuttora attuali - Giovanni Caramuel. Diede vita al calcolo binario - Francesco Brioschi. Contribuì alla rinascita della scuola matematica italiana - Anche gli occhiali nacquero in Italia - Microscopio. «Italiano», non solo per merito di Galilei - Evangelista Torricelli. Grande matematico, gigantesco fisico - Fu Panfilo Castaldi a inventare la stampa con caratteri mobili - La litozincografia. Nella evoluzione della stampa - Giuseppe Ravizza. La prima macchina da scrivere fu il suo «Cembalo scrivano» - I sistemi di scrittura inventati da italiani - Tito Livio Burattini e il Sistema metrico decimale - Alessandro Volta. Rese utilizzabile l'energia elettrica - Giandomenico Romagnosi, giureconsulto e filosofo, scoprì l'elettromagnetismo - Nel magnetismo anche Francesco Zantedeschi e Carlo Marozzo - Antonio Pacinotti ed il suo celebre «anello» - Galileo Ferraris. Realizzò il trasferimento economico dell'energia - Alessandro Cruto e Arturo Malignani padri della lampadina - Camillo di Cavour comprese le potenzialità dell'energia idroelettrica - Luca de Samuele Cagnazzi. Anticipò l'invenzione del fonografo - Quirico Filopanti. Si debbono a lui i fusi orari - Giovanni Virgilio Schiaparelli. Il più grande astronomo italiano - Luigi Palmieri. Inventò il sismografo e molto altro ancora - L'intensità dei terremoti si misura con la scala di Giuseppe Mercalli - Giuseppe Candido. Genio dell'elettricità e della sismologia - Augusto Righi. Primo maestro di Guglielmo Marconi - Giovanni Caselli. Inventò il pantelegrafo, progenitore del fax - Antonio Meucci. L'inventore del telefono scippato da Graham Bell - Giovanni Battista Marzi. Inventò l'altoparlante elettrico e la prima centralina automatica - Carlo Felice Matteucci ed Eugenio Barsanti padri del motore a scoppio - Enrico Bernardi. Inventò automobile e motocicletta a benzina - Pietro Puricelli. Inventò le autostrade - Gli italiani che hanno reso possibile il volo - Il trasporto di edifici - Giovanni Battista Piatti fu l'inventore della perforatrice pneumatica - Guglielmo Marconi. Telegrafia senza fili e radio ridussero le distanze - Orso Mario Corbino. Scienziato e riformatore - Enrico Fermi. Diede vita all'era atomica - Le invenzioni pratiche - Il filatoio meccanico nacque a bologna nel 1273 - L'invenzione dei fiammiferi - Nella Chimica - Emanuele Paternò di Sessa. Studiò con successo le azioni chimiche della luce - Alberto Peratoner. Cultore profondo della chimica organica - Filippo De Filippi introdusse l'uso sistematico del microscopio nell'insegnamento universitario - Giulio Natta. La sua «plastica» rivoluzionò le abitudini nel mondo intero - Vittorio Erspamer sfiorò due volte il Premio Nobel - Nella medicina - La Scuola medica salernitana - Furono salernitane le prime donne medico - Giorgio Baglivi. Per primo applicò la musicoterapia - Piero Andrea Mattioli. Il medico italiano che tuttora Praga onora - Cesare Magati. Precursore degli studi sulle infezioni - Francesco Redi. Scienziato, letterato e molto altro ancora - Antonio Vallisneri. Riconosciuto precursore delle teorie dell'evoluzione - Medicina del lavoro. La primogenitura spetta all'Italia - Agostino Bassi. Per primo dimostrò l'origine parassitaria delle infezioni - Enrico Bottini. Precursore della cura antisettica delle ferite - Angelo Giuseppe Maria Gatti. Pioniere della lotta per il debellamento del vaiolo - Domenico Cotugno. Precursore della profilassi antitubercolare - Carlo Forlanini. Inventò il pneumatorace per curare la tubercolosi - Scipione Riva Rocci. Inventò lo sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa - Achille De Giovanni. Fu il creatore dell'antropometria clinica - Giacinto Viola. Studiò le resistenze sanguigne e la patogenesi del diabete - Antonio Cardarelli. Studiò aneurismi dell'aorta malattie del fegato e tumori addominali - Camillo Golgi. Primo italiano Nobel della medicina - Vincenzo Tiberio. Precursore nell'invenzione della penicillina - Le pubblicazioni di Tiberio - Alessandro Lustig. Tra i primi ad organizzare la lotta al cancro in Italia - Gaetano Fichera. Per primo studiò la cura biologica dei tumori maligni - Un francobollo ha celebrato l'impegno contro il cancro di Elena di Savoia - Il «morbo di Alzheimer» venne individuato da Gaetano Perusini - Renato Dulbecco. Premio Nobel per la medicina nel 1974 - La nuova generazione - Riccardo Giacconi. Premio Nobel per l'astrofisica - Federico Faggin. L'italiano che ha reso «personal» il computer - Maurizio Luigi Cumo. Ingegnere nucleare stimato nel mondo intero - Il «robot-verme» del pisano Paolo Dario. Ingoiato, ispeziona e opera - Annibale Puca. Scopritore dei geni della longevità e del buon invecchiamento - Alfonso Bellacosa. Ha studiato i geni coinvolti nell'insorgenza dei tumori - Antonella Viola. A capo di una squadra «rosa» contro il tumore alla prostata - Adriano Aguzzi. Contro le malattie degenerative del sistema nervoso - Daniele Piomelli. Scopritore dell'acido grasso che controlla l'appetito - Quanti italiani nei centri di ricerca di tutto il mondo! - Indice dei nomi - Indice generale |