Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile Stampa E-mail

Romano Penna

Paolo di Tarso
Un cristianesimo possibile


Edizioni San Paolo, pagg.192, € 12,00

 

penna Paolo  IL LIBRO – La figura di Paolo di Tarso, tanto nell'esempio della sua testimonianza vissuta quanto nell'elaborazione spesso dimenticata di un pensiero a volte dirompente, ci dimostra che è possibile un cristianesimo puro e dal fascino intatto. Sulle sue orme è possibile storicamente un cristianesimo che sembrerebbe invece utopico, dove la tradizione non annulla la novità, dove la solidarietà non spegne la libertà, dove la realizzazione non soffoca la speranza: in una parola, dove la dimensione del dovuto è subordinata a quella del gratuito.
  È possibile con lui un cristianesimo sempre giovane, che vive a fondo la sua vicenda storica pescando nelle risorse inesauribili dell'insondabile grazia di Dio. È possibile un cristianesimo strutturalmente aperto e disponibile agli «altri», ai «diversi», nel senso religioso e culturale dei termini. È possibile. Non per l'inesistenza di un proprio volto e un fluttuante abbandono all'onda del tempo, ma per il sicuro ancoraggio a un fondamento ben preciso che si chiama Gesù Cristo: tanto preciso da non essere scambiato con nessun altro, e tanto libero da potersi fare tutto a tutti.

  DAL TESTO – "Un altro tipo di professione di fede è quello che si trova in Rm 1,3b-4a, chiaramente isolabile dal testo: «Nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio in potenza (cioè: potente) secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti» (cfr. 2Tm 2,8). Questa formulazione, invece di insistere sul binomio morte-risurrezione, adotta lo schema degli estremi «biografici» (ma carichi di senso cristologico): nascita-risurrezione, tra i quali la morte rappresenta solo un momento (taciuto).
  "È del tutto probabile che una formula del genere risalga al primitivo ambiente giudeo-cristiano (più che a quello ellenistico-cristiano), anche a motivo dell'accenno alla discendenza davidica di Gesù, oltre che per motivi linguistici (come la rarissima locuzione pneûma haghiosynes). È altamente verosimile che tutte queste formule abbiano il loro originario Sitz im Leben o ambiente vitale nel catecumenato, cioè nella preparazione battesimale, e che perciò esse vadano ritenute di impronta catechetica. Oppure all'origine possono anche appartenere a momenti di celebrazione liturgica, soprattutto per quanto riguarda la homologhía.
  "Un ultimo esempio di confessione di fede, di risonanza più propriamente kerigmatica, cioè rispecchiante il momento della missione e specificatamente quella rivolta ai pagani, si trova concordemente in 1Ts 1,9b-10: «Sono loro (cioè, gli altri cristiani) infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura»."

  L'AUTORE – Romano Penna, nato a Castiglione Tinella (CN), sacerdote della Diocesi di Alba, è Ordinario di nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: "Lo Spirito di Cristo" (1976); "L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane" (1991) e, presso le Edizioni San paolo, "L'apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia" (1991); "Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile" (1994); "Una fede per vivere" (1992).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. L'uomo e l'apostolo - 1. Dati biografici (1.1. Questioni cronologiche - 1.2. Profilo della vita di san Paolo) - 2. Paolo e Gesù - 3. Paolo e la Chiesa primitiva (3.1. I primi approcci di Paolo con la Chiesa - 3.2. La doppia conformazione della Chiesa Primitiva - 3.3. La dipendenza di Paolo dalla Chiesa primitiva) - 4. Le lettere (4.1. Lettere ed epistole - 4.2. Origine delle lettere paoline - 4.3. La lingua greca e lo stile di Paolo - 4.4. Il problema redazionale delle lettere paoline) - 5. La teologia (5.1. Il mistero pasquale, elemento portante della teologia paolina - 5.2. I titoli cristologici di Paolo - 5.3. La soteriologia di Paolo - 5.4. Il mistero pasquale e l'antropologia paolina - 5.5. L'ecclesiologia dell'Apostolo - 5.6. L'escatologia paolina - 5.7. Il mistero trinitario alla luce pasquale) - 6. La tradizione paolina - Parte seconda. Essere cristiani secondo Paolo - 7. Non una teoria ma la Persona di Gesù Cristo (7.1. «Essere trovati in lui» - 7.2. Il cristianesimo come fede) - 8. Un Crocifisso Risorto (8.1. L'essenzialità paolina - 8.2. Il vocabolario impiegato - 8.3. Il senso dell'evento) - 9. Chiamati alla libertà (9.1. La servitù umana - 9.2. La libertà dell'uomo nuovo - 9.3. L'amore, frutto della libertà - 9.4. La sottintesa libertà politica) - 10. Una comunità e le sue esigenze (10.1. Cristo sì, Chiesa no? - 10.2. Un corpo vivo - 10.3. Spirito e istituzione) - 11. Il cristiano e il mondo (11.1. «Tutto è vostro...» - 11.2. «... come se non lo fosse») - 12. Un progetto sulla storia pago (12.1. La pienezza del tempo - 12.2. «Maranà, tha!») - 13. Il «Dio per noi» (13.1. Ricerca e scoperta - 13.2. Il Padre di Gesù Cristo - 13.3. La comunione dello Spirito -13.4. «A lui va il nostro Amen») - Breve nota bibliografica - Indice dei nomi